Se il cuore di Philadelphia è il suo centro storico, la sua anima è sparsa nei quartieri popolari, quelli della vita di tutti i giorni, quelli in cui nascono persone normali che, dopo anni, raccontano la propria vita in un telefilm capace di portarli sotto le luci della ribalta. Questo è il pensiero che faccio quando penso a West Philadelphia, il luogo in cui nacque Will Smith e che oggi è la sede diffusa di uno dei progetti artistici più belli e ambiziosi della città: il Love Letter Mural Art Program. Oggi vi racconto come e dove scoprire i più bei murales di Philadelphia.
Philadelphia: il Love Letter Mural Art Program
Alla scoperta di West Philly

Il progetto Love Letter Mural Art ha letteralmente occupato questo lato di Philadelphia. Questo progetto si inserisce in quelli supportati da un’importante fondazione della città che ha visto nei murales di Steve Powers (chiamato anche ESPO dal popolo dei graffiti) una speciale espressione dell’anima della città. Come già vi scrissi in altri post, Philadelphia significa città dell’amore fraterno e William Penn volle dare questo nome alla nuova colonia inglese perché quello doveva essere un luogo nuovo dove ognuno avrebbe trovato amore, solidarietà e rifugio. Philadelphia ha fatto del concetto di amore (generale e cosmico) una delle sue più grandi peculiarità da raccontare anche attraverso l’arte più underground e cittadina che ci sia: i murales.

Lungo la Market-Frankford Line
La linea della metro da prendere per raggiungere i murales di West Philadelphia è la Market-Frankford line, contraddistinta dal colore blu. La fermata centrale, proprio vicino alla City Hall, è quella della 15th strada. Dovrete prendere la linea che vi porta verso Market o Millbourne. I murales si trovano quasi tutti in corrispondenza delle fermate della 52nd e 56th strada. Queste sono le zone centrali di West Philadelphia. I murales si scorgono meglio dall’alto delle piattaforme delle fermate. Non tutti sono adatti ad essere ammirati dal basso. L’idea del Love Letter Program è proprio quello di mostrare alla gente di passaggio alcune immagini che interpretano e raccontano il concetto d’amore, così quasi come fossero un piccolo grande abbaglio capace di mostrarsi dal finestrino per poi sparire un minuto dopo.

Siate discreti perché certe zone della città si visitano in punta di piedi e in pieno rispetto delle persone che vi vivono. Siate ballerine sinuose e non elefanti in una cristalleria. Aprite gli occhi alla bellezza dei murales di Steve Powers e stupitevi del fatto che, da qualche parte del mondo (per fortuna, ci siamo ancora fondazioni capace di credere nell’arte in tutte le sue forme, in tutti i luoghi e in tutti i laghi.

” I saw my reflection in a window,
I didn’t know my own face
Oh brother are you gonna leave me wastin’ away
On the Streets of Philadelphia”
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata
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