Ebbene, ve lo confesso subito: io non amo molto Halloween. O meglio: non amo che questa festività di origine celtica e così celebre nei paesi anglosassoni la faccia, ormai, da padrona anche da noi. Sono dell’opinione che certe feste vadano lasciate e vissute in pieno dove sono sempre esistite. Quello che noi possiamo fare è prendere un aereo, bus o treno e andarle – eventualmente -a raggiungere. Ecco perché oggi non vi racconto dove passare Halloween ma dove andarei io se mi saltasse addosso la voglia di festeggiare.
Non fraintendiamoci: io adoro le feste che celebrano il passaggio da una stagione ad un’altra. La Natura è davvero un essere supremo che ci racconta molto e sono sempre pronta a celebrarla in tutte le sue forme. Halloween, lo sapete benissimo, si celebra la notte del 31 Ottobre, momento in cui i cancelli tra mondo dei vivi e mondo dei morti si aprono e mettono in comunicazione le due realtà. A pensarci bene, Halloween non è l’unica celebrazione che sottolinea questa particolare condizione. el Dia de los Muertos in Messico, di chiara origine pagana, mantiene caratteristiche simili.
Dove fare un viaggio per celebrare Halloween? O meglio, dove lo farei io?
Partiamo dal Minnesota, da qualsiasi campo coltivato a zucca in Minnesota. Perchè? Perché lì è nato e cresciuto Charles Schulz, il papà dei Peanuts e di Snoopy. Celebre, nelle strisce disegnate da Schulz, è la situazione in cui qualcuno dei Peanuts si siede, proprio nella notte di Halloween, in mezzo ad un campo di zucche in attesa di quello che in italiano è tradotto come “Il Grande Cocomero”, meglio conosciuto come The Great Pumpkin, in lingua originale. Per i Peanuts si trattava di una sorta di “divinità” sui generis, attesa affinché portasse bene, gioia e felicità. Ecco, il mio primo viaggio per Halloween mi porterebbe proprio a Minneapolis e Saint Paul.
Già che siamo negli Stati Uniti, restiamoci: il mio secondo viaggio per questo periodo punterebbe dritto verso Salem, nel Massachussets. Da quelle parti, nel 1682, iniziò uno dei processi alla streghe più famoso di sempre. Io a Salem non ci sono mai stata ma l’ho più volte immaginata, leggendo grandi romanzi che parlano proprio della lotta (inutile) alle streghe. Non ultimo, è bene ricordare che a Salem nacque Nathaniel Hawthorne che, proprio scrivendo La Lettera Scarlatta nel 1850, riportò agli onori delle discussioni nei migliori salotti proprio le vicende di Salem.
A proposito di streghe, anche nel nostro paese ci sono moltissimi luoghi profondamente legati (sia per leggenda che, forse, per realtà) alle streghe e alle loro vicende. Uno di questi è il Passo di Pradarena, sull’Appennino Tosco-Emiliano, luogo che si trova tra le province di Reggio Emilia e Lucca. Come molti altri passi montani, il Passo di Pradarena è detto anche Passo delle Streghe. Si dice che il nome derivi dal fatto che le streghe approfittassero del passo per riposare prima di continuare il loro viaggio, volando da una parte all’altra del nostro paese. Il Passo di Pradarena l’unico luogo italiano (finora) che mi dà la sensazione, a tratti, di trovarmi nella brughiera del Northumberland. Andateci e capirete.
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Foto da www.castellodibardi.it |
Last but not least, giusto per restare in tema di streghe, un luogo da frequentare assolutamente ad Halloween è il Castello di Bardi, l’unico castello italiano ad aver registrato scientificamente la presenza del fantasta di Moroello. Io ci sono andata per pura curiosità in un giorno d’estate e vi ho trovato, in primis, una costruzione di grande bellezza. In secondo luogo, la visita al castello è interessante e ben supportata da tante spiegazioni, soprattutto legate alla figura di Moroello. All’interno del Castello di Bardi, in provicina di Parma, troverete anche un museo che racconta la tortura e la lotta alla stregoneria in tutta Europa. Direi il luogo ideale per celebrare l’apertura dei cancelli tra vita e altra vita. Voi che dite?
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