Viaggiare significa, quasi sempre, andare oltre: oltre il concetto che avevamo di un luogo o di una città, oltre le aspettative che ci eravamo fatti, oltre gli itinerari prefissi. Significa girare per quella stradina a fianco della quale siamo passati per tre giorni e che mai abbiamo badato. Questo è successo anche a me nel mio ultimo giorno ad Amsterdam, quando il cielo ha deciso di mollare in terra tutta l’acqua che non aveva fatto nella settimana precedente ed io, assieme a Simona Carloni (che vi presenterò in questo post) ho preso un traghetto dal tragitto breve e sono finita a visitare Amsterdam Nord.
Lo sapevate? La stazione di Amsterdam si regge su oltre 8000 pali. E’ una stazione-palafitta, così come un po’ tutta la città. Questo, più che ponti e canali, accomuna Venezia e Amsterdam e pare impossibile che tanti pali di legno conficcati nel terreno da secoli possano reggere il peso della città moderna e contemporanea. Anyway, i pali della stazione reggono del gran traffico fatto di vagoni, rotaie, autobus e traghetti pubblici che attraccano. Dal lato opposto della comune entrata (trionfale, dato l’edificio) della stazione dei treni di Amsterdam si trovano sia le partenze dei bus (al primo piano) che quelle dei traghetti (piano terra). Il traghetto che fa la spola (di continuo, fino a notte fonda) tra Amsterdam e la sua parte nord è gratuito e per salirci basta aspettare all’apposito segnale.
Amsterdam Nord mi era stata raccontata qualche giorno prima da Simona. Avete presente quando si dice che il mondo è pieno di amici che non vedono l’ora di incontrarsi? Per me e Simona è stato così. Mi è venuta a prendere in stazione al mio arrivo da Alkaar ed eravamo già amiche non appena arrivate a camminare sul Brouwersgracht. Mi ha aperto la sua casa e mi ha trasmesso con parole semplici e gesti quotidiani il suo amore per Amsterdam. Durante la nostra ultima colazione assieme mi fa “ma se andassimo ad Amsterdam Nord?“. Partite a passi lunghi ben distesi verso il traghetto, non abbiamo resistito alla tentazione di una foto sorridente sotto la pioggia. Se doveste aver bisogno di una guida in quel di Amsterdam, di quelle toste e fighe, le migliori per conoscere un luogo oltre la sua apparenza… scrivetemi che vi metterò in contatto con lei.
Amsterdam nord è un altro mondo, dove i turisti solitamente puntano dritti verso The Eye, un luogo di recente costruzione, dall’architettura meravigliosa, diventato ora un museo del cinema, con annesse sale di proiezione e una caffetteria dal panorama perfetto. Indicazione da viaggiatrice: lì potete entrare senza problemi nel caso abbiate bisogno di andare in bagno. Si pagano le mostre e le proiezioni cinematografiche. Immagino un prossimo viaggio ad Amsterdam con almeno un giorno da trascorrere al The Eye Filmmuseum. Non ci sarà da pentirsi.
Ad Amsterdam Nord, escluso The Eye e un centro commerciale prossimo all’apertura, c’è solo tanta e meravigliosa vita normale. Sembra un altro mondo proiettatato verso quella zona costiera che ho esplorato in solitaria con l’autobus. Amsterdam nord è il luogo perfetto dove andare per mangiare un panino (compratelo da Albert Hejn in stazione: costano il giusto e sono gustosissimi… ma preparatevi a pagare solo col bancomat e carta di credito) appena acquistato con uno dei più bei panorami sulla città come compagno di pranzo. Basta sedersi poco distante dall’attracco del traghetto e guardare davanti a sé per andare oltre l’immagine che abbiamo quasi tutti di Amsterdam.
Basta guardare verso destra, dal lato di The Eye, per ammirare le nuove costruzioni che stanno impreziosendo la zona della stazione. Con un colpo d’occhio così si nota tutta la “nordicità” (passatemi il termine) di una città come Amsterdam. A tratti, dimenticandomi dove fossi, mi sembrava di essere approdata ad Amburgo, dalle parti della Speicherstadt.
Viaggiare significa spesso lasciare indietro qualcosa come le briciole che Pollicino lasciò lungo la strada. Lui voleva ritrovare la strada di casa. I viaggiatori vogliono semplicemente avere un pretesto per tornare. Come se la voglia di viaggiare non bastasse a giustificare gli occhi altrui l’ennesimo viaggio in un luogo. Spesso cerchiamo giustificazioni più per gli altri che per noi stessi.
Le mie briciole di pane sono tutte lì, ad Amsterdam Nord. Magari per poterla ammirare in una fredda, ma piena di sole, giornata perfettamente nordica.
Tutte le foto sono © 2016 Giovy
Questo articolo è stato scritto per Emotion Recollected In Tranquillity.
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