
Il viaggio di oggi ci porta nel sud dell’Inghilterra, in un luogo chiamato Stowe. Si tratta di uno dei più bei giardini (con annessa villa) che io abbia mai visto. Stiamo parlando di un’altra delle magnifiche opere di Capability Brown che plasmò il paesaggio attorno a Stowe House come nessun altro seppe fare, con quel tocco di classicità che ha connotato un’intera era della storia dell’Inghilterra. Perché un viaggio in Gran Bretagna dovrebbe portavi qui?
Ribadisco un concetto già espresso quando vi ho parlato dei giardini di Bowood House: io non sono mai stata un’amante della botanica e dei giardini in genere ma quelli che ho visto durante il mio recente viaggio in Inghilterra mi hanno toccato il cuore e non poco. Tra tutti quelli che avevo in programma di vedere, Stowe House aveva sicuramente un posto in pole position perché, per alcune scene, è stata una delle location che Stanley Kubrick usò per ambientare Barry Lyndon. Uno dei luoghi usati dal grande regista fu un ponte neoclassico, una delle prime opere che Capability Brown volle costruire nel giardino per arricchirne il paesaggio.

Stowe House nacque alla fine del XVI Secolo, molto probabilmente con una forma e un’immagine diversa da quella che vediamo oggi. Si tratta, per me, di uno dei migliori esempi, di dimora nobiliare del Sud dell’Inghilterra. Nord e Sud dell’Inghilterra non si sono mai assomigliati e Capability Brown, che era del Northumberland, lo sapeva bene. Arrivò a Stowe nella primavera del 1741 quando il “landscape garden” era già stato creato da dei suoi predecessori, paesaggisti come lui. Brown si ispirava agli spazi aperti che aveva conosciuto da bambimo e aveva una grande passione per i giochi prospettici, che fecero la sua fortuna e aumentarono la sua fama presso la nobiltà inglese del tempo.

Proprio per dare respiro allo sguardo di chi abitava o veniva ospitato a Stowe House, Brown disegnò e realizzò una sorta di corridoio prospettico che parte dalla scalinata della villa e attiva fino all’arco di trionfo posto all’ingresso del territorio di Stowe. Il tutto è reso simmetrico e speciale da due tempietti perfettamente uguali costruiti per guidare lo sguardo del visitatore e portarlo lontano, verso la prima città che si trova dopo la villa: Buckingham, capoluogo dell’ominima contea. Si dice che, con un binocolo, si possa vedere il campanile della chiesa di Buckingham inquadrato esattamente dall’arco di trionfo. Tutto è perfettamente in linea, così come voleva Capability Brown.

Parliamo ora proprio di Stowe House, già neoclassica prima che il Signor Brown approdasse qui. Per secoli è stata la casa della famiglia Temple-Grenville, duchi di Buckingham (solo a me viene in mente la storia della collana rubata scrita da Dumas padre con protagonista la regina Anna e il Duca di Buckingham suo amante!?). Nel 1944 divenne, come moltre altre dimore simili, una scuola. Ancora oggi è una scuola ma la parte del giardino è gestita dal National Trust, che cura il paesaggio senza utilizzare strumenti troppo moderni, seguendo ancora le indicazioni di Capability Brown. Per entrare si paga un biglietto ma se si ha la tessera del National Trust l’entrata è gratuita. Vale la pena di pagare 12£ e qualcosa per vedere un giardino? Sì, perché a Stowe House non si passeggia solo nel verde ma si osserva un pezzo non indifferente di storia di Inghilterra.
Consiglio letterario: Stowe e il suo giardino sono stati anche location di alcune produzioni basate sui romanzi di Jane Austen. Passate un pomeriggio qui e per leggere Sense and Sensibility!
Lascia una risposta