Assomigliava ad una guardia, o quasi un gigante, uscito da poco dalle nebbie dell’inverno, intento a guardare la Dora compiere il suo viaggio verso la pianura e il grande fiume. Così mi è sembrato al primo sguardo il Forte di Bard e così me lo ricordo all’ultima occhiata prima di continuare sulla statale verso Aosta, per poi raggiungere Cogne. Il Forte di Bard è la sentinella di questa zona, ancora prima che si chiamasse Valle d’Aosta. Guarda maestoso chi passa, chi torna, chi resta e chi va ed è diventato, ad oggi, un gran complesso espositivo che vale la pena di conoscere.
Le zone di confine sono sempre stato uno dei miei personali punti fermi in viaggio. Dove c’è un confine c’è mescolanza, c’è spesso una civiltà ibrida speciale perché il confine è una linea demarcata in due modi: dalla natura e dall’uomo. E’ proprio in quest’ultimo caso, quando il confine è deciso dalla politica, che si vede il meglio da una zona “borderline“. Il Forte di Bard si trova in un punto strategico, geograficamente definito come l’inizio della Valle d’Aosta. Ciò che si vede al giorno d’oggi risale al periodo del Risorgimento ma ci sono prove di fortificazioni in zona fin dall’epoca romana. Non è difficile, guardando il monte su cui si trova, pensare a questa porzione di valle come il posto giusto da dove osservare il movimento delle genti, delle merci e spesso anche degli eserciti.
Come vi dicevo, il Forte di Bard che vediamo attualmente risale all’epoca d’oro di queste terre: il Risorgimento. La costruzione che vediamo ora è composta da una serie di “Opere“che portano gli stessi nomi che tutti noi abbiamo trovato nei libri di storia al capitolo “verso l’Unità d’Italia“. Una delle Opere, ovvero caserme o luoghi, si chiama, per l’appunto Carlo Alberto. Le opere erano punti di stanziamento dei battaglioni che vivevano e lavoravano nel forte. Il Forte di Bard cadde in disuso con l’inizio del XX Secolo e così resto – silente e messo male – finché non è stato inaugurato, nel 2006, il Museo delle Alpi, esposizione che occupa una delle Opere superiori del Forte.
Ad oggi il Forte di Bard è quello che tanti luoghi in Italia dovrebbero diventare: uno spazio espositivo recuperato nel rispetto della propria originarietà e reso fruibile da alcune trovate contemporanee che, a pensarci, sembrerebbero dei pugni negli occhi ma che, in realtà, sono perfette e funzionali. Sto parlando degli ascensori super tecnologici e panoramici che portano i visitatori che non vogliono, o non possono, risalire a piedi tutta la strada fini alla sommità del forte. Si tratta di capsule di vetro che regalano una vista speciale sulla valle scavata dalla Dora Baltea. I biglietti per entrare al Forte di Bard sono di varia natura, a seconda delle esposizioni presenti al momento della visita e a quelli che sono i gusti del visitatore. Noi abbiamo visitato il Museo delle Alpi e abbiamo speso 8€ a testa.
Il Forte di Bard è molto frequentato durante i week-end, soprattutto in primavera ed estate. Noi siamo arrivati lì di venerdì e i visitatori, oltre noi, non erano molti e il parcheggio a pagamento (giusto sotto il forte) era libero e non abbiamo avuto problemi a lasciare la nostra auto. Nei fine settimana potrebbe essere tutto un po’ più pieno. Ah, non vi preoccupate se non avvistate il forte finché non avrete parcheggiato l’auto. Per chi arriva da Ivrea, per interderci, è impossibile scorgere questa bella costruizione militare. La cosa è ben diversa se si scende da Aosta tramite la statale.
Last but not least… Vale la pena di fare un giro da quelle parti?
Sicuramente sì, a prescindere dalle esposizioni temporanee. Io butterei la testa dentro quella del Museo della Montagna, tenendo duro se all’inizio il percorso museale vi sembrerà un po’ strano o fin troppo particolare. La visita vi porterà via sicuramente almeno un paio d’ore ma voi vi porterete a casa, neglio occhi e nella mente, un bel pezzo di storia di questo territorio così bello, pieno di cose da raccontare e così “confine”… qualsiasi cosa questa parola voglia dire.
PS: Lo sapete che il Forte di Bard è stata una delle location del film Avengers: Age of Ultron? Hanno girato delle scene proprio nel forte e, durante la visita, non farete fatica a notare i cartelli che vi racconteranno questi momenti di shooting.
Questo articolo è stato scritto per Emotion Recollected In Tranquillity.
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Io ci son stata a Pasqua e ho visitato le prigioni, molto interessanti con tutta la spiegazione della storia del Forte.
Comunque sì, il forte di Bard merita proprio una tappa se si è anche solo di passaggio dalla Valle d'Aosta!
E' davvero un bel posto.
Che meraviglia 🙂
Vero?