Ogni anno c’è un pezzo di Irlanda che germoglia nel mio cuore e mi fa venire voglia di partire per l’isola di Smeraldo. Ogni anno nasce in me la consapevolezza che ci sono pezzi di isola che vorrei rivedere e loro, gran beffardi, mi parlando dicendomi “Quando torni? Quando torni?“. C’è stato il tempo della contea di Leitrim, complice un film di Ken Loach. Poi è arrivato quello della contea di Sligo, per merito o colpa dell’illustre William Butler Yeats. Ora è il tempo giusto per la preistoria irlandese. Già, perché l’Irlanda ha le sue terre millenarie da scoprire.
Premessa: l’aereo per andare in Irlanda è comodo, poco costoso (spesso) e anche bello ma a me piacerebbe tornare da quelle parti usando treno (fino in Francia) e nave… per vedere l’isola formarsi davanti ai miei occhi e acquisire forma man mano che il traghetto si avvicina. Non so perché ma i viaggi in traghetto sono sempre una grande cosa. Non trovate? In ogni caso, qualsiasi mezzo di trasporto va bene pur di raggiungere l’Irlanda e scoprirla, magari, seguendo il leit motiv che si è preso la pole position nel mio cuore per questo 2016: la preistoria.
Io, che spesso vivo di pane e storia contemporanea, un anno fa circa mentre ero in viaggio in Bretagna mi sono innamorata della preistoria del nostro continente europero: si tratti di un periodo spesso mal letto e mal raccontato. Pensiamo tutti agli uomini del neolitico come ignoranti con la clava e nessun linguaggio e ci ritroviamo, per fortuna, con una realtà ben diversa che racconta società strutturate e con un senso sociale, artistico e politico già sviluppato. Divagazioni da storica a parte, l’Irlanda ha la sua bella fetta di preistoria ben conservata e visibile ed io, già lo so, ne andrei pazza.
Quali sono i luoghi che fanno parte dei percorsi di Ancient Ireland?
In primis vi dico che sono quasi tutti concentrati in una parte circoscritta di isola. Questo non è poco per la costruzione di un itinerario di viaggio che sia completo e che non ci faccia girare avanti e indietro come trottole.
La zona che vedete qui sopra è parte delle regione irlandese del Leinster (da non confondere con la città inglese di Leicester), ovvero quella in cui si trova Dublino. Siamo a nord della capitale, proprio tra questa e l’Ulster. Qui si concentrano i ritrovamenti preistorici più importanti per tutta la storia dell’isola. Quali sono?
Inizio con un luogo mitico, racchiuso tra due luoghi dal nome cinematograficamente noto. Sto parlando del sito di Newgrange, probabilmente il tumulo sepolcrale più celebre di tutta l’Irlanda, un’opera che ancora oggi viene studiata per il suo perfetto allineamento astronomico e per il significato ancora piuttosto oscuro. E’ una di quelle meraviglie che tutti cercano di andare a vedere il giorno del solstizio d’estate dimenticandosi che è, invece, il solstizio d’inverno il suo giorno più importante. La stessa cosa che accade, ahimé, con Stonehenge. Newgrange si trova, goegraficamente, tra la collina di Tara e Drogheda, nomi ai quali si sono ispirati gli scrittori di Via col Vento da un lato e Uccelli di Rovo dall’altro, proprio per dare quel senso di “nostalgia da emigrazione” tipica di tanti luoghi nel mondo, nati da irlandesi espatriati. La collina di Tara merita una menzione speciale perché lì si trova la più antica pietra dell’incoronazione di Irlanda. Da vedere!
Un luogo sicuramente da non dimenticare per un itinerario preistorico irlandese è il Cavan Burren, un terriorio davvero antico, dove il paesaggio stesso sembra un libro di storia e dove pietra e terra raccontano tantissimo di epoche ormai lontanissime. Vi dico solo che lì ho visto i primi dolmen della mia vita e non credevo ai miei occhi. Tornando verso Dublino, invece, incontrerete il Corlea Trackway Visitor Center: si tratta di un museo che racconta il neolitico e l’età del ferro d’Irlanda, con precisione e tante informazioni interessanti. Può essere il finale perfetto per un viaggio nella storia e nella bellezza antica dell’Irlanda. Una bellezza lunga almeno 5000 anni.
Questo articolo è stato scritto per Emotion Recollected In Tranquillity.
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