Avevamo lasciato Michy e Billo sul Cammino di Santiago, in quel di Burgos, città spagnola nella quale i nostri due perregrinos sono stati sorpresi da temperature a dir poco basse e da una buona quantità di neve che ha imbiancato tutto il nord della Spagna, sconvolgendo non solo i loro programmi ma anche quelli di molti altri pellegrini in marcia verso la Galizia. Com’è andato a finire il viaggio di Michy e Billo?
Un viaggio iniziato in mezzo a piccole grandi complicazioni non poteva non finire in mezzo ad altre complicazioni. Questa volta date dal meteo e dall‘impossibilità di trovare alloggi. Qualche settimana fa, Michy e Billo hanno ripreso la via di casa. Invece di puntare a ovest verso la Galizia, hanno girato i tacchi per viaggiare verso Est, verso il ritorno. La decisione è stata super sofferta perché Michele teneva un sacco a questa esperienza e Billo era ben felice di passare le sue giornate a camminare e correre all’aria aperta. Come dissero i latini “ubi maior miror cessat” e, anche nel viaggio partito con gran sostegno e forza, può arrivare quel momento in cui proprio non si può andare avanti.
Quali sono state le maggiori difficoltà incontrate?
Michele ci tiene molto che vi racconti quanto può essere difficile fare il Cammino di Santiago con un cane. Il problema, in questo caso, è essenzialmente uno: trovare un alloggio che possa essere decente per l’umano, il cane e che abbia un prezzo da pellegrino. Come dicevamo, lungo il Cammino di Santiago ci sono tanti albergues che ospitano solo pellegrini. Il prezzo per pernottare e fare colazione è circa di 15€. Moltiplicatelo per 35 notti (mediamente ci si mette 30-35 giorni a fare tutto il percorso) e trovate da voi il risultato. Michele è rimasto stupito del fatto che il Cammino di Santiago, anche fatto da pellegrino, non è di certo un viaggio molto economico.
In molti albergues (soprattutto quelli parrocchiali e comunali) i cani non possono entrare. Il motivo è chiaro e lecito: il cane potrebbe aver raccolto qualche piccola pulce o zecca lungo la strada e potrebbe mettere a rischio l’intera igiene di un albergue. Michele questo lo sapeva fin dal principio ma sperava in un riparo fuori dagli albergues (un patio, un piccolo garage, una rimessa per le bici) dove Billo avrebbe potuto trascorrere tranquillamente la notte al coperto. Ma non ovunque è così. Questo ha costretto i nostri due perregrinos a cercare da dormire in piccole pensioni, molto accoglienti anche con i cani, che però hanno causato una conseguente lievitazione del budget. In pensione si dorme con circa 35-40€ a notte. Anche in questo caso i conti si fanno da soli.
Esaurito l’argomento budget, entrano in gioco anche due fattori: meteo e tempistica. Partiamo dal meteo che, ovviamente, non si può sempre prevedere alla perfezione. Come dicevamo nell’ultimo post su Michy e Billo, una buona parte del Cammino di Santiago si svolge in altitudine. Non stiamo parlando di picchi alpini ma di altopiani a circa 800-900 metri sul livello del mare. La Spagna ha avuto, in questo inizio di 2016, una delle stagioni più nevose di sempre. Alcuni pellegrini sono stati salvati dalle squadre di soccorso sui Pirenei, tanto per dire. Michele ha incontrato la neve a Pamplona e nuovamente a Burgos e le previsioni, al momento della decisione di tornare a casa, non dicevano nulla di buono.
Parliamo ora della tempistica: è tutto se si viaggia sul Cammino di Santiago con un cane, Occorre evitare l’alta stagione (Maggio – Settembre) per via della disponibilità negli albergues. Camminare tutto il giorno e giungere a destinazione per poi girare come trottole perché non c’è posto o nessuno accetta cani è un po’ dura. A tal proposito vi dico che esiste un’App molto utile che si chiama Camino Pilgrim. Ho contattato io personalmente chi l’ha sviluppata per fornire i nomi di tutte le strutture che accettano animali (finora almeno fino a Burgos), in modo che l’App possa essere aggiornata anche con questa importante caratteristica. Tempistica sul Cammino di Santiago vuol dire anche azzeccare il “Fuori Stagione” giusto e per Michy e Billo le cose si sono ulteriormente complicate con l’arrivo della Settimana Santa, uno dei momenti più turisticamente pieni in Spagna. Giusto per dirmi che mi ero presa avanti sulle tappe di Michy e Billo e avevo sentito tutti gli albergues per pellegrini delle zone nelle quali i nostri due perregrinos sarebbero arrivati durante la Semana Santa. Non c’era posto neanche a pagarlo oro. Del resto, camminare con un cane impone certe accortezze: estate vietata per chi volesse fare il Cammino con un amico a quattro zampe: è troppo caldo!
Michele e Billo sono tornati indietro viaggiando, grazie a BlaBla Car, sull’auto di due spagnoli che puntavano verso Aix-en-Provence. Da lì treno fino a Marsiglia, poi Nizza e poi, dopo una notte in stazione ad Imperia, via col treno fino a Vicenza. Un ritorno ben movimentato. Non poteva essere altrimenti.
Grazie a chiunque abbia letto almeno un pezzettino di questa storia e sappiate che non finisce qui. I nostri due cari pellegrini sono, per il momento, tornati a casa. Michele vorrebbe ripartire… Chissà quando, chissà come. Stay Tuned!Vi lascio con due risorse molto utili a chi volesse percorrere il Cammino di Santiago con un cane:
– Camino con mi perro: l’unica risorsa, per ora, che racconta una simile esperienza.
– Se admiten mascotas: sito di ricerca strututre alberghiere di ogni tipo, fatto apposta per chi viaggia con animali (non solo in Spagna).
#MichyBillo rimane una bella esperienza per una lettrice come me. Lo hai raccontato bene, sinceramente, schiettamente e fornendo informazioni utili. Spero che le mille complicazioni si siano esaurite con questo cammino.
Che peccato! Se avessero rinunciato per "stanchezza" ok, ma perché i cani non sono bene accetti in strutture che dovrebbero essere modello di accoglienza mi mette un po' di tristezza addosso. Nei rifugi di montagna quando chiedi "ma il cane può entrare", ti rispondono col sorriso che un Rifugio non è un albergo è un luogo per prestare soccorso/conforto a chi ne abbia bisogno umano e non… Per quel che riguarda le norme igieniche basterebbe pretendere che i cani ospitati indossino il collare antiparassitario e che siano educati da non dar fastidio ad altri ospiti. Soprattutto mi dispiace per Billo che in questa avventura ci aveva messo zampa e cuore. Comunque tifo per la prossima avventura di cane e padrone, sono stati dei grandi <3