Trinidad é uno di quei posti di Cuba con un posto in cima al mio cuore. Quello che vi consiglio e che vi auguro davvero é di poterla vivere in un momento in cui non sia troppo piena di gente. Spesso, molte carovane di turisti, arrivano a Trinidad e ci restano fino a sera. Dopo il tramonto, o proprio durante esso, la città cambia faccia perchè l’offerta alberghiera non é immensa e, mi viene da dire per fortuna, non troppe persone possono soggiornare in città. Dopo il tramonto Trinidad é come se cambiasse abito, come se si rilassasse. E sono proprio le ore che anticipano il tramonto quelle giuste per vivere una delle molte esperienze alcoliche cubane: in questo caso si tratta dell’incontro con la Canchanchara.
Ovviamente, come per tutti i cocktail cubani, si parte da una base di rum (l’invecchiamento del rum va un po’ a gusti. Normalmente si consiglia di usare il 3 anni). Il miglior amico del rum, da quelle parti, é sicuramente il lime al quale viene aggiunto – e qui troviamo la novità rispetto ad altri cocktail cubani – il miele. La Canchanchara non é mai servita troppo fredda perché altrimenti il miele fa più fatica a sciogliersi e per questo risulta, al primo sorso, molto più alcolica di altre bevande alcooliche cubane. In realtà non é così… ma occorre sempre bere responsabilmente in modo che una grande esperienza di viaggio non si trasformi in una grande esperienza a testa in giù.
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