Facciamo che si ricomincia a parlare di viaggi, dopo le riflessioni di ieri, da qualcosa di buono e anche bello? Immaginatevi la Giovy in Svizzera, durante uno dei primi fine settimana trascorsi in Ticino. In una domenica di pioggia, proprio mentre sfogliavo un giornale locale, quasi annoiata di fronte ad un cappuccino meraviglioso, ecco apparire davanti a me il modo per trasformare un week-end un po’ triste in un qualcosa da ricordare: andare a visitare una fabbrica di cioccolato!
Ma la cioccolata, si sa, tutto può in questo mondo e così mi diressi bella e felice – quasi convinta di essere una Charlie al femminile pronta a lottare contro la Violet Beauregarde di turno – verso la Alprose e quando arrivai nel parcheggio della fabbrica di cioccolato svizzero fui felice che non ci fosse la ressa.
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Foto da TicinoNews.ch |
Entrai pagando i miei 3 CHF e la signorina alla cassa mi diede un depliant e poi disse le parole magiche che chiunque sia cresciuto guardando il film originale di Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato negli anni ’70 o ’80 ha sempre sognato di sentirsi dire, a prescindere dall’età: “Se vuole dietro di lei c’è la fontana di cioccolato. Ne può bere quanto ne vuole“.
Io non sono più in Svizzera (ahimé) ma il museo del cioccolato di Alprose è ancora là che aspetta bimbi piccoli e bimbi di tutte le età, ormai cresciuti. Se arrivate con un gruppo di amici, sappiate che l’entrata è gratuita per i gruppi di 10 persone almeno.
Tutto vero!
Grazie! 🙂
Ciao Giovy quando sono in zona vado spesso a comprare cioccolato alla Alprose.
In particolare acquisto squisite nocciole, mandorle, e uvette ricoperte di cioccolato, Sono particolari e cosi si comprano solo lì, anche in confezioni grandi ed economiche. Meglio non andarci con persone troppo golose perché il rischio è di assaggiare un po troppo cioccolato prima di decidere il tipo da comprare!!!
Ad averla vicino a casa, sarei sempre lì!