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Picture by Alice Hampson @Unsplash.com |
E allora che fare? Occorre fare un bel respiro e far di tutto perché l’intelligenza e il buon senso governino le nostre azioni. Occorre armarsi di forza (perdonate il verbo è il più adatto) e fare zaini, borse e partire. Io viaggio perché fa parte di me e il terrorismo non può soggiogare ciò che sono. Io viaggio perché lo so fare in modo consapevole e so benissimo di dovermi dimenticare per un po’ certi luoghi… ma so anche che non sarà così per sempre.
99 Jahre Krieg
Ließen keinen Platz für Sieger
Kriegsminister gibt’s nicht mehr
Und auch keine Düsenflieger
Heute zieh’ ich meine Runden
Seh die Welt in Trümmern liegen
Hab ‘n Luftballon gefunden
Denk’ an Dich und lass’ ihn fliegen
Riflessioni che condivido in pieno Giovy! Amari e pieni d'angoscia questi giorni dopo il terribile attentato di Parigi, mentre la paura si insinua nei cuori della gente…nel mio cuore! E mi porta via ogni entusiasmo per il mondo, la gioia del viaggio, che per me è linfa vitale…
Viaggiare probabilmente non sarà più la stessa cosa, ma continuerò a farlo perché ne ho bisogno, perché non posso vivere senza una valigia all'orizzonte e non posso lasciare che il terrore si impossessi di me… Far finta di niente non è possibile e reagire è molto dura…ma dovrò farcela, dovremo farcela!!!
Ciao Ilaria,
perdonami se ti ringrazio solo ora per il tuo commento!
Grazie per la tua opinione, con la quale concordo assolutamente!