Dei luoghi di Berlino che mi hanno colpito di più, l’ex aeroporto di Tempelhof è sicuramente uno dei primi della lista. Non solo è un vero e proprio monumento di grandissima importanza storica, ma è anche un singolare parco pubblico frequentato da ogni genere di visitatore, dalla mamma con passeggino al landboarder con aquilone da trazione.
Il Flughafen Berlin-Tempelhof [Aeroporto di Berlino-Tempelhof] è stato costruito negli anni ’20 sopra un’area che fino ad allora era stata usata come piazza d’armi durante i giorni feriali e come parco pubblico nei fine settimana. Negli anni ’30 il regime nazista lo ampliò fino a farlo diventare non solo un simbolo del Terzo Reich, ma anche uno dei migliori e più moderni aeroporti del mondo, oltre a essere il più grande costruito fino ad allora in Europa. Durante la Seconda Guerra Mondiale alcune migliaia di zwangsarbeiter [lavoratori forzati], cioè ebrei, prigionieri politici e stranieri provenienti dai territori occupati, hanno lavorato nell’industria bellica aeronautica dislocata in vari edifici di Tempelhof.
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Candy Bomber – © 2014 Gianluca Vecchi |
Bombardieri di caramelle
Tempelhof ha avuto un ruolo chiave durante la Guerra Fredda e il cosiddetto Blocco di Berlino. Com’è noto, dopo la fine dell’ultimo conflitto la Germania venne divisa in 4 zone controllate dai vincitori: Sovietici a est e il resto degli Alleati (Americani, Inglesi e Francesi) a ovest. Berlino, che si trovava interamente nella zona sovietica, venne spartita nello stesso modo. Nel giugno del 1948 i sovietici posero la città sotto assedio, tagliando energia elettrica e ogni via di rifornimento ai settori occupati dagli occidentali, con lo scopo di prenderne il controllo per logoramento.
Gli USA decisero di allestire un ponte aereo per salvare la città dalla fame, e per quasi un anno velivoli americani (ma condotti anche da piloti di altre nazionalità) atterrarono giorno e notte a Berlino, scaricando carburante, cibo e materiale di sussistenza. Tempelhof fu la base operativa principale di tale missione, denominata in codice Operation Vittles [Operazione Vettovaglie]. Un pilota americano, prima di un atterraggio, paracadutò un pacchetto di caramelle per i bambini che stavano a terra a guardare gli aerei. Il gesto ebbe una risonanza mediatica tanto forte che il comandante delle operazioni ordinò che la cosa andasse avanti, e così i lanci di dolci divennero di routine.Da allora i Berlinesi soprannominarono i velivoli del ponte aereo Rosinenbomber [Bombardieri di Uva Passa], tradotto in inglese come Candy Bomber [Bombardieri di Dolci]. Il blocco sovietico venne tolto nel maggio del 1949. Ancora oggi a Berlino si ricorda con molta gratitudine quell’operazione umanitaria: riconoscenza testimoniata dal Luftbrückendenkmal [Memoriale del Ponte Aereo], il monumento che si trova davanti all’ingresso dell’ex terminal.
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Bike Taxiing – © 2014 Gianluca Vecchi |
Tempelhof oggi
Tra le varie attività che si possono praticare al Tempelhofer Feld ci sono anche escursioni in Segway, corsi di kite surf, windsurf e skateboard. Per gli appassionati come me ricordo anche l’annuale festival aquilonistico. Sono predisposte apposite zone per i barbecue ed aree dedicate ai cani.
Tempelhof non è solo un campo d’aviazione, ma anche un complesso edilizio di notevole pregio architettonico che nello spirito e nello stile dell’efficienza tedesca (chi ha visitato la Germania sa cosa voglio dire) è stato ammodernato e riconvertito per altri usi. Nella sua struttura si possono infatti affittare uffici, magazzini, posti auto e spazi per eventi. Vi hanno sede diverse aziende pubbliche e private, come ad esempio l’amministrazione della polizia. E ovviamente sono possibili visite guidate per il pubblico.
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Point – © 2014 Gianluca Vecchi |
Info per i visitatori
Il Tempelhofer Freiheit è ad ingresso libero ed è aperto solo di giorno. Gli orari sono variabili e dipendono dalla stagione: di regola apre all’alba e chiude al tramonto.
Al parco si entra da diversi ingressi situati lungo il suo perimetro: a ovest da Tempelhofer Damm (ingresso principale), a nord da Columbiadamm, a est da Oderstraße. Per accedere agli edifici dell’ex terminal si deve invece entrare dall’ingresso in Platz der Luftbrücke, a nord-ovest. Parco e terminal sono separati da una recinzione metallica. Se volete potete scaricare una pianta del complesso, con didascalie sia in tedesco che in inglese.
Data la carenza di parcheggi e il traffico intenso è preferibile arrivare usando il trasporto pubblico, molto efficiente (neanche a dirlo, essendo in Germania). Per comodità e velocità vi consiglio senz’altro la U-Bahn [metropolitana sotterranea], che vi consente diverse opzioni:
Consiglierei in primo luogo la S41/S42 Bahn o la U6 Bahn Tempelhof per il parco.
Le altre U6 per l’aeroporto – se avete qualche evento nelle sue sale.
Le fermate U8 invece sono moooolto lontane da entrambi.
Consigli molto apprezzati. Grazie mille.