
Storie sulla costruzione dell’Empire State Building
Ci sono varie storie legate alla sua costruzione. Questo edificio nacque e crebbe in rivalità con il vicino Chrysler Building (altra meraviglia made in New York, nata l’anno prima) e si dice che il progetto contasse meno piani dei 102 attualmente presenti. Si racconta inoltre che il cantiere dell’Empire State Building fu uno dei pochi a passare indenni la crisi del 1929. Raccontano, infine, che proprio nel periodo della Grande Depressione molti uffici al suo interno rimasero vuoti e che i proprietari accendessero le luci di queste stanze vuote per evitare che, esternamente, si capisse. Difficoltà, strani sotterfugi o altro, quello che è certo è che il Building sia diventato il simbolo di un’America forte, caparbia e volitiva… quella del sogno americano, ben incarnato dalla città di New York.
Dove si trova l’Empire State Building?
Manhattan è una parte sufficientemente contenuta (anche se occorre scarpinare) di New York e, prima o poi, si passa sicuramente davanti a questo grattacielo. La prima volta che andai a New York fu il primo luogo che volli andare a vedere. Mi ci fiondai come se avessi paura che lo smontassero. Durante i successivi viaggi presi l’Empire State Building come il mio personale punto di riferimento per orientarmi in città. L’Empire State Building si trova al 350 della Fifth Avenue, non ci poteva essere via migliore per una meraviglia così.
Quanto si paga per visitare l’Empire State Building
Per entrare a piano terra non è necessario il biglietto e già dalla lobby è possibile farsi un’idea della bellezza Art-Déco di questo luogo. Per salire in cima al grattacielo si paga, e non poco… ma ne vale la pena. Il biglietto per il piano 86 (Main Deck) costa 32$, mentre se ne spendono 52$ se ci si vuole fermare sia al piano 86 che al 102. Si esce all’esterno solo all’ottantaseiesimo piano. Quando io sono arriva al 102 mi sono sentita come in King Kong. I biglietti per vivere un’esperienza dentro l’Empire State Building si possono acquistare anche online.
Non è difficile mettersi a fantasticare quando si è dentro un edificio come l’Empire State Building. Personalmente, come vi accennavo prima, io penso in primis a King Kong, quello in bianco e nero. Poi la mia mente fa un volo pindarico e arriva a Frida, il film con Salma Hayek per poi volare ancora e tornare ai dipinti newyorkesi della vera Frida Kahlo.
Al di là di tutte le immagini che possiamo avere di un luogo cult come l’Empire State Building, la cosa migliore è, probabilmente, quella di salirci e conoscerlo, proprio come fosse una persona alla quale rendere omaggio, con un sorriso e tanta curiosità. Con qualche giorno di ritardo, io gli faccio i miei migliori auguri, sperando che resti ancora per moltissimo tempo il simbolo di un luogo sognato da molti viaggiatori.
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