Nell’immaginario del viaggiatore del 2014 l’Inghilterra del Nord è uno di quei posti grigi, sporchi, industriali, dove si mangia male e si vive ancora peggio. Nulla di più sbagliato. In anni di racconti sul Regno Unito (con annesso ebook) non ho mai perso la voglia di raccontare quando le regioni di Cumbria e Northumberland siano dei piccolo grandi scrigni da aprire e terre da esplorare. Per farlo, oggi, mi faccio aiutare da Billy Elliot e dalle location in cui il film è stato ambientato e girato.
Qualche parola sul nord dell’Inghilterra

Quanto mi manca il Regno Unito! Non ci torno da troppo tempo e la “britannite” si fa sempre più acuta.
Giorni fa parlavo con una persona proprio di come le regioni a Nord dell’Inghilterra siano dei territori, sicuramente, non facili ma, nello stesso tempo, sono terre che hanno saputo reinventarsi. Allora ho pensato a Billy Elliot, perché il film racconta la contea di Durham in un momento molto difficile e intenso: quello dello sciopero ad oltranza scatenato in rivolta ai provvedimenti emanati da Margaret Tatcher in materia economica. Storia recente a parte, la contea di Durham è uno di quei posti che si pensano in un modo e invece sono in un altro. Ma andiamo con ordine.
Le Location di Billy Elliot nel Northumberland

Billy, suo padre, il fratello e la nonna vivono in una casa che più inglese di così non potrebbe essere. Il paesino in cui è ambientato tutto è Easington Colliery, piccola frazione del paese di Easington. La casa di Billy è al numero 5 di Ashton Street. La famosa scena in cui Billy danza per strada è stata girata a poche miglia di distanza, nella Embleton Street di Dawdon. Tutti questi paesini sono sorti e sono stati accomunati dallo stesso destino: nacquero per ospitare chi lavorava nell’industria pesante e nelle miniere della zona, svuotandosi dopo che questa fetta di economia britannica ha subito una forte crisi. Sicuramente non sono zone che splendono per pub con fuori i fiori ben curati o chissà che imperdibile attrazione ma hanno una caratteristica che spesso i viaggiatori cercano: sono veri. Sono autentici. Nessun ricamo. La vità è proprio come la si vede.
Il Tees Transporter Bridge

Quando Billy va a fare l’audizione con la sua insegnante di ballo, vediamo uno strano ponte con una specie di chiatta sospesa. Si tratta del Tees Transporter Bridge, una vera e propria cosa particolare in Inghilterra. Questo ponte (ovviamente esiste avvero) si trova a Middlesborough, sempre nella contea di Durham. Chi lo usa spesso lo chiama “Tranny” e la sua costruzione risale al 1911 ed è l’unico ponte di questo genere attualmente utilizzabile in UK. Un passaggio su quest’opera di ingegno umano costa 60 pence e un’auto paga 1,30£.
Durham: quel Northumberland pieno di storia
La città di Durham non si vede nel film ma vorrei ugualmente parlarvene. Non è uno di quei luoghi tipicamente visitati dal turista italiano perché, forse, troppo lontana o non così comoda da raggiungere. Ma non è così. Basta volare a Newcastle o a Manchester e poi prendere un treno. Durham è una delle città dall’insediamento più antico di Inghilterra. Si pensa che esistesse già un nucleo abitato abbastanza grande in pieno neolitico. Quello che maggiormente coinvolge nell’osservare Durham è la sua cattedrale, posta sull’alto di una collina quasi fosse un luogo di difesa e attacco allo stesso tempo. La chiesa è parte integrante di quello che, nel Medioevo, era il castello della città. Si tratta di uno dei luoghi di culto più importanti di Inghilterra, fondato e legato indissolubilmente al periodo prima che da queste parti arrivassero i Vichinghi.
Londra e la fine del film

Il film si conclude con Billy che interpreta il Lago dei Cigni, molto lontano dalla contea di Durham. Siamo infatti a Londra, al Royal Theatre di Haymarket. Il nostro Billy ha percorso tutta l’Inghilterra per realizzare il suo sogno e raccontare a tutti ciò che voleva essere. Balletto o meno, danza o non danza, quello che amo di Billy Elliot e il modo che il film ha di raccontare quel pezzo di Inghilterra in quei dati anni. La società che racconta è esistita davvero e non troppi anni fa. Non so voi, ma io quando viaggio mi faccio spesso delle domande sulla storia dei luoghi che vedo… spesso storia recentissima. Adesso mi ascolto i Clash e ripenso a chi, come Billy ha tanti sogni e voglia di renderli realtà. Bello vedere quanti pensieri possa scatenare un viaggio, no?
Io a volte mi sento come Billie, esiliata in una piccola cittadina di Provincia (e addirittura in un'isola lontano da tutto). Sebbene dove vivo sia esteticamente bellissimo, ritrovo quella voglia di andare altrove ad inseguire i sogni 🙂 bell'articolo Giovy 🙂
Mai come in questi giorni continuo a pensare alla forza di credere nei propri sogni ed inseguirli. Ovunque ci portino.
Ah il Northumberland! Ah, Durham! Sospiri continui in questo post.
Sospiri continui anche per me quando lo rileggo o rivedo il film.
Cara Giovanna, forse ti sorprenderà sapere chi sono….. sono Fiorenzo, che hai conosciuto in Svizzera nella tua vita precedente :-). Forse ti ricorderai anche che avevo un figlio che studiava fisica…. ma la cosa sorprendente è che lui adesso sta facendo il dottorato in astrofisica proprio a Durham! Un grande abbraccio!! Fiorenzo
Fiorenzo, ma che sorpresa!
Sono davvero felice che tu sia passato di qui a lasciarmi un commento. Sei andato a trovare tuo figlio, vero?
Il nord-est dell’Inghilterra mi piace davvero tanto. Ti abbraccio forte e spero tu stia alla grande.
Ciao Giovanna, si, sono andato a trovare mio figlio ed ho passato 4 giorni a Durham con lui. Devo dirti che il posto mi è piaciuto tantissimo ed il piano è di tornarci la prossima primavera con moglie e l’altro figlio. Un abbraccio e tanti auguri per uno splendido 2019!!!!
Che bellezza! Se torni da quelle parti vai sul Vallo di Adriano!