Jane Austen era solita ambientare i suoi romanzi in luoghi che lei stessa conosceva: o perché ci aveva vissuto o perché vi aveva trascorso un piccolo periodo. Quali sono i luoghi in cui cercare la grande Jane? Sere fa ho guardato un film, il cui titolo originale è Miss Austen regrets. Mi è davvero piaciuto vedere, finalmente, un film su Jane Austen piuttosto che un film su quello che lei ha scritto. Col pensiero mi sono ritrovata subito a quando, un anno fa, giravamo per Bath proprio per scoprire il Jane Austen Festival. Ecco un post che non potete perdere se anche voi amate la grande Jane e le sue atmosfere. Oggi partiamo alla volta di alcune location dei libri di Jane Austen, con molta probabilità la prima scrittrice inglese ad essersi sostentata, seppur per poco, con i proventi dei suoi libri. Tutte le sue “colleghe” (arrivate poco dopo di lei) come le Sorelle Brontë o Elizabeth Gaskell sono diventate celebri dopo la loro morte e non sono quasi mai riuscite a vedere una sterlina dalle loro pubblicazioni.
Jane Austen nell’Hampshire
Il luogo più celebre che lega Jane Austena all’Hampshire è sicuramente Steventon, luogo in cui la grande Jane visse assieme alla famiglia per molti anni felici. Il cottage della famiglia Austen non esiste più ma nella zona in cui si trovava ci sono molti altri cottage simili a quello in cui Jane nacque e divenne grande. L’atmosfera di certi villaggi inglesi sembra sospesa nel tempo e questo non fa eccezione. Alcuni sostengono che il miglior modo per godersi l’atmosfera vicina alla vita di Jane sia di alloggiare nel B&B che ora occupa The Old Rectory, uno degli edifici che, si presume, siano stati vissuti proprio dalla grande scrittrice inglese.
Chawton è un altro luogo, sempre nell’Hampshire, da mettere in lista se amate Jane Austen e i suoi libri. Lì si trova il Jane Austen Musem, proprio dentro la casa in cui lei visse. Jane amava molto questo luogo e diceva di trovare maggiore atmosfera in questa cuontea piuttosto che a Bath. Forse perché Bath era una città che richiedeva, a quel tempo, un certo apparire e un certo mostrarsi, atteggiamenti alla quale Jane non ha mai rinunciato (anche per la sua immagine pubblica di scrittrice) ma che non ha mai sentito propri. Infondo – e non solo a me – piace pensare che lei sia un po’ come la sua Liz Bennet.
Jane Austen a Bath
Bath è uno dei luoghi in cui Jane visse un po’ di anni con la famiglia per poi restare con sua madre e la sorella Cassandra. La loro casa si trovava al 23 di Gay Street, dove ora abita sicuramente qualcuno. Il Jane Austen Centre è stato creato nella stessa via al numero 40 ed è un’ottima scelta per imparare a conoscere un po’ Jane, al di fuori dei suoi romanzi. La vita a Bath per lei non era proprio esaltante anche se la raccontava con perfezione assoluta. A Bath, ogni anno si svolge proprio in questo periodo il Jane Austen Festival, un appuntamento pazzesco per chi ama le atmosfere Regency. Ci sono attività per tutti i gusti, dalle letture, al tour delle location dei romanzi ai balli in costume… per provare a sentirsi una moderna Emma o Liz Benneth. Bath è una città sempre piena di gente e, durante il Jane Austen Festival (che si svolge a Settembre) potrebbe essere difficile trovare un alloggio. Se volete buttarvi a pesce dentro le atmosfere della grande Jane, prenotate e organizzatevi con largo anticipo. Jane Austen ha ambientato a Bath due suoi famosi romanzi: Northanger Abbey e Persuasion. Il luogo da non perdere per ricordare questi romanzi? La tea room della Pumphouse di Bath.
Jane Austen nel Dorset

Un viaggio inglese nel nome di Jane Austen non piò ritenersi concluso senza aver raggiunto la costa del Dorset e aver passato qualche giorno a Lyme Regis. Un luogo dove mare e vento si fondono con uno dei più bei romanzi che Jane abbia scritto: Persuasion. Lo stesso che vi ho indicato prima parlando di Bath. Nasce e cresce lì e poi si conclude a Lyme Regis in un modo che non vi racconto perché peccherei di spoiler. Lyme Regis è intriso dell’anima di Jane in ogni suo angolo. Soprattutto in un punto che troverete ben indicato nel romanzo e che oggi non è cambiato di molto. Sarà sufficiente trovarsi lì , magari al tramonto, con un libro tra le mani.
Jane Austen e i luoghi di Orgoglio e Pregiudizio
Il sottotitolo a questa sezione del post potrebbe essere “Jane Austen e l’Hertfordshire e Kent“. Segnatevi questa contea – Hertfordshire – , perfettamente raggiungibile da Londra perché sarà capace di sorprendervi anche al di là dei tour delle location descritte da Jane Austen in Orgoglio e Pregiudizio. Una piccola sottolineatura: qui si parla di location del libro e non non luoghi in cui le mille versioni televisive e cinematografiche sono state girate. Il libro è pieno di luoghi immaginari, se non altro nei nomi. Il primo che mi viene in mente è Longbourn House, la residenza dei Bennet. Jane la descrisse prendendo ad esempio una delle molte residenze alto-borghesi viste in queste contee. Il Sud-est dell’Inghilterra resta, in ogni caso, una concentrazione di luoghi splendidi che meritano più di un viaggio per poter cogliere la splendida atmosfera raccontata nei romanzi di Jane.
Credo che Jane Austen sia, ora come ora, una delle migliori guide turistiche inglesi. I viaggi sui luoghi legati a Jane Austen sono tantissimi e continueranno a vivere e prosperare perché una donna come lei, con le sue capacità e la sua vita così difficile – a tratti – eppure così coraggiosa (ricordiamoci che ebbe il coraggio di rifiutare un matrimonio perché non innamorata. Concetto modernissimo per l’epoca in cui visse) non nasce tutti i giorni e, se anche fosse così, non è detto che abbia la capacità di coinvolgere generazioni su generazioni, anche dopo 200 anni. E chissà per quanti anni ancora.
Come ben diceva Shakespeare “so long lives this, so long live thee“.
Anch’io sono innamorata della Gran Bretagna dall’ età di 9 anni. Ho visto alcuni posti meravigliosi lasciandoci un pezzo di cuore ma non mi basta mai. Vorrei poterci andare ogni anno E mi piacerebbe vedere i posti del cuore della mia cara Jane Austen. Magari con altre appassionate come me. A me non piace viaggiare da sola.
Cara Maria Luisa,
Grazie per il tuo commento. Continua a seguire il blog perché non è detto che quel viaggio diventi realtà!