Normalmente in questo periodo ero dispersa tra le lande fresche delle Gran Bretagna e, lo ammetto, è un po’ dura aspettare Settembre per un bel viaggio e per sentirsi finalmente in vacanza dopo un anno intenso di grandi cambiamenti. Per resistere al caldo di questi giorni e alla grande voglia di partire ripenso ad alcuni viaggi fatti di recente. Stanotte, in preda al caldo, ho pensato ad Olsztyn e ai suoi 11° in pieno Giugno.
Un tempo si chiamava Allenstein
Tranquilli, anche in Polonia fa caldo. Soprattutto d’estate. Da quelle parti si parla di clima continentale che porta un gran caldo d’estate. Un po’ come da noi nella pianura padana. Complice la pioggia e una bella posizione nordica, quando sono arrivata io ad Olsztyn il cielo era grigio e il termometro un bel po’ basso. Poco male, ho dormito avvolta nel piumone e le gambe hanno ringraziato per un po’ di fresco. Olsztyn un tempo si chiamava Allenstein e la Prussia Orientale era parte della Germania. Girando per questa zona della Polonia ho notato quante persone parlino tedesco e come l’offerta turistica sia volta alla vicina Germania.
Molti sono, infatti, i turisti tedeschi che approdano qui con moto, camper e auto seguendo quella che un tempo era l’unica strada di uscita dalla DDR verso i vicini paesi del blocco sovietico.
Un castello e i suoi cavalieri
Olsztyn è una città che è stata pesantemente bombardata durante la Seconda Guerra Mondiale e, pertanto, è stata ricostruita pezzo per pezzo, fedelmente, come successo con Varsavia. Poche sono gli edifici storici rimasti in piedi e tra questi, fortunatamente, c’è il Castello. Perfetto esempio di fortezza e residenza costruita dall’Ordine dei Cavalieri Teutonici, si presenta con i suoi mattoni rossi e domina un lato del centro città. Per entrare si paga un biglietto davvero molto conveniente e le sale da esplorare non sono troppe. Una visita qui dentro vi porterà via circa un’ora del vostro tempo… e ne vale la pena.
Qualcuno ha detto Copernico?
Non lasciatevi sfuggire, all’interno del cortile del Castello, alcune pietre molto misteriose e antiche: sono state messe lì a ricordo (o per controllo) dei tempi pagani. Ricordano molto le pietre di Luni, della nostra Lunigiana. Dentro al Castello la mia attenzione è stata presa soprattutto da due elementi: il disegno architettonico del soffitto di una sala e dalla presenza di materiale prodotto da Niccolò Copernico. Come ben saprete, egli era polacco e visse proprio a Olsztyn. Qui disegnò le sue tavole astronomiche: due di queste sono rimaste proprio in bella vista dentro al Castello di Olsztyn. Le altre sono state prese dagli Svedesi e portate a Uppsala. Il materiale di Copernico in mostra dentro al Castello è davvero tanto e non vi nascondo di essermi un po’ emozionata nell’ammirare qualche lettera o appunti di studio scritti proprio da lui. Come vi scrivevo prima, la sala dove tutto questo è esposto ha una particolarità architettonica davvero speciale. Nessuno spoiler… partite e andate a vedere!
Olsztyn, nel suo centro, è davvero raccolta e piccolina mentre, al di fuori di esso, è davvero enorme e ricorda in pieno le città del blocco sovietico, con la sua architettura immensa e squadrata. Io ci sono stata davvero bene lì. Dalla finestra dell’ostello dove dormivo (altamente consigliato) guardavo i tetti del centro storico e cercavo di immaginarmi quanto potesse essere bella Olsztyn in una giornata di sole. Era bella anche così, con la pioggia battente, gli 11° in pieno giugno e la sottoscritta avvolta nel piumone con un po’ di raffreddore.
La Polonia che cercavo
Il viaggio in Polonia mi ha davvero regalato delle mete nuove. Se Bialystok è la porta sull’Est, Olsztyn porta con sé quell’aria di città nordica e ordinata che non pensavo di trovare da quelle parti. Olsztyn e questa parte di Polonia sono facilmente raggiungibili da Varsavia a prezzi molto ridotti, utilizzando il servizio eccellente dei Polsky Bus. Si tratta di autobus che coprono medie distanze, con wi-fi a bordo e davvero comodi. Il mio biglietto da Olsztyn a Varsavia costava 1€… non scherzo!
La Polonia del Nord è un’ottima alternativa alle località molto conosciute del sud, senza nulla togliere a Varsavia e Cracovia che meritano una visita e sono molto belle. Il Nord, però, mi ha regalato delle bellissime sensazioni e quel senso di semplicità che mi ha davvero conquistata.
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