Eccoci qui: #D25 inizia ufficialmente domani.
Zaini e borse varie sono pronte e la rotta in treno che attraverserà tutta la Germania ci riempirà gli occhi di questo viaggio e di tutte le immagini e sensazioni che potremo cogliere lungo la strada.
Del progetto vi abbiamo parlato, delle tappe pure… ora è il tempo di dirvi cosa ci aspettiamo noi dal nostro percorso attraverso la Germania dell’Est (e non solo).
Sinceramente ci tengo a quel “non solo” scritto poco fa.
Ci tento tanto perché, lo saprete bene se leggete questo blog da un po’, io amo raccontare i luoghi fuori dai sentieri molto battuti.
Per questo non vedo l’ora di raggiungere sia Hamburg che Rostock e quella costa nord della Germania che tanto mi incuriosiva quando alle medie imparavo frasi tedesche come “im Watt zu wandern“.
Da questo viaggio io mi aspetto di masticare tanta storia recente e tutto ciò che ha prodotto.
Ho voglia di aprire gli occhi ogni mattina e trovare qualcosa di nuovo anche in luoghi molto conosciuti come Berlino, per esempio.
Voglio tornare a casa con lo zaino carico di storie e di identità da raccontare.
A dirla tutta poi… ho “paura” di innamorarmi di Hamburg… così come è successo a Beatles, tanto tempo fa.
C’è chi dice che Hamburg e Liverpool sono due città che si danno la mano per molte ragioni… voi che dite?
E Gian cosa dice di questo viaggio?
<< Mi è stato
chiesto di spiegare cosa mi aspetto da #D25. Bella domanda.
in posto che non conosco, non mi aspetto niente di predefinito, se
non la scoperta di cose nuove. Ormai ho imparato che l’idea che ci
si fa di un luogo, quando si studia per preparare il viaggio e
l’itinerario, non corrisponde quasi mai alla realtà.
C’è sempre
qualcosa di diverso: nelle dimensioni e nell’orientamento degli
edifici, nelle attrazioni, nelle persone, nel cosiddetto “colore”
locale (che in inglese potremmo tradurre con “mood”). Da questo
ho anche appreso a non fidarmi troppo di resoconti e documentari, che
molte volte dipingono una realtà parziale, fuorviante e/o sbagliata
di ciò di cui parlano.
è uno stato moderno, vicino ed industrializzato. Forse a molti
sembrerà strano cercare lì “qualcosa di nuovo”, se non il “già
visto” rimescolato in altre blog-salse. Ma questo Paese ha alle
spalle una storia recente— che è quella che dovremo scoprire con
#D25— difficile, dolorosa, controversa, complessa e per certi
aspetti conosciuta poco e male, se non travisata. In altre parole,
piena di cose da scoprire, o da far vedere in una luce diversa. Di
questo me ne sono reso ben conto durante il mio viaggio a Norimberga
lo scorso anno.
dell’attuale Germania post-riunificazione (limitandoci alla storia
recente) è partito dalla fine della Prima Guerra Mondiale, ed è
passato attraverso cose ben più profonde di una statua, di una
chiesa o di una piazza. Tutto quello che vediamo oggi deriva più o
meno direttamente da questo cammino, che è stato molto lungo. Quello
che mi aspetto è quindi di vederne ed interpretarne chiaramente le
tracce, per riportarle nel modo più chiaro possibile attraverso il
mio modo di raccontare le cose. Perché la cosa all’apparenza più
banale, vista con occhi attenti, può dire molto più che un intero
museo.>>
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