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Foto di Laura Rabachin (Pagina Facebook di Ticino Turismo) |
Oggi ripartiamo dalla Svizzera. Piove qui a Carpi e ho voglia di cose belle quindi ho chiesto alla brava Lady Mendrisiotto di raccontarci cosa non fare in Canton Ticino.
I luoghi comuni e sono ovunque, sia che il territorio che raccontiamo sia piccolo o grande. Il Ticino è una piccola, luminosa e completa porzione di Svizzera. Ecco cosa non fare nel cantone di Mendrisio, Lugano, Locarno e Bellinziona.
In
Ticino non chiedete di bere solo vino, o meglio, vino da solo.
Ticino non chiedete di bere solo vino, o meglio, vino da solo.
Il
terreno particolarmente argilloso e ricco di minerali del Cantone
Ticino si è dimostrato negli anni un ottimo alleato per la vite di
Merlot. Malgrado sul territorio si trovino diverse ulteriori
tipologie di uve, l’85% della produzione cantonale riguarda
quest’ultimo. Selezioni sempre più mirate e case vinicole sempre
più attente alla qualità piuttosto che alla quantità, hanno
contribuito a far espatriare la qualità del Merlot del Ticino in
tutto il mondo, ottenendo numerosi riconoscimenti e premi. Ma di solo
Merlot i ticinesi non vivono, come non disdegnano affatto ‘tagliare’
il vino. La bevanda tipica dei pomeriggi passati a giocare a bocce o
a carte si chiama infatti ‘mèz e mèz’, ed è una miscela di
vino rosso nostrano a cui si aggiunge la gazzosa, una bevanda gasata
zuccherata al gusto di limone. E se proprio volete rispettare la
tradizione dovrete bere il tutto da un ‘tazzino’, una
semplicissima ciotola di ceramica smaltata. Se invece sul tavolo vi
ritrovate un boccalino vi consiglio di cambiare posto: oltre che
essere molto scomodi ora si trovano praticamente solo nei posti
confezionati su misura per i turisti, dunque poco nostrani.
terreno particolarmente argilloso e ricco di minerali del Cantone
Ticino si è dimostrato negli anni un ottimo alleato per la vite di
Merlot. Malgrado sul territorio si trovino diverse ulteriori
tipologie di uve, l’85% della produzione cantonale riguarda
quest’ultimo. Selezioni sempre più mirate e case vinicole sempre
più attente alla qualità piuttosto che alla quantità, hanno
contribuito a far espatriare la qualità del Merlot del Ticino in
tutto il mondo, ottenendo numerosi riconoscimenti e premi. Ma di solo
Merlot i ticinesi non vivono, come non disdegnano affatto ‘tagliare’
il vino. La bevanda tipica dei pomeriggi passati a giocare a bocce o
a carte si chiama infatti ‘mèz e mèz’, ed è una miscela di
vino rosso nostrano a cui si aggiunge la gazzosa, una bevanda gasata
zuccherata al gusto di limone. E se proprio volete rispettare la
tradizione dovrete bere il tutto da un ‘tazzino’, una
semplicissima ciotola di ceramica smaltata. Se invece sul tavolo vi
ritrovate un boccalino vi consiglio di cambiare posto: oltre che
essere molto scomodi ora si trovano praticamente solo nei posti
confezionati su misura per i turisti, dunque poco nostrani.
In
Ticino non portate una valigia sola
Ticino non portate una valigia sola
Si
potrebbe pensare che, visto il Ticino si trova in Svizzera, il
territorio sia quello tipico alpino, con Heidi a farla da padrona. E
invece no. Sebbene la parte più a Nord confina appunto con le Alpi,
scendendo verso Sud il territorio si spiana, passando dalle prealpi
luganesi fino ad arrivare al collinare Mendrisiotto chiamato anche
‘la toscana della Svizzera’ proprio per la sua somiglianza
morfologica con la nota regione italiana. E così in appena 100 Km di
lunghezza si passa dai 3’402 m/slm della cima dell’Adula (il monte
più alto in Ticino), fino ai 232 m/slm di Chiasso (il comune più a
sud), senza dimenticare i numerosi fiumi e laghi sparsi per la
regione. Questo cosa vuol dire? Che volendo potreste passare nel giro
di una mezza giornata da un ghiacciaio a un tuffo al lago, da un
trekking o arrampicata estrema a un giro in bicicletta in pianura,
dalla discesa avventurosa di un fiume in canyoning alla vogata
panoramica lacustre in canoa, o da una discesa con gli sci a una
bella pedalata in mountain bike; in pratica se passate dal Ticino
potreste aver bisogno di una doppia valigia, una con dentro la giacca
imbottita e una con il costume da bagno.
potrebbe pensare che, visto il Ticino si trova in Svizzera, il
territorio sia quello tipico alpino, con Heidi a farla da padrona. E
invece no. Sebbene la parte più a Nord confina appunto con le Alpi,
scendendo verso Sud il territorio si spiana, passando dalle prealpi
luganesi fino ad arrivare al collinare Mendrisiotto chiamato anche
‘la toscana della Svizzera’ proprio per la sua somiglianza
morfologica con la nota regione italiana. E così in appena 100 Km di
lunghezza si passa dai 3’402 m/slm della cima dell’Adula (il monte
più alto in Ticino), fino ai 232 m/slm di Chiasso (il comune più a
sud), senza dimenticare i numerosi fiumi e laghi sparsi per la
regione. Questo cosa vuol dire? Che volendo potreste passare nel giro
di una mezza giornata da un ghiacciaio a un tuffo al lago, da un
trekking o arrampicata estrema a un giro in bicicletta in pianura,
dalla discesa avventurosa di un fiume in canyoning alla vogata
panoramica lacustre in canoa, o da una discesa con gli sci a una
bella pedalata in mountain bike; in pratica se passate dal Ticino
potreste aver bisogno di una doppia valigia, una con dentro la giacca
imbottita e una con il costume da bagno.
Il
Ticino non è un paese per vecchi.
Ticino non è un paese per vecchi.
In
Ticino hanno soggiornato parecchi nomi noti che, grazie a una natura
rigogliosa e a un clima generale di tranquillità, hanno trovato la
pace e serenità necessarie affinché potessero produrre opere
meravigliose. Fra questi troviamo il premio Nobel per la letteratura
Hermann Hesse ma anche Goethe, Hugo, Einstein, Wagner, Liszt, Le
Corbusier, Kafka e molti altri. Ma se di sola contemplazione non
riuscite a vivere non preoccupatevi, il Ticino offre anche
innumerevoli occasioni per divertirsi. Nel corso dell’anno, ma
soprattutto d’estate, una miriade di eventi e festival saprà
illuminare a dovere il vostro firmamento del divertimento. Ce n’è
per tutti i gusti, dal Festival del cinema di Locarno (ormai
soprannominato il più piccolo dei grandi festival, ma il più grande
dei piccoli) all’Estival Jazz, che quest’anno porterà in piazza
nomi noti come Sinead O’Connor, i Morcheeba e Youssou n’dour.
Oppure il palco più suggestivo del Ticino, quello in piazza Grande a
Locarno, nell’ambito della manifestazione Moon and Stars offrirà
concerti dei Negramaro, Laura Pausini, Backstreet boys e tanti altri.
Non vi basta? Allora potete immergervi nel Jazz Ascona, nel
Vallemaggia Magic Blues, a Festate a Chiasso, al Verzasca Country
Festival, al Blues to bop a Bellinzona, al LongLake a Lugano o al
Festival del racconto ad Arzo, giusto per segnalarne solo alcuni. E
se siete del tipo “alla sera leoni alla mattina poltroni”
sappiate che il Ticino dispone anche di numerosi chilometri di
spiagge lacustri o fluviali, sul cui suolo potrete tranquillamente
riposare in attesa di tornare a ruggire.
Ticino hanno soggiornato parecchi nomi noti che, grazie a una natura
rigogliosa e a un clima generale di tranquillità, hanno trovato la
pace e serenità necessarie affinché potessero produrre opere
meravigliose. Fra questi troviamo il premio Nobel per la letteratura
Hermann Hesse ma anche Goethe, Hugo, Einstein, Wagner, Liszt, Le
Corbusier, Kafka e molti altri. Ma se di sola contemplazione non
riuscite a vivere non preoccupatevi, il Ticino offre anche
innumerevoli occasioni per divertirsi. Nel corso dell’anno, ma
soprattutto d’estate, una miriade di eventi e festival saprà
illuminare a dovere il vostro firmamento del divertimento. Ce n’è
per tutti i gusti, dal Festival del cinema di Locarno (ormai
soprannominato il più piccolo dei grandi festival, ma il più grande
dei piccoli) all’Estival Jazz, che quest’anno porterà in piazza
nomi noti come Sinead O’Connor, i Morcheeba e Youssou n’dour.
Oppure il palco più suggestivo del Ticino, quello in piazza Grande a
Locarno, nell’ambito della manifestazione Moon and Stars offrirà
concerti dei Negramaro, Laura Pausini, Backstreet boys e tanti altri.
Non vi basta? Allora potete immergervi nel Jazz Ascona, nel
Vallemaggia Magic Blues, a Festate a Chiasso, al Verzasca Country
Festival, al Blues to bop a Bellinzona, al LongLake a Lugano o al
Festival del racconto ad Arzo, giusto per segnalarne solo alcuni. E
se siete del tipo “alla sera leoni alla mattina poltroni”
sappiate che il Ticino dispone anche di numerosi chilometri di
spiagge lacustri o fluviali, sul cui suolo potrete tranquillamente
riposare in attesa di tornare a ruggire.
In
Ticino non andate solo nei ristoranti.
Ticino non andate solo nei ristoranti.
Ristoranti,
fast food, pizzerie e locande non mancano nemmeno in Ticino ma, se
volete degustare piatti tipici in una location unica nel suo genere,
dovrete recarvi in un grotto. Di cosa si tratta? In poche parole è
il frigorifero dell’antichità. Generalmente si tratta di
costruzioni in pietra costruite in luoghi ombrosi e freschi, in cui
venivano depositati i cibi per essere conservati. I veri grotti
venivano edificati su delle grotte rocciose (da qui il nome) e,
durante la costruzione bisognava fare attenzione a mantenere attivi
gli spiragli di aria fresca naturale provenienti dalla montagna,
responsabili di un’ottima stagionatura dei formaggi e dei cibi in
generale. Oggi molti grotti sono diventati locali pubblici. Molti
possiedono solo posti all’esterno e offrono piatti tipici freddi
come ad esempio i formaggi (di mucca o di capra, freschi o maturi),
salumi provenienti da mazze nostrane, pesce in carpione, insalate
varie e torte squisite, anche se la maggior parte si è attrezzata
con griglie e offre anche piatti a base di “polenta e” (brasato,
busecca, funghi trifolati, stracchino, latte, mortadella e
fagioli,…). Il grotto è inoltre un posto in cui è possibile
recarsi in qualsiasi momento della giornata: il luogo fresco, i
tavoli in granito e i campi da bocce sono spesso considerati
un’attrazione piacevole per sfuggire all’afa estiva, dove
chiacchiere e bicchieri di ‘mèz e mèz’ si uniscono nel
pomeriggio per lasciarsi sorridenti a sera, con la promessa di un non
troppo lontano arrivederci.
fast food, pizzerie e locande non mancano nemmeno in Ticino ma, se
volete degustare piatti tipici in una location unica nel suo genere,
dovrete recarvi in un grotto. Di cosa si tratta? In poche parole è
il frigorifero dell’antichità. Generalmente si tratta di
costruzioni in pietra costruite in luoghi ombrosi e freschi, in cui
venivano depositati i cibi per essere conservati. I veri grotti
venivano edificati su delle grotte rocciose (da qui il nome) e,
durante la costruzione bisognava fare attenzione a mantenere attivi
gli spiragli di aria fresca naturale provenienti dalla montagna,
responsabili di un’ottima stagionatura dei formaggi e dei cibi in
generale. Oggi molti grotti sono diventati locali pubblici. Molti
possiedono solo posti all’esterno e offrono piatti tipici freddi
come ad esempio i formaggi (di mucca o di capra, freschi o maturi),
salumi provenienti da mazze nostrane, pesce in carpione, insalate
varie e torte squisite, anche se la maggior parte si è attrezzata
con griglie e offre anche piatti a base di “polenta e” (brasato,
busecca, funghi trifolati, stracchino, latte, mortadella e
fagioli,…). Il grotto è inoltre un posto in cui è possibile
recarsi in qualsiasi momento della giornata: il luogo fresco, i
tavoli in granito e i campi da bocce sono spesso considerati
un’attrazione piacevole per sfuggire all’afa estiva, dove
chiacchiere e bicchieri di ‘mèz e mèz’ si uniscono nel
pomeriggio per lasciarsi sorridenti a sera, con la promessa di un non
troppo lontano arrivederci.
In
Ticino non portate il cellulare, ma il natel.
Ticino non portate il cellulare, ma il natel.
Il
Ticino è il cantone italofono della Svizzera, nazione in cui
esistono quattro idiomi nazionali (italiano, francese, tedesco,
romancio), più innumerevoli dialetti regionali. Con una premessa
simile, malgrado la lingua madre dei ticinesi sia quella di Dante, un
qualche adattamento (o storpiamento) linguistico esiste. Dunque non
stupitevi se ogni tanto qualche parola vi sfugge. Come ad esempio per
ladro si intende la presa multipla, i bilux sono i fari abbaglianti,
il rampichino è la mountain bike e con cutips ci si riferisce ai
bastoncini ovattati per le orecchie. Ma non è finita: il piz è
l’accendino, una tagliata è un piatto misto di salumi, i zucchini
sono gli svizzerotedeschi, la ramina è il confine nazionale, la
lavette è un asciugamano che si usa per lavarsi, il tip-ex è il
bianchetto e il trennik è la tuta da ginnastica. Se ranzate il treno
significa che avete perso la coincidenza, il combox è la segreteria
telefonica del cellulare (che qui si chiama natel), la placca è la
piastra della cucina e l’autocollante è l’adesivo. Se vi beccano
con il radar vuol dire che andavate troppo veloce in automobile, uno
che vuol tirarsi nero significa che berrà fino a ubriacarsi e se
qualcuno vi dice che terrà i pugni per voi non abbiate paura:
nessuno vorrà farvi del male, perché dicendo così vi sta solo
augurando che tutto vi possa andare per il meglio.
Ticino è il cantone italofono della Svizzera, nazione in cui
esistono quattro idiomi nazionali (italiano, francese, tedesco,
romancio), più innumerevoli dialetti regionali. Con una premessa
simile, malgrado la lingua madre dei ticinesi sia quella di Dante, un
qualche adattamento (o storpiamento) linguistico esiste. Dunque non
stupitevi se ogni tanto qualche parola vi sfugge. Come ad esempio per
ladro si intende la presa multipla, i bilux sono i fari abbaglianti,
il rampichino è la mountain bike e con cutips ci si riferisce ai
bastoncini ovattati per le orecchie. Ma non è finita: il piz è
l’accendino, una tagliata è un piatto misto di salumi, i zucchini
sono gli svizzerotedeschi, la ramina è il confine nazionale, la
lavette è un asciugamano che si usa per lavarsi, il tip-ex è il
bianchetto e il trennik è la tuta da ginnastica. Se ranzate il treno
significa che avete perso la coincidenza, il combox è la segreteria
telefonica del cellulare (che qui si chiama natel), la placca è la
piastra della cucina e l’autocollante è l’adesivo. Se vi beccano
con il radar vuol dire che andavate troppo veloce in automobile, uno
che vuol tirarsi nero significa che berrà fino a ubriacarsi e se
qualcuno vi dice che terrà i pugni per voi non abbiate paura:
nessuno vorrà farvi del male, perché dicendo così vi sta solo
augurando che tutto vi possa andare per il meglio.
Ho appena sentito mia zia che, mentre passeggiamo per Lugano, mi dice di chiamare mio cugino con il Natel!
Sempre belli questi del cosa non fare!
Tra Natel, Riservazione, Bilux, Lift, Zacky Boy e Garagista… non saprei scegliere. E mi viene in mente quanto mi manca la Svizzera!
in un certo senso manca pure a me!