
Com’è andato questo 2013? Non sono una che ama tanto i bilanci, soprattutto ora che il 31 Dicembre sancisce la fine di un anno solo per convenzione. Lo sapete che una volta l’anno iniziava ad Aprile? Ecco perché il primo segno dello zodiaco è Ariete, perché è il segno del nuovo anno. Un anno è un periodo sancito per convenzione ed io non so ancora se questo mio 2013 sia finito.
L’anno scorso vi raccontavo di come io amassi gli anni pari e non avessi mai avuto particolare simpatia per gli anni dispari. Ora sono qui a dirvi com’è andata e cosa mi hanno dato questi giorni che, per me, sono stati davvero un punto di svolta. Il 2012 mi aveva portato via mia madre e la mia capacità di essere sempre sicura e salda nella vita.
Il terremoto mi ha lasciato dentro la paura di tutto ciò che non posso controllare e, piano piano, sento che sto affrontando questa cosa e la sto vincendo.
Il mio 2013 è iniziato con tanta voglia di fare che si è trasformata in un seme di indipendenza e consapevolezza.
Se dovessi mettere un’etichetta su quest’anno che giunge al termine, questa sarebbe rosa acceso e ci sarebbe scritto “questo è l’anno in cui la Giovy ha capito ciò che ha sempre voluto essere“. Mica pizza e fichi! In virtù di questo pensiero ho lasciato un lavoro certo e molto bello. Mi sono lanciata nella mia avventura indipendente fatta di scrittura, consulenze e voglia di raccontare il territorio dove sono nata. Sono entrata in una selva oscura, senza smarrire la diritta via come Dante.
Il 2013 è l’anno in cui ho viaggiato un sacco, quello in cui ho scoperto luoghi nuovi e nuovissimi. Quello in cui sono anche tornata in posti che conoscevo. Questo è l’anno in cui non sono tornata a Liverpool e sono qui che mi sento come una traditrice che deve nascondere qualcosa di brutto. Non essere riuscita a vedere il Mersey anche quest’anno, dopo 6 consecutivi, mi fa stare un po’ sospesa. Confido di rimediare nel 2014… che sarà un anno pari ed io sono qui che lo aspetto al varco.
L’ultimo anno pari ha portato tanto dolore. Caro anno pari ora sta a te farmi vedere che sei capace di cose nuove.
Sta a me continuare a camminare dentro la mia selva oscura e risplendere di tutto quello che so fare e voglio fare.
Quindi che crediate o meno che l’anno nuovo inizi domani, trovate la vostra selva oscura ed esploratela.
Risplendete della vostra luce, delle vostre capacità e della vostra voglia di vivere.
Io farò così.
in bocca al lupo Giovy! hai un grande anno pari davanti! bacione.
Crepi il lupo (poverino) e speriamo bene! 🙂
Caspita sai che non ci avevo fatto caso che era dispari? E sì che ho avuto 12 mesi per rendermene conto…
In ogni caso il 2013 ci ha fatte anche ritrovare e non può che essere un buon auspicio per il 2014!
E poi… secondo me non è tanto che il 2012 era pari… ma che era anno bisesto Giovy!! Bacione grande, gli auguri di buon anno nuovo li rimando ad Aprile… 😉
Grande Silvia, il fatto di averti ritrovato fa parte davvero delle cose che hanno reso questo dicembre un mese mitico. Hai ragione… questo sì che è di buon auspicio per il 2014, che sarà anche l'anno in cui finalmente ci rivedremo! 🙂
Cara Giovy anche io come te non ho mai amato molto gli anni dispari e il 2013 l'ho vissuto come un periodo complesso…
Ma forse le selve oscure, che io ho definito rovi, servono per crescere… Almeno un po'…:)
Ti auguro di cuore un meraviglioso anno pari, te lo meriti!:)
Grazie cara, auguro un super anno anche a te! 🙂
Che belle parole Giovy.
Mi piace il modo in cui racconti le cose, non importa se siano tristi o gioiose.
Non ti ho ancora conosciuta di persona (spero di farlo presto :), ma da qui mi sembri una donna forte ed energica. E questa energia traspare dalle tue parole.
Quindi complimenti, e buon anno pari!
Grazie mille! Anch'io spero di poterti incontrare presto!
sei sempre una grande ispirazione per me, forza e indipendenza in ogni parola. Buona strada sorellina, anche nel 2014 ! LaFra
Buona strada a te sorellina mia, anche tu sei sempre forza per me.