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Achill Island – Picture for courtesy of Irish Tourist Board |
1) Isola di Man
Io sono di parte perché questa isola mi è piaciuta un sacco e sia io che Gian speriamo di poter tornare da quelle parti molto presto. Magari anche d’inverno.
L‘Isola di Man è uno di quei luoghi che non ti aspetti. A metà strada tra Irlanda e Inghilterra, sembra davvero la terra di mezzo. Comoda da girare, sa essere low cost e interessante.
Pensate che solo qui Vichinghi e Celti si sono fusi in una sola popolazione.
Il patrimonio archeologico dell’Isola visibile ora è solo una piccola parte rispetto a quanto ci sarebbe.
Giusto per dire che qui non c’è solo il TT, anzi.
2) Inis Oirr
E’ la più piccola delle Aran ed io l’ho visitata in due giorni, piedi di vento e col mare grosso.
Questo è un posto dove ritirarsi se si vuole stare da solo, godendo allo stesso tempo della compagnia di poca gente e evitando l’orda di turisti che sbarca tutti i giorni su Inis More, la più grande delle Aran.
Qui il mare e il vento sono sovrani. Il gaelico impera e la stout è fantastica.
L’Irlanda ha un sacco di isole minori molto interessanti, come Achill Island, quella che vedete nella foto.
3) Gotland
Fa parte della Svezia ed è la regina del Baltico, è stata per anni al centro della guerra fredda e, andando ancora più indietro, è stata un importantissimo nodo commerciale durante il medioevo e rinascimento.
Gotland è la patria dei Goti, una di quelle popolazioni barbariche che studiamo fin dalle elementari quando ci dicono che l’Italia rischiava di essere invasa dai Barbari.
Qui l’estate è magnifica ma credo che l’inverno sia ancora più interessante. Da provare.
4) Isola di Lewis
La più grande delle Ebridi Esterne… se la vostra idea di isola comprende mari cristallini, spiagge bianche, la solitudine e magari la possibilità di fare surf… ecco il posto per voi.
Muta doppia o tripla, guai a cadere in acqua senza.
Qui l’Oceano ti porta in iportemia in pochi minuti, siamo al 58° parallelo nord.
Il vento è una costante e l’aria è così pulita da inebriarti.
5) Le Isole Faroer
Queste sono nella mia wishlist da tempo e mi nutro dei racconti di chi ci è stato come fa il mio Mac quando lo attacco alla presa della corrente.
Sogno quelle Isole da tempo, ci vorrei restare tanto per capirle in pieno e per provare, almeno una volta nella vita, cosa vuol dire vivere nel grande Nord.
Abitate da gente fiera e volitiva, un giorno o l’altro ci metterò piede. Lo so.
6) Islanda
Ok che è grande … ma l’Islanda è un’isola, no!?
Forse è lei la vera e propria imperatrice delle isole di stampo nordico.
Impervia nella sua esplosione di natura, alzi la mano chi non ha mai pensato o sognato di percorrere il suo famoso Ring almeno 18 volte. Io sì, eccomi qui!
7) Le Isole Lofoten
Sono nei miei pensieri da quando andavo al Liceo perché la città di Vicenza organizzava un viaggio ogni anno per andare da quelle parti per celebrare l’unione del Baccalà.
Fu proprio il vicentino Pigafetta a riportare dalle Lofoten lo stocafisso affumicato che poi divenne l’ingrediente principale del Bacalà alla Vicentina. Cucina a parte, io qui ci vorrei andare d’inverno.
Sempre per lo stesso motivo delle Faroer: voglio vedere l’effetto che fa.
L’ho lasciata per ultima perché quest’isola è veramente per pochi.
Si trova a Nord delle coste del Galles ed è un minuscolo puntino diventato riserva naturale.
E’ un’isola piena di storia e leggenda. Si dice che sia lei la miglior candidata per essere l’ispirazione della mitologica Avalon. Si dice anche che qui, in una bara di cristallo, sia sepolto Merlino.
Leggenda o no, qui ci vissero Celti, Vichinghi, guerrieri, monaci e i Romani non arrivarono mai.
Ora ci vivono solo 12 persone, è un luogo protetto e una giornata qui è qualcosa di entusiasmante.
Potrei andare avanti per ore a parlarvi delle isole dei mari del Nord.
Potrei trovare mille parole per raccontarvi il mio amore e la mia propensione verso terre così particolari.
Quello che però mi sento in vena di dirvi è che, in viaggio, spesso è necessario cambiare il proprio punto di vista e pensare “out of the box”.
Anche nell’abbinare il concetto di bellezza a qualcosa.
sai che anche io sono un'amante delle isole "fredde"? a parte il fatto che amo l'inverno credo che il motivo principale sia che quei posti conservano qualcosa di storico, selvaggio, inesplorato che tanti altri luoghi hanno perso nel tempo. Poi per carità mi piacerebbe passare 15 giorni a Santo Domingo o a Cuba o a Barbados però credo che se mi dicessero di scegliere un posto e partire andrei al Nord!
Felice di sapere che sei anche tu nel club dei "nordici" 🙂
Concordo in pieno sulle tue motivazioni
Mi aggiungo agli amanti delle isole "fredde" di queste mi mancano Bardsey island, di cui mi hai incuriosito non poco, e la più grande Islanda che vorrei girarla in bici; chissà magari l'anno prossimo….
Le isole calde non le ho mai veramente prese in considerazione anche se sono sicuro che se mai dovessi visitarle starei ottimamente anche li…
Benvenuto anche a te nel club dei "Nordici".
Bardsey è splendida e ammantata di mistero.
Le isole calde sono sempre dei gran post… non disdegnerei nemmeno un viaggio da quelle parti ma con questo post volevo rendere giustizia a tutti qui posti a certe latitudini di cui non si parla nel giusto modo.
IO voglio andare in Islanda!!!!!
A chi lo dici!! 🙂
Mi inserisco per la prima volta nella disputa fra isole fredde e isole calde. L'Islanda anche se sta tanto a Nord non si può definire isola fredda in quanto ricca di vulcani, acque termali e gaiser. Andandoci con il traghetto dalla Danimarca si può sostare a metà percorso alle isole Faroer, che meritano senza dubbio un buon fine settimana. E' un viaggio meraviglioso!
Non vedo l'ora di riuscire ad organizzare! 🙂