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Picture by Almer Frades @ 500px.com |
Quando sono arrivata a Madrid per la prima volta, scesi dall’aereo e con i miei amici (i miei due Hermanos) si partì immediatamente per Toledo.
Non feci tempo a rendermi conto che ero arrivata in Spagna che subito mi ritrovavo di nuovo in viaggio.
Mio fratello mi aveva già descritto tutta la strada da Barajas a Toledo, così … con l’immaginazione e la sapienza di chi quella strada l’aveva fatta non so quante volte col suo camion in solitaria.
Già, mio fratello conosceva bene le strade di Spagna e la sua conoscenza mi fu molto utile in quel viaggio.
Vagammo tra Spagna e Portogallo per 2 settimane. E poi tornammo a Madrid.
Il nostro B&B si trovava in una zona che più centrale non poteva essere: tra la Gran Via e Callao.
Mi ero impressa nella mente quelle due fermate della Metro come non so cosa in quei giorni.
Arrivavamo da giorni fatti di mare e vento dell’Oceano.
Arrivavamo dal fatto di aver attraversato l’Extremadura e il suo quasi deserto.
Ritorvarmi a Madrid fu un vero e proprio colpo.
La città sembrava avere l’argento vivo addosso e mi piacque parecchio.
Madrid ha un’aria totalmente diversa da Barcellona, sono due mondi come lo sono Marte e Venere.
Io mi ritrovavo proprio in un luogo che andava sbucciato come la migliore e più sugosa delle Arance.
Di Madrid tutti conosciamo la grande movida e il fatto di non spegnersi mai.
Io la osservai per bene una mattina all’alba.
Durante un altro viaggio, fatto per lavoro.
Era prestissimo ma non perché fossi andata ancora fuori dalla sera prima ma, in perfetta contro-tendenza, ero sveglia perché dovevo andare andare all’aeroporto.
Ovviamente ero sempre in zona Gran Via – Callao… non so perché ma in quelle chiassose e grandi strade mi sento come se fossi a casa mia.
Scesi in strada molto prima che aprisse la metro, saranno state le 5.
La gente era ancora in giro, con la stessa sensazione addosso di quando finisce un grande spettacolo e metti tutto via per andare a casa.
Passeggiai in vano e, chissà perché, nella mia testa ero convinta di trovare qualche panificio aperto per recuperare qualche dolcezza per rendere migliore il mio risveglio mattutino.
Camminai tra la Chueca e poi a Malasaña, dove tutte le saracinesche erano abbassate e i marciapiedi erano popolati da qualche sopravvissuto della notte precedente.
Incrociai lo sguardo di un passante. Sorridemmo entrambi.
Trovai delle brioches dolci, non so per quale strano regalo del destino.
Tornai sulla Gran Via con la consapevolezza di aver guardato Madrid nuda quel mattino.
La città era denudata del suo casino, delle sue auto, del suo eterno fragore.
Sembrava davvero un’attrice stanca che, però, non aveva perso quel bellissimo argento vivo che contraddistingue la sua espressione.
Arrivarono le 6, presi la metro e mi lasciai ipnotizzare dal rumore dei vagoni e del loro viaggio.
Barajas non mi sembrò mai così vicino.
Madrid è una città bellissima ma va capita. E mi sembra tu ne abbia colta l'essenza, al di là della città vetrina, della città movida. Ci ho vissuto un anno. Quanto ricordi e quanta nostalgia!
Grazie Mille Elena!
Il tuo commento mi fa molto piacere.
Anch'io trovo che Madrid vada compresa in pieno, anche se non ci ho mai vissuto! 🙂
Grazie per essere passata di qui.
La conosco poco. Ci sono andato per un congresso e ho vagato per le sue strade da solo. Poi mi sono infilato al Prado e al Reina Sofia. Ricordo una strana impressione, di fascino enorme: arrivando dall'aeroporto, a tarda sera, mi fece venire in mente Gotham City. Mi parve una città gotica e anche per questo mi piacque. Ma non vado in Spagna da troppi anni e ne ho una grande nostalgia
Bisogna rimediare con un bel viaggio in Spagna, non credi!'
Grazie per il tuo commento… non avevo mai pensato a Madrid come Gotham City 🙂
Post scriptum: sono l'Alessandro di twitter, quello della pagina FB
:-))
Che bello leggere di Madrid, anche se io credo di non averla colta appieno, a volte sai, il compagno di viaggio fa tanto e Lele decisamente non ha apprezzato la capitale… devo dargli una seconda chance, tuffarmi nel caos poleridiano e vederla acquietarsi la notte. Si si, Madrid so che riuscirà a conquistarmi prima o poi!
Madrid è una città davvero distante da me quando penso al luogo dove vorrei vivere ma quella mattina, all'alba, mi è piaciuta un sacco. Grazie mille per il tuo commento, Gian!