
Il Royal Mile è la via più famosa di Edimburgo e, a dirla tutta, non esisterebbe nemmeno sulle carte geografiche. Almeno con quel nome. Il Royal Mile è quel miglio, appunto, che unisce Holyrood Palace al Castello di Edimburgo, che si trova su di una rupe. Era la strada percorsa dai reali per spostarsi da una residenza all’altra ma, in realtà, è il collage di più vie. E’ il cuore pulsante di Edimburgo e lo è stato anche in passato. Li si svolgevano attività, mercati; da quelle parti vivevano filosofi, letterati, scrittori. Dal Royal Mile si domina tutta la città bassa e sembra di avere la capitale in pugno. Le storie che il Royal Mile racconta sono moltissime. Provo a elencarvene alcune per il vostro viaggio in Scozia.
Royal Mile: una strada, mille storie
Come vi dicevo, il Royal Mile è chiamato così a furor di popolo ma, sulle carte geografiche, assume nomi diversi, a seconda dei tratti a cui facciamo riferimento. E’ una strada in salita (o in discesa, dipende da come la sia guarda) che va dal palazzo reale di Holyrood al Castello di Edimburgo, come vi dicevo. Quest’ultimo non è quasi mai stato residenza reale. Il castello di Edimburgo è nato per essere una caserma e tale è rimasto. Gli agi della vita di corte erano tutti per Holyrood. Benché in piena Old Town, in epoca vittoriana il Royal Mile era tutto tranne che una via raccomandabile.
Il Royal Mile come palco
Il mio viaggio del 2013 in Scozia è stato fatto in Agosto ed Edimburgo era brulicante di gente per il Fringe Festival. Non sono mai riuscita a vedere quella via vuota o abbastanza vuota da essere fotografabile. Il Royal Mile in agosto diventa un palco e non è possibile uscirne. Ci sono performance a qualsiasi ora del giorno e anche della sera. Questo è proprio il bello del Fringe. Consiglio: se pensate di passare di Edimburgo per il festival sappiate che i prezzi degli alloggi sono altissimi e che occorre prenotare con circa 7 mesi d’anticipo.
Il Royal Mile e gli scrittori
Sul Royal Mile ci viveva Robert Burns, uno dei maggiori esponenti della cultura scozzese di ogni tempo. E’ il poeta simbolo di Scozia. Vicino a casa sua si trova anche un museo letterario. ovvero il Writers Museum, un istituzione gratuita nata per ricordare tutti i grandi di Scozia. Tre nomi su tutti: Robert Burns, Sir Walter Scott e Robert Lewis Stevenson.
Il Royal Mile e le locande malfamate
Visto che abbiamo nominato Stevenson, ora vi racconto la storia di un personaggio che – dicono – abbia ispirato il libro di Stevenson più famoso. Vi parlerò di Deacon Brodie. i giorno era un signore nobile, rispettabile, frequentante i salotti buoni della città Di notte si trasformava in un ladro senza scrupoli e in un assassino. Vi ricorda per caso Doctor Jeckyll e Mister Hyde?
Il Royal Mile e David Hume
David Hume vi ricorda le ultime ore in classe a fare filosofia? Alzi la mano chi non l’ha odiato almeno per cinque minuti quando l’ha studiato. A me non dispiaceva, anche se non era trai miei preferiti. Noterete che la statua bronzea del filosofo presenta un “pollicione” bello lustro e consumato. Chiunque passi davanti a Hume tocca il suo alluce perché porta bene, porta inventiva, porta occasioni per la propria via. L’ho fatto anch’io… vi dirò.
Cosa non fare sul Royal Mile
Ora vi dirò brevemente cosa non fare sul Royal Mile: non perdetevi ad acquistare troppi souvenir di tartan o tweed. Di Scozzese hanno solo la dogana che le ha importante. Piuttosto, guardatevi attorno e passeggiate osservando ogni minimo centimetro di quella strada così bella, elegante, tetra e luminosa allo stesso tempo.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori, salvo diversamente indicato – riproduzione vietata.
Bellissimo questo racconto,
ho sempre associato il Royal Mile agli artisti di strada e agli ottimi pub.
Dovrò tornarci.
Angela
Così poi mi racconterai anche tu le tue emozioni
Bellissimo articolo ti faccio sapere poi com'è andata Giò
Grazie!! Divertitevi! 🙂