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Disegno da Psicomamme.it |
Lo so, stamattina sono in ritardo ma ieri sono stata tutto il giorno offline (che goduria) e allora eccomi qui a recuperare il post che, ovviamente, non ho scritto.
Ieri ero al mare da mio padre e, tornando indietro in piena notte, ero tra il sonno e la veglia mentre Gian guidava verso casa.
Non so per voi, ma per me il momento tra sogno e veglia è davvero grandioso: mi vengono in mente mille post e, puntualmente, al mattino me ne ricordo solo 2.
Quello a cui ho pensato ieri è un post sulla Paura. Eh già.
Mi sono resa conto che ora, a 35 anni, porto dentro alcune paure che a 20 anni non avevo.
Non so se sia io ad essere cambiata oppure se queste paure siano solo il risultato di una presa di coscienza maggiore verso la mia vita e le mie responsabilità.
Ho pensato quindi di scrivere questo post per condividere i miei pensieri a riguardo.
Ho cominciato a volare negli anni ’80, avevo 9 anni e quelli erano tempi in cui non si volava spesso, se non per lavoro. I tempi dei low cost erano un po’ lontanti.
Volare mi è sempre piaciuto un sacco e, successivamente a quel periodo, l’ho fatto non so quante volte e, durante ognuna di essere, non ho mai avuto paura.
Un giorno, tornando da Cuba, l’aereo su cui ero subì l’effetto di un grosso vuoto d’aria. La hostess volò quasi a terra. Io piantai le dita nel bracciolo ma non ebbi paura.
Un paio d’anni fa, volando da Bergamo verso Liverpool, passammo in mezzo ad un temporale.
Sembrava una scena da film: c’erano i lampi che squarciavano il cielo ed io avevo una paura folle.
Do la colpa di tutto questo al terremoto di Maggio dell’anno scorso: ha messo dentro di me il seme della paura di tutto ciò che non posso controllare.
O forse è solo la vecchiaia.
Quello che è un dato di fatto è che ora ci sono dei momenti, quando viaggio, in cui non sono serena.
In Scozia, quest’estate, abbiamo rischiato la vita sull’autobus e, per calmarmi, mi sono detta “poteva succedere a chiunque“.
Quello che mi chiedo oggi è … sono l’unica che più diventa grande più le cresce il timore in cuore?
Dove l’ho lasciata quell’impavida ventenne che in Brasile s’è vista 4 sparatorie davanti agli occhi senza battere troppo ciglio?
Condividete con me i vostri pensieri, le vostre avventure.
C’è qualcosa che, in viaggio, vi può fare paura? Come lo affrontate?
Io da un po' di tempo a questa parte ho paura di perdere documenti e soldi (e carte e tutto quello che una persona ha dietro) e i biglietti… Infatti faccio mille copie di tutto e metto le buste in posti diversi. E controllo mille volte.
E poi la paura più grande, anche perché mi è capitato una volta, è di non svegliarmi in tempo e perdere l'aereo. E così i giorni della partenza praticamente non dormo, mi sveglio ogni 3 per 2 convinta che sia tardissimo…
Non dirlo a me.
Prima del mio viaggio nelle Midlands ad Aprile ho sognato mille volte di perdere l'aereo… e ci sono quasi riuscita!
Io una volta l'ho fatto. Ho avuto una notte parecchio tormentata. Alla fine verso le 3-4 sono riuscita a prendere sonno… E quando mi sono svegliata il mio aereo stava decollando…
🙁 è terribile!
Quella dei ragni è la mia paura costante, c'è sempre stata e sempre ci sarà.
Tre anni fa mi è spuntata la paura dello stare chiusa nell'aereo. Ero a Fuerteventura, stavo tornando a casa e ci hanno fatti imbarcare. Solo che l'aereo è rimasto fermo 45' sotto il sole senza aria condizionata e si soffocava. Mi è preso il panico di non poter più scendere e questa sensazione mi si ripropone ora ogni nuovo viaggio. I primi minuti nell'abitacolo sono una tortura. Fortunatamente ho fatto solo viaggi brevi perchè non so come reagirei su una lunga tratta 🙁
Ma il maggior cambiamento l'ho avuto con le giostre. Ho sempre fatto di tutto: torri, montagne russe ecc e facevo mille giri. Oggi salgo ma…più riluttante.
Questa estate ho camminato lungo un letto di un fiume secco, per circa 45' e pensavo: se mi slogo una caviglia? se mi cade un sasso in testa?
Penso sia l'età 🙂
Crescendo impariamo che siamo fisicamente fragili in questa vita ed universo, abbiamo maggior coscienza del tempo che passa e fatalmente del tempo che ci resta. O no? Sono solo "tragica" io?
comunque…BEL post!
E il tuo è un gran bel commento!
Siamo davvero fisicamente fragili…
Niente da fare, è il viaggio in sè che mi mette ansia. Con qualsiasi mezzo si viaggi, ho sempre il timore che possa succedere qualcosa. In macchina, poi, la paura triplica considerato tutte le cose che si sentono in giro. Il problema è che non siamo noi a metterci nei guai, ma altri pericolosi e spericolati conducenti chè, guarda, se incontrassi chi ha dato loro la patente… aaaargh, non so che farei!
Ti capisco in pieno!
Com'è vero ciò che scrivi…beata incoscienza, direi 😉
Più si va avanti più i timori, le ansie, l'apprensività aumentano mentre sembrerebbe più logico guadagnare sicurezza direttamente proporzionale all'esperienza. Beh, sottoscrivo in pieno : la maggior consapevolezza ci rende più fragili per molti aspetti, non solo in tema di viaggi. Dovremmo essere prima "adulti" e poi fanciulli? ….penso che non sarebbe una cattiva idea 😛
Ciao Stella… non sarebbe davvero male essere prima adulti e poi fanciulli. Un po' come avere la pensione a 20 anni e cominciare a lavorare a 50 🙂