
Il giorno che sono andata a vedere il Tempio del Cielo a Pechino tirava un vento fortissimo e il cielo era proprio azzurro terso. E’ stato uno dei momenti più belli del mio viaggio in Cina. Il cielo era di quegli azzurri capaci di risplendere. Il vento sembrava portarmi via. Io avevo solo una sciarpa bianca e me l’avvolsi attorno alla testa perché credevo che tutto quel vento mi avrebbe portato via le orecchie. Quel giorno non c’era tanta gente ad ammirare quella costruzione capace di regalare non so quante tonalità del blu. Mentre la osservavo mi dicevo che sembrava quasi strano che quel “coso” fosse cinese.
Quando si pensa alla Cina si tende ad abbinarla al colore rosso: la Bandiera, Mao, le lacche risplendenti dei mobili, l’anatra … anch’essa laccata e la Città Proibita. Il rosso appartiene all’Oriente in un modo impressionante. Per questo, quando arrivai al cospetto del Tempio del Cielo, rimasi un po’ lì ad osservarlo e, devo ammetterlo, riuscì ad entrarmi nell’anima… molto probabilmente per tutte quelle tonalità di blu. Venne costruito circa a metà del 1400 ed era quasi una casa per l’imperatore che, per i cinesi, era proprio figlio del cielo. Molti venivano a pregare in questo luogo che è costruito secondo precisi precetti filosofici e architettonici.
I gradini che lo precedono simboleggiano la volontà di ascesa dell’essere umano verso il cielo. Venivano usati per pregare al fine di ottenere ottimi raccolti. Le geometrie, anche per questo edificio, sono precise e matematicamente perfette. La circolarità del tempio simboleggia la totale armonia del cielo. Una volta entrata nel tempio ritrovai quel rosso che tanto aveva simboleggiato per me la Cina. Le decorazioni interne sono così… pazzesche! Non riuscirei a trovare altro aggettivo per descriverle. Questo luogo è una tappa quasi obbligata se passate da Pechino. Io vi auguro di poterlo vedere nelle stesse condizioni ambientali in cui l’ho visto io. Con poca gente, in un giorno in cui il silenzio è rotto solamente da un vento immenso che sembra voler semplicemente farti volare. Il difficile è riuscire a staccare i piedi da terra.
Ciao… i tuoi post hanno sempre una cura particolare per le parole, e così riesci a trasmettere le sensazioni provate e a trascinarmi in Cina;-)
Mi fa molto piacere che tu mi dica così :-))