
In questi giorni c’è il mio trigemino che non mi fa stare bene. Ogni tanto lui si sveglia e mi tormenta alla grande. In quegli istanti dico sempre che mi sta esplodendo la faccia. L’antinfiammatorio diventa il mio migliore amico ed io mi metto a rimembrare tutto ciò che mi fa stare bene. Giorni fa ho parlato con alcuni amici del fatto che sull’ Isola di Man io sono stata proprio bene. Ancora mi vedo sul lungomare di Douglas a godermi quello che ora, causa trigemino, nemmeno potrei nominare: il vento.
Douglas è la capitale dell’Isola di Man e sembra proprio una bella signora vittoriana un po’ in là con gli anni. È tutto quello che non ci si aspetta da una città posta su di un territorio che si distingue per essere paradiso fiscale. Douglas è quieta, discreta, dall’immagine poco borghese, forse un po’ spoglia e perfettamente silente. Non ci sono Rolex né barche a vela da milionari. Ho girato tutta l’isola e non ne ho visto mezza. Quando arrivai sull’isola con Gian decidemmo di dare un’occhiata in giro. Erano circa le 19 ed era già tutto chiuso. Ci chiedevamo dove fossimo finiti.
Trovammo un Chippy e poi andammo un po’ in giro. Scoppiò un temporale fantastico. Lavò via la giornata dalla città come una persona fa con la doccia. Noi ci riparammo sotto una piccola edicola. La caduta dell’acqua durò qualche minuto ma ci regalo’ una luce fantastica e indescrivibile. Ci sedemmo su di una panchina e guardammo il mare fondersi col cielo per non so quanto tempo. Il mondo magicamente spari. Come vorrei sparisse ora il mio trigemino.
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