
Ho fatto l’ignobile foto che vedete qui sotto qualche giorno fa, dal treno. Era una vita che non prendevo un treno in Italia. Se penso alle ferrovie italiane mi viene l’orticaria e, a dirla tutta, ho poche occasioni per usare il treno.
E mi piacerebbe poterne usufruire di più. Dovevo andare in Veneto a riprendermi la macchina che, dopo una settimana dal “dottore”, era tornata viva. Una delle parti del mio viaggio era Carpi-Verona, circa 80 kilometri di passione perché per quella breve distanza c’ho messo circa due ore.
Anyway, ero lì con la mia musica e twittavo ai partecipanti di un bellissimo blogtour che aveva come protagonista Siena. Una delle cose che amo del viaggiare coi mezzi pubblici è perdermi nel paesaggio come se stessi guardando un magnifico film. C’è sempre, mentre viaggi, quel pezzettino di paesaggio che non ti dice niente: tipo appena fuori dalle stazioni o appena fuori da una zona iper-industriale. Non tutto può destare meraviglia, me lo dico sempre, ma … caspita … in Italia dovrebbe essere tutto un “wow” dietro l’altro!
Come mai, allora, un viaggio tra l’Emilia e il Veneto ha fatto scaturire in me un solo ed unico “wow” quando sono passata sui laghi del Mincio a Mantova? Dov’era il risveglio della primavera, dov’era la campagna sterminata capace di raccontarmi che la primavera sta arrivando? Sono rimasta un po’ allibita a dirla tutta perché mi sono proprio resa conto che ciò che dice il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) da anni è pura e sacrosanta verità. In Italia il Paesaggio sta sparendo.
Il Italia la ricchezza che la natura ci ha regalato non esiste più. Concordo con molti nel dire che ci possono essere zone più interessanti di altre ma quello che ci deve fare aprire gli occhi (e anche molto in fretta) è che non ci preoccupiamo per nulla del paesaggio del nostro paese. Lungo la ferrovia ho visto cataste di sterpaglie, ho visto le rive dei fiumi praticamente inagibili, ho visto boschi non percorribili, ho visto mucche rinchiuse in stalle piccolissime perché il prato di fianco alla fattoria è concesso all’industria… o lasciato incolto.
Un tempo eravamo il paese dove la gente veniva a deliziarsi gli occhi. I grandi scrittori si secoli passati non vedevano l’ora di fare il loro grand tour in Italia per tornare a casa pieni di appunti per nuovi libri e bozzetti per ricordare in che paesaggio ambientare le loro storie. L’Italia è un paese di grandi musei e di bellezze artistiche immense… ma cosa succederà se non cominceremo a trattare il nostro paesaggio come qualcosa da preservare? L’attività del FAI è molto importante e va sostenuta.
Mettete in agenda che il 23-24 Marzo si terrà la XXI Giornata di Primavera, per andare a scoprire luoghi che, per tutto il resto dell’anno sono chiusi, magari per mancanza di fondi. Le giornate di primavera ci aiutano a ad aprire gli occhi verso la nostra Italia perché è come una vecchia signora che si deve rifare il trucco. Non trovate?
Penso che la tratta forse nn fosse delle migliori 😉 a parte gli scherzi trovo interessante l'iniziativa e la "riflessione" del FAI. Purtroppo l'Italia non ha mai incentivato la promozione e conservazione dei nostri beni (sia artistici che paesaggistici). Cosa assurda visto che siamo uno dei Paesi (se non IL Paese) più bello del mondo.
Io lavoro vicino alla stazione Centrale di Milano che oltre ad essere uno dei maggiori poli di flussi di viaggiatori è uno degli edifici più belli ed importanti della mia città e…le vie limitrofe sono "delimitate" da strisce di urina dei vagabondi che bivaccano li giorno e notte, lavori e impalcature eterni, scale mobili rotte. Oltre ad essere brutto…è proprio una vergogna 🙁
Sicuramente la tratta non era delle più belle ma credo davvero che l'Italia debba cominciare a pensare di più alla salute del suo paesaggio.
Grazie mille per il commento Micka.
Sono perfettamente d'accordo Giovy! Partecipo già da due anni a queste giornate e devo dire che si tratta di un'occasione preziosa per rivalorizzare il nostro territorio che, purtroppo, 363 giorni viene dimenticato e quindi trattato senza il minimo riguardo. Eppure ne dovremo avere di rispetto…
Ops.. sono io Giovy, sono Scrutatrice! Digitavo di fretta e mi ha preso solo una S 😛
Sottoscrivo in pieno il tuo commento! 🙂