
Giorni fa sono inciampata, è proprio il caso di dirlo, nell’ennesima replica di “Viking Sagas” un film molto anni ’90 che racconta alcune delle milioni di leggende e antiche storie presenti nelle tradizioni dell’Islanda. Sarà stato il destino, ma ho incrociato virtualmente anche Isafold Travel. Su Facebook chiedevano quale saga avremmo voluto diventasse il fil rouge per un bellissimo tour in Islanda. Mi sono illuminata perché mai idea più bella poteva incontrare la sottoscritta. Sicché mi sono chiesta quale saga vinchiga potrebbe ispirare un viaggio in Islanda.
Io non potrei chiedere di meglio che calcare le orme di antiche leggende per scoprire una terra che ormai mi sogno in tutte le salse. Mi manca solo di vincere alla lotteria e dopo posso partire. Diciamocelo qui: l’Islanda è un paese nel cuore di molti ma non sempre è affrontabile dal punto di vista dei costi. Fortunatamente qualche compagnia low cost comincia a fare la sua comparsa, dimezzando i costi per raggiungere quell’isola che sembra quasi dall’altra parte del mondo per il prezzo dei biglietti.
Ciò che rende difficile la permanenza sull’isola sono poi i cosidetti costi di gestione: su vitto e alloggio ci si può ragionare ma, se si vuole andare all’esplorazione totale del territorio, occorre noleggiare un’auto (leggete direttamente fuoristrada) e il budget lievita un bel po’. Io però non mi do per vinta e sono pienamente convinta che un giorno o l’altro riuscirò a camminare sul quelle terre così selvagge e nello stesso profonde e piene di cose da raccontare. Le saghe islandesi sono davvero tantissime e non basterebbe un anno trascorso sull’isola per entrare nel profondo di ognuna di loro.
Quando Isafold Travel mi chiese che saga avrei voluto come tour, io ho risposto la saga di Njal che ora vi racconto.
Siamo nel tredicesimo secolo e questa è la storia di due uomini: Nijal e Gunnar. Njal è un uomo molto importate, un legislatore mentre Gunnar è un guerriero molto forte e potente. Durante una sorta di guerra civile per difendere il proprio feudo, Gunnar uccide crudelmente molti uomini e, benché probabilmente nel giusto, viene punito per la crudeltà esposta in battaglia. Viene esiliato e mandato via dall’Islanda. Per alcuni restò un ramingo, per altri si stabilì in Norvegia. Gunnar non tornerà più in Islanda. Anni dopo, proprio a causa di una vendetta, Njal verrà sepolto vivo in casa sua. Njal e Gunnar sono due parti di un solo ipotetico uomo e questa saga ci insegna che la crudeltà e la brama di potere non sono una cosa buona per il quieto vivere in sintonia con la Natura.
Un tour ispirato a questa saga porterebbe i viaggiatori su di un campo di battaglia a picco sul mare. Porterebbe a lasciarsi incantare dai tramonti che non finiscono mai e da colori intensi capaci di ricordare le cose importanti per tutta l’umanità. La società islandese è ancora fortemente legata a tutta quella sfera tribale che ci porta indietro fino al dodicesimo e tredicesimo secolo. Pensiamo all’uso del patronimico … in Islanda non esistono cognomi e l’elenco telefonico è in ordine di nome proprio.
Spesso, quando guardiamo un film fantasy o ispirato a leggende antiche sorridiamo quando i personaggi si presentano con “Sono Gunnar, il figlio di Gudmund” ma queste locuzioni che ci sembrano tanto da cavalieri non sono altro che la perfetta traduzione dei patronimici islandesi. Pensiamo ad una islandese famosa: Bjiork. Lei si chiama Bjork Gudmundsdottir, ovvero Bjork figlia di Gudmund. Non so voi, ma io mi esalto nel comprendere come certi legami così forti col passato siano capaci di trascendere il tempo e di arrivare nel terzo millennio.
Per questo, se solo potessi, partirei per l’Islanda ora.
Chiamerei Isafold Travel e chiederi loro di raccontarmi tutto il passato di un’isola così meravigliosa.
Io ci sono stato nel 2010 con Matteo mio figlio maggiore, ho aspettato quasi 20 anni per andarci.
Hai perfettamente ragione quando parli di costi, io ho approfittato del rimborso di un'assicurazione che non sapevo di avere, però siamo partiti in due, mia moglie e Matilde sono andate al mare in Italia.
I prezzi sono assurdi, specialmente x le escursioni nell'interno, chissà se potrò tornarci…. chissà
Sai cosa ti dico Roberto!? Fai benissimo!
Goditi quell'isola e poi torna qui a raccontarmi!