C’è un brano in Notre-Dame de Paris di Hugo che spesso viene citato in tutte le antologie di letteratura francese. Hugo era un mago con le Parole e in questo brano immagina un Quasimodo giocoso e allegro che, grazie alle campane, vede Paris à vol d’oiseau. Quel pezzo di splendido libro ben si abbina alla sensazione che ho provato nel visitare la Mole Antonelliana a Torino.
Quell’edificio venne pensato da Alessandro Antonelli nella seconda metà dell’Ottocento e venne progettato per essere una sinagoga monumentale. Non ebbe mai questa funzione e, anzi, per moltissimi anni resto vuoto e chiuso.
Felice che la mia città ti abbia reso felice, cara amica, a presto!
Spero a prestissimo!
Che bello averti conosciutata!
che bel post! mi sono riconosciuta nelle tue parole, anche io sono innamorata di Torino e della sua Mole, anche se è difficile spiegare a parole perchè mi piace questa città. a volte i torinesi me lo chiedono e io rispondo "boh… perchè è bella!". mica ci riesco a spiegare i 1000 motivi che rendono torino speciale ai miei occhi…
@Claudia: ti capisco in pieno.
Io non sono molto una tipa da città ma se dovessi scegliere una città grande dove vivere questa sarebbe sicuramente Torino 🙂