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© 2013 Giovy |
Era un bel giorno di Aprile di quelli in cui giri con la felpa e ogni tanto ti viene voglia di toglierla e stare in maniche corte. E’ uno di quei giorni, che succedono in tutti i viaggi, in cui cammini un sacco e sembra che il tempo sia dalla tua parte perché scorre lentamente e ti prende per mano. In uno di quei giorni ti ritrovi a camminare per Lower Manhattan per la terza volta.
Non la terza in quel viaggio ma la tua terza volta su quella minuscola isola capace di generare grandi sogni. Un appuntamento a Battery Park con alcuni amici e un pranzo al volo con un sandwich al roastbeef buonissimo. Quattro chiacchiere e poi si prende il ferry verso Staten Island. E una di quelle cose alle quali non riesco a rinunciare.
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© 2013 Giovy |
Il Terminal è ora un luogo magnifico. Annissimi fa, la prima volta che lo vidi, mi guardavo intorno in attesa che uno dei guerrieri della notte saltasse fuori e combinasse chissà cosa. Mi attirano quei luoghi in cui la gente attende qualcosa per spostarsi. I terminal dei traghetti sono quelli che mi incuriosiscono di più perché sono quelli che ho frequentato meno. Il famoso traghetto arancio è un classico di New York, da non perdere perché l’unico modo per avere Manhattan in pugno è quello di osservarla dall’acqua.

Certo, la vista dall’Empire State o dal Rockfeller Building (io preferisco quest’ultima) è davvero un qualcosa che va catturato ma vedere Manhattan dall’acqua ti fa vedere l’isola per quello che davvero è: un impero futurista e futuribile racchiuso in un territorio che se fosse più grande non sarebbe così bello. Lo ammetto e ve lo racconto: approfittando del fatto che il ferry fosse gratis, la sottoscritta ha fatto anche più di un giro durante il suo secondo giro in quel della grande Mela.
Non ho saputo resistere al vento generato dalla navigazione e non ho saputo fermarmi nell’immaginare le mille storie dei pendolari che popolano quelle barche arancioni, capace di dare una nota di colore acceso alla Baia, anche quando c’è la nebbia. A New York è tutto molto caro a volte, ma questa cosa è gratis perché la bellezza e lo stupore lo sono.
Quelli sono patrimonio universale dei viaggiatori e di tutta l’umanità. E questo la Grande Mela lo sa bene.
Grande Giovy i guerrieri della notte uno dei nostri film preferiti, nella metro di questa magnifica città noi rifacevamo alcune scene ahahah!!! non aver preso questo ferry è tuttora un mio grande pentimento 🙁
"Annissimi" fa ho potuto godere di questi scorci e… mi mancano. Ah se mi mancano!
un saluto Susanna
@WYW: quando ero piccolina e i miei fratelli erano adolescenti, i Guerrieri della Notte erano un must. Vidi il film con loro e continuavo ad avere paura.
Poi, durante il secondo viaggio a NY, decisi di fare un giro nel Bronx per rimembrare il film.
@Susanna: Per fortuna NY non si muove e vedrai che arriverà l'occasione per tornarci.
Per fortuna New York non si muove perché io devo ancora andarci, come sai…intanto ci sono stata con te, che meraviglia e che belle le foto!
Bacioni!
bel post, complimenti! ne trarrò spunto per il mio viaggio a new york in aprile. grazie!
Poi mi racconti, ok? 🙂