
Se vi chiedessi qual è lo sport nazionale Svizzero cosa mi rispondereste? Ok, il calcio ha il suo appeal anche in terra elvetica ma lo sport nazionale rosso-crociato è l’hockey su Ghiaccio. Il campionato Svizzero è una competizione ad altissimo livello e vanta la presenza di molti giocatori scandinavi e altri che arrivano direttamente dalla mitica Nordamericana (Canada+USA) NHL. Sono stata abituata all’hockey su ghiaccio fin da piccola.
Quando ero alle elementari e andavo a passare il Natale ad Asiago, i miei zii mi portavano a vedere le partite della squadra di Asiago. Ho dei ricordi di una accesissima Asiago-Bolzano… o forse sembrava accesa a me visto che ero piccola. Quando mi sono trasferita in Svizzera, molte colleghe frequentavano la Resega. All’inizio io mi chiedevo che fosse questa Resega e mi chiedevo anche perché ci sono mille partite di hockey in una settimana. Anno dopo anno ho cominciato a buttare sempre più l’occhio su questa tradizione sportiva d’oltralpe e me ne sono appassionata.
All’inizio è difficile perché il puk (il dischetto) viaggia velocissimo sul ghiaccio e le linee dei giocatori sulla pista cambiano dopo pochi minuti. Insomma, non fai a tempo a capire chi è in campo che subito subentra il cambio. Fare un giro alla Resega, vedere una partita e fermarsi dopo la partita a mangiare nall club house del Lugano Hockey è un modo per vivere un pieno momento luganese nel modo giusto. E’ un calarsi in pieno nel gusto di una città che, pur essendo piccolina, ha mille anime.
Chiudete gli occhi un attimo e immaginate una lunga discesa che termina proprio davanti al lago. Li siete costretti a girare a destra o sinistra. Noi prendiamo la strada a sinistra e cominciamo a percorrere il Lungolago. Alla nostra destra il nostro caro Ceresio, il nome latino del Lago di Lugano mentre alla nostra sinistra scorrono piano piano tutti gli hotel costruiti in periodo di Art Déco. Nel guardarli e nell’immaginare il loro interno vi parrà di fare un salto all’indietro di quasi 100 anni.
Gli hotel sono intermezzati da case che richiamamo lo stesso importante stile. C’è un museo ad un certo punto. Fondamentale e molto importante per la città. E poi l’orizzonte si apre e poco dopo, sempre sulla nostra sinistra, possiamo cominciare a leggere nomi altisonanti di grandi firme. Quella alla quale ci siamo avvicinati è via Nassa, la “Monte Napo” di Lugano e non è difficile capire il tono di questa zona della città. Io ci giravo sempre in sandali e zainetto e la cosa bella, molto diversa da Monte Napo, è che nessuno ci faceva caso. Nascoste dietro a Via Nassa ci sono tante viuzze porticate che rivelano la storia di Lugano. Quando sarete a piedi, dentro la città, andateci.
Seguendo il nostro itinerario arriviamo vicino a Piazza Riforma. Qui io mi fermo e vado in uno dei bar della piazza, con i tavolini all’aperto anche a Gennaio, a bere qualcosa e a gustarmi il lago che è lì vicino. Su quella piazza ci sono tanti passerotti. Di solito si posano sulle sedie e aspettano le briciole dei clienti del bar. Ecco, io resto qui. Aspetto la partita di hockey per andare alla Resega. Resto a Lugano, nella mia Svizzera. E come sempre, Forza HCL!
…però se mi metti la foto della Valascia al posto della Resega tutto l'articolo perde credibilità!!
Io non le la ricordo la Valascia coi sedili gialli! 🙂
Cmq grazie per la segnalazione.
La foto è taggata come Resega sicché conviene correggere anche il tag.
Se hai una foto bella della Resega, mandamela. Sarò felice di pubblicarla.
La mia mail è nella colonna di destra.
Io ho solo foto di fasi di gioco 🙂
Lugano è l'unica città Svizzera in cui sono stata seriamente… un po' me ne vergogno dal momento che è qui a due passi 🙁 vorrà dire che un giorno ci farai da guida 🙂
Più che volentieri 🙂