
Capita, a volte, che certi giorni di viaggio diventino delle vere e proprie avventure. E sei sei in giro per l’Irlanda questo si amplifica all’ennesima potenza. Ci trovavamo a Sligo e l’idea era quella di andare averso Derry, in quel dell’Ulster. Tra Sligo e l’Ulster si trova il Donegal, terra bellissima e piena di magia. Quando io e il mio Hermano Michi arrivammo in Irlanda ci dissero “Go West“. E noi lo facemmo.
Arrivati in quel che è il selvaggio West dell’Irlanda, l’antifona fu “Go North“. E secondo voi noi cosa abbiamo fatto?
Il viaggio a Derry era nelle nostre intenzioni e, di buona mattina, ci avviammo verso la stazione della Buss Eirann di Sligo per predere la corriera verso l’Ulster. Il giorno prima eravamo rimasti a piedi in quel del cimitero dove si trova sepolto Yeats perché l’autobus aveva un estremo ritardo. In quel viaggio non era mai successo e ne restammo stupiti. Eravamo però ignari del fatto che, il giorno successivo, avremmo scoperto perché. Tornando a noi… saliamo in corriera, siamo pochi.
Ci sediamo e poco dopo arriva l’autista… un irlandese che più irish non poteva essere. Se dovessi immaginare di dare un volto al folletto Finnegan, ecco… sarebbe così. L’autista si mette alla guida che notiamo essere subito molto baldanzosa. Allegramente mossa, diciamo. Forse era l’abitudine a quelle strade, forse anche la musica che l’autista ascoltava e cantava alla grande durante il viaggio.
Una di queste canzoni, tipicamente folk, raccontava di emigrati che dal Donegal arrivavano a Las Vegas. Io e il mio Hermano Michi la soprannominammo “Las Vegas is like Donegal“. Il Dio della tecnologia e dei tempi moderni mi hanno aiutato oggi a ritrovarla e riascoltarla proprio mentre scrivo questo post. Quel viaggio mi regalò immagini di luoghi fantastici.
Guardavo fuori dal finestrino e, finché non arrivammo alla periferia di Derry, sognavo ad occhi aperti. Capii che se l’Ovest Irlanda è una terra selvaggia, bellissima e sferzata dal vento il suo Nord è qualcosa che ha in sé molto altro di speciale. Non fraintendetemi, l’Irlanda è tutta magnifica, ma quel Nord Ovest chiamato Donegal ti mostra davvero l’Irlanda sterminatamente verde e ventosa che tutti ci immaginiamo.
La corriera passava di paese in paese: in tutti l’autista scendeva perché nel vano bagagli c’era di tutto. Posta da consegnare all’ufficio postale locale, giornali, pacchi di generi alimentari per i negozi della zona. Ad ogni fermata un sorriso, una chiacchiera e (solo in un paio) anche una pinta se c’era tempo. Fermata dopo fermata ho capito come mai, il giorno prima, l’autobus non è mai passato mentre io lo aspettavo. Ho capito anche che quel viaggio era stato arricchito anche da qualcosa di inaspettato.
Il Donegal mi aveva invaso occhi e cuore e a questo ero quasi preparata. Non ero pronta a tutta la quotidianità che avrei visto e non avrei mai immaginato che questa mi sarebbe entrata nel cuore. Solo in quel momento capii la meraviglia di quella canzone che parlava delle Hills of Donegal. Per questo motivo vorrei tanto tornare in Donegal prima o poi.
http://www.donegalapp.com/
nel cuore come sempre la mia Irlanda….è la mia seconda casa e non potrei che apprezzare ottimamente questo articolo che racconta i loro ritmi così tradizionali. Dopo che lasci il mondo frenetico alle spalle tutto ciò che è irlandese si spiega più facilmente 🙂 Voglia di trovare sotto l'albero un po' di Irlanda 😉
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Malinbeg è indelebile nel mio cuore, le scogliere sull'Altantico sferzate dal forte vento, tutti quei gradini per raggiungere la Silver Strand, la martello tower, il camino acceso col profumo di torba, poco più di 15 case, cara Giovy…non mi puoi far ricordare il Donegal proprio adesso, potrei piangere.
Devo tornarci prestissimo, ma nostalgia è troppa.
Angela
Come mi piacerebbe questo giretto in corriera per il Donegal!
E poi il cimitero con la tomba di Yeats…mi conosci ormai, sai che non mancherei di visitarlo.
Bacetto Giovy, grazie per questo tour nella verde Irlanda!
@WYW: Bellissimo proposito trovare l'Irlanda sotto l'albero.
@Angela: Se io e te ci incontrassimo, faremmo un giro nostalgico in tutte le Isole Britanniche, vero?
@Miss: Io ho portato un fiorellino a Yeats. Felice di averti fatto viaggiare con la fantasia
i am going here in like a month! Can't wait
Giovy, eccomi finalmente! la tua memoria d'acciaio stavolta ha tralasciato un piccolo episodio di quel viaggio. Ad un certo punto il nostro autista pazzo (perché bisogna dirlo, non era apposto quel tipo) si ferma in un'autofficina. Corriera in moto, radio a palla. Scende, parla con il meccanico, prende in mano un cacciavite e comincia a manovrare sullo specchietto. Il tutto con noi viaggiatori ad attendere pazientemente seduti sui nostri sedili.
Procede con calma, cambia lo specchietto, continua a fare due chiacchiere con il meccanico, risale – forse cambia la musicassetta – e poi via di nuovo per le stradine del Donegal!
Che viaggio, quel viaggio. Con lo zaino sulle spalle e il nostro Ramblers ticket in un'Irlanda che era già molto turistica, ma non ancora invasa da orde italiche come – mi hanno detto – sarebbe stata qualche anno più tardi.
Alla scoperta di un ovest affascinante e di un Nord ancora intriso di conflitti (ricordi i bambini di Derry che ci hanno chiesto: are you Catholic? why are you not in Rome for the World Youth Day?, la giornata Mondiale della Gioventù che era proprio negli stessi giorni…).
Che viaggio, quel viaggio. Grazie ancora di farmelo ricorda
Hermano Michi
Grande Michi!
Sai che quella dell'officina mica me la ricordavo? 😛
Il ragazzino di Derry è ancora davanti ai miei occhi e il suo "have you ever seen the Pope?" è ancora nelle mie orecchie.
Che bel viaggio abbiamo fatto, no?
Puoi dirlo! sai un episodio che ricordo spesso? quando abbiamo tirato fuori i nostri ponci sotto la pioggia. Il mio blu elettrico dell'Invicta e il tuo (rosso della Ferrino?). Dei tizi fuori da un Pub hanno cominciato a cojonarci a tutto spiano. Però in effetti facevamo tanto ridere…
m.
Cavolo Michi… che bello.
Eccome se me lo ricordo!! 🙂
Quel poncho è sempre con me…
era Rosso ferrino?
Era Rosso ma della Camp 🙂
Beh, devo dire che gli autisti irlandesi sono tutti abbastanza "baldanzosi" nella guida. O forse è la percezione che ne abbiamo noi, visto le strade strette e la velocità consentita… Questo viaggio è nella wish list… 🙂
Dopo aver provato gli autobus in Scozia, non mi stupisco più di nulla!!