Giorni fa gironzolavo in rete in cerca di qualche buon produttore d’olio. Per anni sono stata abituata al fatto che i miei genitori facessero scorta in un fantastico frantoio calabrese. A loro fa la fatica di portare a casa l’olio.
A me il gusto di usarlo e di esaltarne il gusto. Quest’anno mi sono ritrovata senza olio d’oliva a fine ottobre. Come si fa? M’è venuto in aiuto Twitter e, con esso, un account che mi incuriosiva molto: @OlioTerrerRosse.
Ci seguiamo a vicenda e mi incuriosisce molto il suo Twittare anche in lingue molto strane e poco usuali. Lo sapete benissimo e ormai ve l’ho detto in tutte le lingue anch’io: il gusto fa parte del viaggio e spesso è un viaggio a se stante.
L’olio è un prodotto così nobile da meritare di assaggiarlo, chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare nella terra da dove proviene. Prima di assaggiare quest’olio l’ho versato sul piatto e ne ho guardato il colore. Non che io sia un’intenditrice certificata ma già vedere quel verde intenso rallegrava il mio animo e tutte le mie papille gustative al completo. Sono sincera, non riesco ad assaggiare l’olio dal cucchiaio…così… senza nulla. Proprio non va giù.
Ho preso un bel pezzo di pane e del sale di prima qualità. Ho pucciato il pane nell’olio che avevo versato sul piatto e il primo assaggio l’ho fatto senza sale. Pazzesco. Il suo gusto è così pieno, rotondo, per nulla pungente ed estremamente bilanciato. Il secondo assaggio poi è stato fatto con l’aggiunta del mio adorato sale gallese e in quel momento avrei pur potuto metter via la cena perché sarei andata avanti a pane e olio per ore. Come nota tecnica, vi posso cominicare quanto il produttore ha detto a me: “40 di polifenoli,4,3 di perossidi e 0,17 di acidità, certificarto Dop , bio Eu, Jas,nop Usda, kosher_P e biodinamico“.
Tante parole e dati che sul mercato fanno davvero la differenza. E la fanno anche nell’orgoglio di un’azienda agrituristica che crede nei principi della coltura biodinamica che non sono proprio fatti per facilitare la vita dell’agricoltore. La Biodinamica è, per come la penso io, la miglior scelta quando si pensa di coltivare qualcosa ma non sempre risulta possibile.
Bisogna crederci fino infodo e l’Azienda Agraria Hispellum fa davvero grandi cose e il gusto ringrazia. Quando l’olio è così buono ci sono davvero miliardi di ricette da mettere in atto ma le migliori sono sempre quelle semplici, come pane e olio o un bel pinzimonio. Io, qualche sera fa c’ho fatto una focaccia davvero gustosa. Da mangiare rigorosamente tiepida, con un po’ di stracchino fatto come si deve, del prosciutto crudo biologico stagionato 36 mesi e un taleggio così bello da parlare da solo. In un colpo solo ho avuto Umbria, Lombardia e Emilia a tavola.
E’ stato davvero un viaggio nel gusto!
Io sto morendo di fame e tu mi piazzi la foto di una focaccia bianca con olio e rosmarino? Non si fa 🙁
E ti dirò di più… m'è venuta così bene che quasi quasi domani la rifaccio.
Ari-fameee!
olio la migliore cosa che esista, nonostante dicano che molto faccia male….io ne metto un sacco nelle verdure, nelle insalate, sul pesce…..ovviamente quello saporito…
Fa male quando è troppo e quando è cattivo.
Ma un olio di prima qualità come questo è fantastico!