Molti di noi hanno spesso sognato di fluttuare in un mondo fatto del proprio cibo preferito. Alzi la mano chi non l’ha mia pensato! Io e il latte spesso facciamo a botte ma io e il formaggio ci amiamo in un modo sterminato. Sabato scorso, io e Gian abbiamo preso la Super yaris e ci siamo fiondati oltre confine. La Svizzera per me è un richiamo del cuore: c’ho vissuto, l’ho amata, odiata, compresa, ignorata… ne ho passare di ogni in territorio elvetico e, probabilmente a mio modo, sono diventata grande. E lì ho trovato un mondo fatto di formaggio.
Ho lasciato il Ticino 4 anni fa e, da quel giorno, dentro la mia mente ci deve sempre essere il pensiero di un ritorno in quella terra perché, io ve lo dico, il mal di Svizzera esiste ed io ne sono la prova. Sabato mattina gli occhi mi si sono riempiti di gioia quando ho varcato il confine. E’ come se aria nuova mi fosse entrata nei polmoni. E’ la forza dell’Amicizia, quella grande e con la A maiuscola, quella che resiste malgrado i kilometri. E per questo eccomi oltre confine, in direzione Bellinzona. Sabato pioveva, il cielo era grigio e le nuvole erano basse. Ma il fascino restava.
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Il profilo del “Castello di Mezzo” – Bellinzona |
Come spesso accade a chi viaggia, spesso il tempo è gentile e clemente e, magicamente, la pioggia cessa quando meno ce lo si aspetta. Per noi è andata così e abbiamo girato tranquillamente per la capitale del Ticino senza che litri di acqua ci rovinassero la passeggiata. Perché ero a Belli? Beh… per i miei amici prima di tutto e poi per il Formaggio. Prima tappa per entrare nel mood degli Swiss Cheese Awards, manifestazione che ha visto ben 714 formaggi in gara. [Aggiornamento del 2017: purtroppo quel festival non esiste più. Ahinoi!]
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Ecco il casaro all’opera |
Siamo fin troppo abituati a vedere i formaggi in vaschetta al supermercato e spesso ci dimentichiamo della vera e propria Arte che sta dietro alla professione casearia. In montagna, si sa, il latte è buono e se si chiedesse a dei bimbi di associare la Svizzera a qualcosa da mangiare questo sarebbe il cioccolato e poi il formaggio. A Bellinzona, lo scorso sabato, era protagonista proprio il formaggio di chi lo produce con l’Arte nelle vene. Niente di commerciale, molti nomi conosciuti ma di caseifici artigianali dove la passione prende per mano il gusto. Tanti assaggi, così tanti da non essere più capace di decidere cosa comprare e cosa no. Come ogni concorso che si rispetti, c’erano i premi per categoria e quello finale… che decratava il campione di Svizzera.
Quello che vi posso dire è che ogni pezzettino di formaggio assaggiato raccontava una storia. Non era solo un qualcosa che colpiva le nostre papille gustative. Era un’esperienza e un qualcosa di completo. Spesso mi chiedo quale sia davvero la magia che accade in fase di stagionatura o durante la rottura della caliata… quella magia capace di dare ad ogni forma il gusto proprio. Ho assaggiato formaggi di mucca, pecora, capra… soprattutto di capre del Gottardo, monte spartiacque tra Svizzera Italiana e Tedesca. Spesso mi giravo verso Gian e dicevo “questo non è per tutti” perché certi formaggi erano così forti da farti volar via
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Il gruyère vincitore per la sua categoria |
Lo Swiss Cheese Awards è davvero un’occasione per ritrovarsi e per visitare la Confederazione nei suoi territori migliori.
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Il municipio di Bellinzona dove erano esposti i vincitori |
La rassegna, infatti, si sposta ogni anno in un cantone diverso. La cosa più bella, se proprio ne vogliamo trovare una, è che girando di stand in stand si compie un tour completo della Svizzera attraverso la sua gente, il suo gusto, i costumi del luogo e la lingua parlata. Sabato mi è capitato di ordinare (o “comandare“, come si dice in Ticino) 3 etti di Gruyère in francese per poi girarmi e ritrovarmi nello stand di un formaggio dei Grigioni e chiedere informazioni in tedesco. Anche se in questo caso sarebbe stato meglio il romancio.
Da qui vivi la grandezza di un luogo e cogli tutte le sue caratteristiche migliori. Cosa da non trascurare è stato il prezzo di formaggi. Spesso, nelle nostre fiere tematiche italiane, certe delizie sono davvero costose. Mi è capitato di trovare formaggi a 40 o 50 euro al chilo. A Bellinzona il prezzo era per di più fisso e arrivava a 25 CHF al kilo (ovvero circa 22€). Questo è fantastico perché si permette a tutti di vendere i propri prodotti, dal contatino col formaggio senza nome al grande Emmentaler, e si permette ai visitatori di comprare.
Per del Vacherin come si devo o della Gruyère originalissima e stagionata è davvero un importo molto interessante. E il mio frigo, infatti, ringrazia. E puzzerà almeno per i prossimi 6 mesi. Non che ci metta così tanto a far fuori il formaggio… anzi. Ma la Svizzera ti impregna l’anima e, con la mia, anche quella del frigo.
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Il miglior erborinato per il 2012 |
Last but not least, menzione speciale a “La Nera”, spledida e corposa Stout del Birrificio Ticinese aka Birra San Martino. Una birra molto decisa e sicuramente non per tutti i palati. Fantastica con i gusti forti dei formaggi e adattissima all’occasione. Bravi, ottima produzione!
PS: le foto, per quanto indegne (le ho fatte col cellulare!) sono © Giovy 2012
Però un bel tour culinario sono curiosa di sapere da te in persona di più su questa svizzera 😉 comunque il nome della birra è davvero stupendo!
Quella birra ricordava un po' la "Ghisa" del Birrificio di Lambrate che sicuramente conoscete. Aveva qualche nota un po' più amara, ottima per "pulire" il gusto del formaggio.
Grazie carissima per il bel post su Bellinzona e sulla sua rassegna.
L'ambiente era veramente speciale, la qualità altissima e girare tra le bancarelle con te e Gian non ha prezzo! Ci siamo divertiti un mondo a guardarvi mentre zigzagavate tra formaggi caprini, percorini, vaccini, ecc…
I tuoi occhi sembravano cercare una storia da raccontare per ogni tipologia e Gian se non ci fossimo stati noi l'avremmo perso alla seconda bancarella, quella del Marechal!!
Il nostro frigo puzza da impazzire, ma non fa niente, come dici tu…è odore di svizzera e ricordo di un WE passato con degli splendidi amici!
Un abbraccione e a prestissimo
Hai proprio ragione Lindauz!
w il profumo dell'amicizia coltivata, malgrado i km, malgrado una frontiera in mezzo.
Mi mancate già da matti! Svizzera compresa.
Come capisco l'amore per la svizzera! Un po' meno quello per i formaggi che sto iniziando a mangiare solo ora perché il mio rapporto con il latte non è dei migliori.. Dovremmo andare in Ticino prima o poi ance se da qui è un viaggio abbastanza lungo.. Forse questa saga dei formaggi mi avrebbe aiutata a convincere Mr.lili.. Grazie Giovy per queste tue storie di viaggi..
Grazie mille a Te Liletti per passare qui a leggermi e commentarmi! 🙂
….ma a me è venuta una fame boia!!!! 🙂
Eheheh… succede quando si legge di cose buone! 🙂
E pure a me è venuta fame, ed è mezzanotte, vedi tu!
Oddio, il paradiso!
A me piacciono davvero tutti, i formaggi, anche quelli più puzzosi…sarei impazzita!
@Miss: pensa a me mentre ero là. Sapevo di avere una grandissima cena la sera sicché mi son tenuta. Ma è stato difficilissimo.
Soprattutto difficilissimo non arrivare lì e dire "tre etti di tutto, grazie!"
@Claudia: era proprio il paradiso
thanks for sharing.