I Paesi Baschi sono una grande cosa e mi piacciono da matti. E sono un luogo perfetto per chi ama il praticare il surf, soprattutto ad alto livello. Vi ho raccontato Gasteiz, vi ho parlato di come mi sono innamorata di Bilbao e di come mi sono divertita all’Aste Nagusia. Ci fu un giorno, durante il mio viaggio in Euskadi, dove dovetti combattere con la pioggia. Ero sempre in campeggio a Mutriku, piccolo luogo vicino ad Ondarroa. Campeggio piccolino, direi essenziale ma vicinissimo alla spiaggia. Perfetto per passare qualche giorno in terra basca.
Tutto andava bene, nessun problema di nessun tipo e una bella notte, a insaputa mia e di tutto il campeggio, scoppiò un temporale di quelli che non ti aspetti. Mi sebrava di essere dentro “La Tempesta Perfetta” e la mia mitica tenda era la barca. Fu proprio quella notte che capii quanto i paesi baschi fossero considerati “luogo atlantico”.
Non so quanta acqua scese e in quanto tempo. Quella non era il problema, la tenda era montata bene e teneva. Modestamente. Il problema era il vento. La tenda teneva ma il problema era la flessibilità. Quei cavolo di spettacoli paletti della mia Ferrino tre posti si piegavano, si contorcevano sotto la forza del vento Atlantico.
Ogni tanto la tenda si piegava sopra di me. Non che abbia dormito tanto quella notte. Il cielo che mi attendeva al mattino era grigino e tutto mi sembrava già sapere di autunno. Non avevo però considerato la mitica connection che si crea in certi luoghi nei giorni ti totale burrasca. In quei giorni fa la sua comparsa assoluta una specie umana diffusa sui lidi oceanici di tutto il globo; una di quelle specie che viene spesso ammirrato e che molte donzelle vorrebbero anche toccare per benino: il surfista. Se vi state chiedendo che cosa fare nei Paesi Baschi in un giorno di vento e tempesta, la risposta è facile: andate a guardare i surfisti.
Prima cosa da tener presente al cospetto di un surfista: lui è totally free ride. Non gliene frega se il mondo cade, se sta in piedi, se chi ha davanti porta vestiti firmati o se è nudo. Lui è focalizzato sul mare e il suo grande amore si chiama “onda”. A Puerto Escondido badavano solo alla loro tavola e al profilo dell’Oceano. Tutto il resto era noia totale. Seconda cosa: il surfista è felice delle giornate burrascose. Sono il suo ossigeno perché ingrossano il mare di fronte a lui. Quindi non lamentatevi del vento e del tempo. Non fa bene.
Il surfista va osservato, contemplato. Nel caso abbiate domande, dubbi, interrogazioni di vario genere o voleste semplicemente imparate vi conviene aspettare che lui abbia finito di cavalcare le sue onde. Il surf è davvero uno sport serio (e qui non sono ironica): richiede preparazione e concentrazione. Quel giorno a Mutriku a me venne una certa voglia di dire “perché non provo?” Mi diedi la risposta da sola e quella risposta fu strettamente legato al fatto che volevo rimanere viva. Capii infatti da sola la potenza di un tube di circa 4 metri.
Credetemi… potete saper nuotare quanto volete ma se non sapete come affrontarlo non è proprio uno scherzo. Detto ciò, se mai doveste passare un po’ di tempo in zone da surf (ovunque nel mondo), vi consiglio di perdere un po’ di tempo ad osservare cavalieri e cavallerizze dell’onda. Osservare un simile sport aiuta a sognare e ci fa perdere in mille viaggi. Quel giorno mi sedetti su di uno scoglio e, armata della mia felpina, rimasi lì a guardare il divertimento di chi è capace di godere a pieno del brutto tempo. Un giorno, magari in un’altra vita, capiterà anche a me di cavalcare un’onda e gioire di tutta quell’adrenalina nelle vene.
Invidio moltissimo coloro che riescono a cavalcare e padroneggiare l'onda. Una decina d'anni fa ci avevo provato, mi ero iscritto ad un corso di surf, ma lo abbandonai dopo 3-4 lezioni. 'na schiappa reale! 😀
Grande Niko, almeno tu ci hai provato. Era tantissimo difficile?
Di più! Per qualcuno è la cosa più semplice al mondo: io ero sempre in acqua, invece di stare in equilibrio sulla tavola!!
Ciao Giovy!!!!!
Chiedo venia per questi due mesi di latitanza…
Ma ho dovuto effettuare un reset e ripartire per potere nuovamente camminare con le mie gambe…
E mi sei mancata… Mi siete mancati tutti… Ma ho dovuto prima lavorare su me stesso per ritrovarmi…
Detto questo posso dirti che mi piace un totale la nuova grafica del tuo blog!!!!
E, come una volta, ti seguirò quotidianamente.
Ti abbraccio fortissimo!!!!
Ciao Devis!
Mi sei mancato molto anche tu… avevo capito della tua pausa dal mondo ed hai fatto più che bene!!
Sono felice che la grafica ti piaccia.
Ti mando un abbraccio e non abbandonarmi più, ok? 🙂
Wow, surf…che spettacolo deve essere ammirare quei temerari! Mi piacerebbe moltissimo poterli vedere dal vivo. Mi sa che un salto nei Paesi Baschi me lo dovrò far e prima o poi…oppure me ne volo in California o in Australia! ;D
Eheheh… I paesi baschi almeno sono qui vicino 🙂