
Soffro lo stress, io soffro lo stress sono stanco e fuori forma… Cantavo tra me e me questa canzone dei Velvet (versione primi anni 2000, non il rifacimento degli stessi Velvet più recente) prima di ogni sessione d’esame all’università. E mi piaceva così tanto. Oggi penso di sentirmi un po’ stressata e di soffrire di quella sindrome, ormai riconosciuta, chiamata “stress da rientro”.
In vacanza o in viaggio dimentichiamo incombenze, problemi, le bollette, il mutuo, il lavoro e ogni altra cosa faccia parte della nostra quotidianità. Mentre ero sull’Isola di Man mi sono scordata addirittura di essere al mondo e pensavo di essere nel regno di Manannan a godermi cultura celtica e vichinga. Eh no… non ero fuori dal mondo. Ero ancora lì e non sapevo di esserlo. L’altro giorno, quando sono scesa dall’aereo, sono ripiomabata dentro all’afa e alla mia vita normale. Ogni cambiamento, piccolo o grande che sia, provoca in noi un piccolo stress, foss’altro per il fatto che il nostro fisico si deve riadattare.
- Evita di guardare film/telefilm/programmi che parlano del luogo che hai visitato. Ieri, per esempio, io ho evitato l’Ispettore Barnaby come la peste.
- Torna alle tue abitudini gastronomiche normali. Due sere fa la pizza mi sembrava il gusto più strano al mondo. Chissà che effetto mi fa il ragù. La mia mente cerca senza tregua il gusto immenso del fish and chips.
- Non fare paragoni in nessun ambito. “Ah ma la dormivo perché era fresco“… oggi mi sto fustigando per evitare di dire queste parole.
- Se puoi (ma pochi possono) rientra al lavoro gradualmente. Proprio come si fa con i bimbi all’asilo, io renderei d’obbligo un rientro al lavoro graduale. Ma questa è fantascienza che vive solo nella mia testa.
- Pensa al primo week end fuori porta che potrai fare. Fa bene, fa benissimo avere dei progetti
- Deliziati. Viziarsi fa bene quando si è un po’ scossi, no? Allora perché non cedere, per una volta, a qualche piatanza che ti piace tanto o a quella borsa che avevi occhiato prima di partire?
- Sogna. Internet butta giù le distanze e supera il gap che c’è tra te e il luogo che hai visto. A piccole dosi, con tanta precauzione verso il tuo cuore viaggiatore, rivivi i tuoi passi e se ti scende una lacrimuccia, come a me, goditi quell’emozione perchè è solo tua.
Bentornata Giovy. Vedrai che il processo di riadattamento sarà più semplice del previsto…solo un paio di mesi! 😉
eheheh… solo un paio di mesi, giusto per avere in testa un altro viaggio da affrontare! 🙂
Lo stress da rientro è sempre micidiale 😛
Non dirmelo… 😛
Giovy, grazie dei tuoi consigli. Mi sa tanto che servono anche a me!
Bentornata, cara 🙂
a tutto questo aggiungerei: focalizza l'attenzione e metti in bella mostra ciò che ti sei portata a casa dal viaggio: un quadretto, un souvenir, una maglietta, un semplice magnete…insomma, un oggetto transizionale. Io non potreei concepire di non comprare niente quando sono in viaggio! Ciao, Barbara
Ciao Barbara,
grazie mille per essere passata anche qui.
Ottima la tua aggiunta! 🙂