
Quando andavo a scuola mi accorgevo che era maggio per tre motivi principali: cambiava il tempo, avevo un casino di compiti in classe e al pomeriggio in Tv c’era sempre il ciclismo. E a me non piaceva. Maggio è il mese del Giro d’Italia. Dopo quello arriva il Tour de France. Ormai lo sanno anche i muri. E il Tour de France ispira viaggi incredibili alla scoperta di luoghi francesi che non pensavi di conoscere.
Amo moltissimo caratteristiche politiche e territoriali come questa: effettivamente l’unica zona che può chiamarsi propriamente Francia è solo l’Ile-de-France. Tutto il resto è un qualcosa di così diverso da non sembrare nemmeno la stessa nazione, eccezione fatta per la costante baguette sotto braccio e il fatto che la lingua inglese non venga contemplata.
Poco male, davvero poco male quando si possono trovare paesaggi spettacolari e tradizioni secolari che ci accolgono.
Quelle zone sono piene di case di montagna ristrutturate e di chambres d’hotes di tutto rispetto. Spesso situate tra i 600 e gli 850 metri d’altezza, sono l’ambiente ideale per chi vuole sfuggire ad un’estate mediterranea ma che nel contempo non è abituato a grandi altitudini. Più scrivo, più mi viene voglia di essere già là.
Adoro scovare questa Francia-non-Francia, poco conosciuta e un po’ nascosta agli occhi del grande turismo estivo.
Adoro pensare queste zone anche in pieno autunno, quando i colori hanno la meglio sul mondo. Adoro pensare che potrei essere là, a dirmi stupida e a sorridere mille volte perché al mondo non esiste montagna di serie A e di serie B. Esiste la montagna, punto. E nel mio cuore ha un posto del tutto particolare.
Che meraviglia.
:-)) Si parte?