
Ma come quale Guglielmo?? O dovrei dire Wilhelm?? Sto parlando di Guglielmo Tell … eroe nazionale Elvetico e protagonista di almeno mille racconti che ci sono stati fatti quando eravamo piccoli. Infondo quando si parla di mele si può pensare a lui oppure a Newton. Ma non solo … e lo vedrete nelle prossime settimane dato che il prossimo week end parteciperò ad un blog tour che proprio della mela fa la sua fortuna. Melinda mi ha invitato in Trentino ed io sono pronta a partire.Blog tour a parte e racconti sulle mele a parte, torniamo in Svizzera dal nostro caro Guglielmo. Spesso ascolto una canzone di Davide van de Sfroos che riporta il mio cuore negli anni in cui il confine Italo-Svizzero era la mia casa.
Un giorno, tanto tempo fa, mi sono presa la briga di andare a fondo sulla storia di Guglielmo Tell e di quello che rappresenta. Infondo, il suo atto di mettere una mela sulla testa di suo figlio e di centrarla con la balestra non è mai stato una dismostrazione di bravura. Era, ed è, un atto di sfida e di volontà di afferarmare la proprio libertà in faccia all’invasore che opprimeva una parte di Svizzera.
Placido e tranquillo se ne sta lì, come sempre, sulle rive del lago dei Quattro Cantoni a vigilare sulla vita di quella che comunemente viene chiamata Ur-Schweiz … ovvero Svizzera originaria perché è proprio da territori vicini ad Altdorf e sulle rive di quel lago che la Confederazione Elvetica trovò la sua nascita ufficiale. Il Canton Uri regala Storia e Natura allo stesso tempo. Spesso viene considerato un luogo di passaggio e di gente con la testa molto dura.
Visitandolo ho capito che è molto, molto di più. Non perdetevi il Museo dedicato al nostro amico Guglielmo. Un tuffo nel passato di un paese di cui spesso si sa così poco è un qualcosa di imperdibile. Basta che poi non vi venga voglia di ripetere la cosa della balestra.
Ciao Giovy,
che bello quando ci racconti queste storie passate.
Angela
Una bella pagina di storia, grandissima Giovy, brava!
Mi fa picere di avervi deliziato!!