
Ma non è questo l’argomento di questo post.
Fu in quel momento, quando il treno cominciava a muoversi verso Genova per poi percorrere tutta la Riviera di Ponente, che salì un signore anziano. Avrà avuto attorno ai 70 anni. Mi soprese la sua immagine perché era super sportivo, con uno zaino da fare invidia ai migliori e più esperti viaggiatori. Sandali ai piedi, vestiti comodi, libro in mano. Mi chiese in un perfetto italiano, tradito solo da un forte accento tedesco, se poteva sedersi con me.
Io annuii e lui posò il suo zaino proprio vicino al mio. Era Svizzero, di Biel, e stava andando a Chiavari in vacanza. Fiero del suo essere solitario, mi raccontò di andare da anni in una pensione di Chiavari per circa un mese,sempre intorno alla fine di Maggio e inizio Giugno. Mi raccontò di aver conosciuto la Liguria durante la sua gioventù, quando girava mezza Europa suonando il Jazz. Parlammo per ore dei suoi concerti e dei suoi incontri, con musicisti più o meno famosi.
Mi disse una cosa che mi rimase impressa: più che i musicisti famosi, lui si ricordava della gente che gli sorrideva da sotto il palco. Questa sua affermazione a me sembrò totalmente genuina e molto bella. Mi colpiva la serenità del suo volto. Mi chiese il motivo del mio viaggio e gli parlai della mia scuola. Poi ci mettemmo a parlare in tedesco ed io ne fui felice. Chiavari arrivò in un lampo. Prima di scendere mi disse di volermi spedire della sua musica e gli lasciai il mio indirizzo.
A me lui sembrava gentile e serio e non ebbi problemi a scriverglielo. In un lampo arrivò La Spezia e sempre in un lampo mi diplomai e tornai di nuovo su quel mare. Circa a metà Luglio i miei mi chiamarono a casa di mio fratello.
Io ero lì che folleggiavo nella mia estate da diploma. Loro mi dissero che mi era arrivato un pacchetto dalla Svizzera. Quel signore mi mandò una cassetta con un live dove lui suonava. Ce l’ho ancora. E’ dentro il mio baule pieno di ricordi.
Viaggiare in treno anche a me regala sempre grandi emozioni. Bel post, Giovy!
Molto bello. A me i viaggi in treno piacciono molto, peccato che io sia alquanto sociopatica quando viaggio, non do confidenza a nessuno e quindi magari mi perdo le storie che gli altri possono raccontarmi, però mi piace leggerle e quindi un po' compenso (ma solo un po') 😉
@Ari: grazie
@Cla: Grazie anche a te…
Sono terrorizzata … qui si trema alla grande oggi
ho letto del nuovo terremoto
tutto ok?
I tuoi racconti mi fanno sempre ricordare cose meravigliose.
Il mio primo inter rail per l'olanda a 18 anni.
Come va col terremoto?
Mia sorella ieri sera ha dormito in tenda nel giardino di casa.
Ciao Angela
Che bel racconto Giovy!!!!
bello, bello, bello bello!
Mi piacciono i viaggi in treno così…
Ai tempi ne feci tanti ma… non mi era mai successa una cosa del genere… anzi… Volutamente me ne stavo in prima classe (avevo meno di 28 anni e c'era una carta di sconti) proprio per non avere a che fare con nessuno..
Come cambia il tempo…
Ti abbraccio e grazie del racconto :-*