
Se c’è un luogo nel quale ho sperimentato per la prima volta quanto vario sia il mondo (e la percezione di esso) beh… quel luogo è Cork. Quando partii per l’Irlanda cercai di studiare un itinerario che in circa 15 giorni mi potesse regalare un’idea buona dell’Isola verde. Quest’itinerario comprendeva anche la città di Cork, e lo faceva principalmente per due ragioni: l’autobus arrivava in quella città senza problemi e eravamo molto vicini a Crosshaven e Blarney Castle, due luoghi che il mio cuore amò al primo colpo.
Giorni fa, mentre sistemavo il mio baule pieno di ricordi, mi sono accorta di non aver nessuna foto della città di Cork tranne una mia seduta sul pavimento dell’ostello mentre sono intenta a scrivere. In quei tempi (oddio, come mi sembro antica) si era molto più parchi nelle foto. Al ritorno si doveva svilupparle e i soldini uscivano dal portafoglio in men che non si dica. Lessi sulla guida, prima della partenza, che Cork era una viva città universitaria, piena di giovani e di vita.
Ci arrivammo non appena un acquazzone aveva finito di spazzare via ogni granello di polvere dalla strada.Il cielo si stava aprendo mostrando il suo azzurro intenso, l’aria sapeva di buono e i nostri passi erano tranquilli su e giù per le salite di quella città. La prima cosa che notai fu che la parola Guinness aveva lasciato il posto alla parola Murphy ed io ero tanto curiosa di assaggiare questa nuova stout che, al tempo (parlo del 2000) non era diffusa al di fuori del Regno Unito e dell’Irlanda.
Avevo letto qualcosa sulla suddivisione “birresca” dell’Irlanda in Guinness, Murphy e Beamish e mi piaceva tanto pensare che al Sud dell’Isola verde avessero spazio delle birre non del tutto commerciali (ora lo sono) ma spettacolarmente buone. La Guinness è tonda, pannosa, avvolgente. La Murphy è più spigolosa, fresca e molto più amara. La Beamish, per me, è la regina delle tre perché le bilancia benissimo. Tra Beamish e Murphy è sempre stato un derby dato che entrambe sono prodotte a Cork. Quello che non sapevo e che ho letto pochi giorni fa è che la Murphy è la birra dei cattolici; la Beamish quella dei protestanti. In poche parole gli Irlandesi mettono la loro irlandesità (perdonatemi il gioco di parole) anche nella birra. What else?
Dalle chiacchiere siamo finiti ad una passeggiata post cena e, camminando in centro, ci siamo potuti rendere conto della masnada di giovincelli e non in giro quella sera. Era venerdì e il bancomat aveva una fila che manco al panificio si trova. Dovevamo fare bancomat anche noi e ci mettemmo diligentemente in fila, secondo il metodo celtic-anglo-sassone ovvero una bella fila dritta senza ingerenze laterali. Il tempo passava, la fila calava ma ai miei occhi qualcosa non tornata. Ci misi un po’ a capirlo ma poi ebbi un lampo di genio. Io ero in t-shir-felpa-giacca e la ragazza davanti a me era con un top senza spalline e i sandali aperti. Guardai un termometro presente lì vicino. Sera d’Agosto: segnava 15°. Secondo il mio ragionamento, quella vestita giusta ero io. Poi pensai… ma se questa per loro è estate… allora è giusto che lei sia così svestita!!??
Ho ripensato a Cork e mi sono detta che, oltre a non aver fatto foto mie, non ho avuto nessun contatto di pelle con quella città. Non ho lasciato che il vento di quel luogo mi rapisse, per un minuto o dieci. E ora, mentre scrivo questo post, dico tra me e me che ho davvero un bel motivo per tornare in quel luogo. Quel motivo si chiama simbiosi.
Un secondo motivo si chiama Munster Rugby (anche se giocano a Limerick). Ma questa è un’altra storia.
sono stata a Cork a fare un corso di inglese ed ho tantissimi bei ricordi! non è la città più bella che ho visto, però è un'esperienza che ricordo con estremo piacere!
@Isabel: sei stata a Blarney Castle? 🙂
Questa storia della temperatura rimarrà sempre un mistero irrisolto per me. Non mi ci vedo proprio a girare in calzoncini a 12°!!! Io e il freddo non siamo affatto buoni amici… ;]
Oooohhh…. Il secondo mio giorno di lavoro ed ho fatto un bel viaggetto grazie a te…
Diciamo che non è tanto lontano e potrei anche visitarlo…. Ma son troppi i posti dove andare e pochissimi giorni di ferie… 🙁
Buona giornata mitica amica!!!! 😀
@Scrutatrice: io e il freddo andiamo d'accordissimo. E' col caldo che faccio a pugni! 🙂 (a meno che non sia in un luogo tropicale…)
@Devis: Da quelle parti ci puoi arrivare anche col traghetto se vuoi!!! Buona giornata a te!
Giovy, guarda, sulla birra non proferisco parola perchè sono di un'ignoranza abissale, vista la mia condizione di "iper-astemio", tuttavia sulla percezione del freddo degli Inglesi potrei scrivere un tomo. La Julie è capace di girare in minigonna senza calze la sera con 0 gradi… robe de matt!
Assaggerò questa Beamish, con te si impara sempre qualcosa! 😉
@Niko: potresti essere il miglior amico da avere ogni volta che si esce! 🙂 Scherzi a parte, immagino la Julie in piena "bassa" in canottiera. Genuinamente Bristol!
@Whoever: assaggia e dimmi!! 🙂
…sì infatti, mi sconvolge la bassa Padana… (in tutti i sensi)
😀
Cork, prendo nota. Ma come fai a viaggiare tanto? O__o
P.S. Il mio sito ha cambiato indirizzo, l'hai visto? Ciao Giovy, un abbraccio, Aub.
I don't like cold, but this post made me consider to put Ireland in my list to places to visit 🙂
@Aubergine: pezzettino per pezzettino .. ho viaggiato tanto. Non ho visto il tuo indirizzo nuovo ma provvederò subito!! 🙂
@Lile: Ireland is very nice. The only pity is that in August is full of Italians. Too full
L'Irlanda è uno di quei posti che mi è rimasta nel cuore… Cork però fu la meta di una gita di una sola giornata… e me ne pento ancora perchè mi è sembrata fenomenale!
Questo post ha rivegliato la mia curiosità per l'Irlanda. Purtroppo non sono ancora riuscita a visitarla, spero entro l'anno di vedere quantomeno Dublino.
Io la Guinness non riesco a berla,
molto meglio la Murphy,
per il gusto intendo.
Di Cork ho un brutto ricordo,
ho dovuto terminare lì la nostra vacanza e prendere il primo volo utile per l'italia,
mia figlia s'era presa la broncopolmonite.
Ma ci tornerò, spero presto.
Un abbraccio
Angela
@Godot: motivo in più per tornarci, vero?
@Sara: Dublino è un luogo bellissimo. Cerca di andarci in un giorno "giusto" che non sia troppo "facile" per l'Italia. Vedere Dublino senza troppi italiani in giro è una delle cose più belle del mondo.
@Angela: Anche tu quindi hai un motivo per tornare… no?
Ecco, Cork è una di quelle città che ho sempre desiderato visitare, dopo il tuo post ho qualche motivo in più! Baci!
giovy, sempre un grande piacere leggerti. sempre.
La guinness è la birra preferita da mio figlio grande, e io la amo solo per quello.
Ciao amico, congratulazioni per essere presenti sui blog di Google di nota … si infatti viaggio molto e il tuo blog è il diario di un viaggiatore vero:) continuare il grande lavoro … tutti i migliori …
cheers,
Ivan
(karmicsoliloquy.blogspot.com)
Cork è la città che ho preferito in Irlanda (e per assurdo non è ho scritto che poche righe, forse perché voglio conservarne un ricordo geloso?), sono entrata con lei in sintonia da subito appena ho visitato il museo del burro! 🙂
E venendo all’argomento del post vero e proprio, beh effettivamente la percezione del meteo e della temperatura cambia molto a seconda del punto di partenza e anche io negli ultimi anni sto facendo un cambiamento a 360°, io l’ho iniziato un Capodanno a Zurigo, da quel giorno in poi la mia percezione e idea del freddo sono totalmente cambiate.
(P.s. la Beamish è anche la mia preferita!)
Sai di quanti luoghi adorati non ho ancora scritto? Di Cork ho davvero un ottimo ricordo. Mi auguro che il 2018 sia l’anno del mio ritorno in Irlanda.