
Capita a volte che strane esigenze ci spingano verso strani comportamenti. Come riprodurre la Steak and Ale Pie, uno dei piatti britannici più conosciuti e buoni in assoluto. Lo shopping compulsivo è solamente una delle manifestazioni degli animi tormentati … il fantashopping e i fantaviaggi forse lo sono ancora di più ma hanno il pregio di non farti spendere soldi. In questi giorni il mio cuoricino batteva a ritmo di Galles nella sistole e UK nella diastole. Strane cose che capitano quando qualche luogo al mondo ti entra dentro e non ti lascia più.
Complice anche un’uggiosa giornata autunnale i cui soli colori erano il giallo delle foglie dell’albero di fronte casa e l’arancio intenso della mia cucina, ho ben pensato che produrre un’ottima home made Steak & Ale Pie fosse un’ottima risorsa per placare la tachicardia viaggereccia che mi affliggeva. Inoltre trovare un bel mondo per soddisfare l’appetito e il gusto di Gian è sempre per me un bel motivo per mettermi ai fornelli. Infondo infondo a tutti piace sentirsi dire “Brava” qualche volta.Se anche voi avrete voglia di adibire i vostri fornelli a qualcosa di inglese anziché alle bontà italiane, questo è quello che dovrete fare (quantità per due persone, abbondanti… ne avrete per il pranzo e anche per il giorno dopo… da riscaldare).
Scegliete sempre la carne di qualità. Piuttosto spendete qualche eurino in più ma esericitate quel diritto alla fiducia che ultimamente si perde tanto. Abbiate il vostro macellaio di fiducia e usatelo! Secondly, cercate della buona Ale coming from UK. Non usate birre economiche. La birra economica è come il vino scadente in brick. Non giova alla cottura della carne e, come detto qui sopra, piuttosto preparate questo piatto metà delle volte ma con materiale migliore. Molti supermercati attualmente annoverano tra gli scaffali delle ottime birre artigianali italiane. Io ho usato una birra scozzese, la Saint Andrew’s Ale, reperita in una birroteca che c’è qui dove vivo. Per la cottura della carne vi serviranno circa 750 ml. Avrete poi bisogno di farina bianca 00, circa 80g di burro, 3 carote, 1 spicchio d’aglio e 1 porro. Sale e pepe nero qb.
Prima di tutto, la carne.
Mentre state preparando la carne, lasciate il burro fuori dal frigo affinché diventi malleabile.
Impastate 650g di farina 00 con il burro fatto a pezzettini (con le mani!), un po’ di sale (circa 10g), 300 ml di acqua a temperatura ambiente e 250 ml di birra. Amalgamate tutto energicamente fino ad ottenere un composto liscio e mettetelo in un luogo non freddo (ma nemmeno vicino al termo!) coperto da un canovaccio. La pasta deve riposare per tutto il tempo di cottura della carne.
Una volta cotta la carne (noterete che il sughetto si sarà addensato per bene), prendete una teglia come quella per le lasagne. Recuperate la pasta lasciata riposare e dividetela a metà. Cominciate a tirare la prima metà e stendetela poi sulla teglia. Una volta che la teglia sarà vestita (come dicono i cuochi fighi), prendere la carne e versatela dentro. Tenete un po’ di sugo nella pentola. Non versatelo tutto dentro. Tirate poi la seconda parte di pasta e ricoprite il tutto, sigillando bene gli angoli e rimuovendo la pasta in eccesso. Il tutto va messo poi in forno (ventilato) a 200° per circa 25/30 minuti. Servite poi secondo le vostre porzioni preferite, accompagnando il tutto con dei piselli e del puré di patate (in perfetto stile pub), abbondando con il sughetto che vi era rimasto nella pentola.
Cosa ci bevo??
Inutile dirlo … il piatto si abbina perfettamente ad un’altra splendida Ale (annoverata Camra).
Noi abbiamo scelto la Spitfire Kentish Ale.
Infondo anche il cibo si porta dentro la bellezza del viaggio. Buon Appetito!
Mamma mia, lo sapevo che dovevo leggerlo verso l'una! Non ho resistito alla tentazione indotta dalla foto, ho divorato il post in un sol boccone e adesso ho una fame che non ci vedo…
Allora adesso non ti resta che scegliere una bella giornata in cui hai tempo e provare a riprodurre la mia ricetta 🙂
Peccato che a me la carne non piaccia tanto, anzi poo pochissimo. Non è per un motivo particolare, ma l'odore mi fa venire la nausea e quel non so che alla gola… Proverò a cambiare un pochino la ricetta:):):)
E' che il profumino della carne cucinata nella birra è qualcosa di speciale specialissimo!
Consiglio: tagliala piccolissima…
Eh, a me non piace la carne rossa! Potrei tentare un adattamento con il vitello, che dici si può fare? Sei davvero una cuoca sopraffina, cara Giovy!
Pure io non amo le carni rosse. Però adoro lo shopping compulsivo. Specialmente il fantashopping compulsivo! Se vuoi ti compro un fantaregalo… ho una fantagenerosità immensa. Mi domando se pure le strane esigenze che ci spingono sono fanta. In attesa metto nella mia wishlist una decina di libri 😀
@Miss Fletcher: credo vada benissimo sia il vitello che il maiale! 🙂 Adoro cucinare e non appena potrò vi posterò qualche altro manicaretto
@Chagall: bello il fantaregalo! 🙂 Grazie
Ma che bontà!!!! Mamma mia… Adesso sabato mi cimento e ti faccio sapere! Ho già l'acquolina in bocca!!! Che meraviglia!!! E… Che fame!!!! XD
Buona giornata carissima!!!!!! chiss
@Devis: allora poi devi farmi sapere! 🙂
Vai tranqui… Che la domenica sono come i suini da ingrasso… Faccio da mangiare per un reggimento e ci siamo sempre solo io e Roby.
E questo piatto… Fa per noi poveri "magri" (al contrario ahahahhahaha)
Oooooh bene bene,ora me la salvo proprio!! 🙂
@Alessia: :-))
Ci metto un bookmark, mi hai fatto venir fame!