Eppure basterebbe passare davanti a qualsiasi municipio e leggere quel “Firmato Diaz“, infondo al testo dell’armistizio. Io sono nata e cresciuta in un luogo ai piedi delle Piccole Dolomiti e Asiago è sempre stato là… o neglio vicino alla valle di là, quella attigua alla mia. Però era vicino e quando ero piccola mi misero gli sci ed io lo conquistai a suon di fondo. Giravo per le malghe in zona Vezzena o Campolongo con la mia cuffietta con i pon pon e le trecce tutte raccolte lì dentro e alla sera la mia nonna mi raccontava le sue gite col dopolavoro in quel di Cesuna, sul monte Zovetto a fare i pic nic o a mangiare al rifugio.
Ci tornai tante volte e, mentre i miei amici pattinavano o facevano shopping da Dal Sasso (ammetto, l’ho fatto anch’io a volte) io me ne scendevo a piedi per via 4 Novembre (appunto) per poi svoltare in viale della vittoria.
Dritto davanti a me si ergeva immenso il momumento ai caduti ed io camminavo fino alla sua altura per vedere dall’alto quell’altipiano splendido, sforzandomi al massimo di pensarlo sotto la guerra. Poi diventai più grande, probabilmente in senso storico dentro al mio cuore, e andai in cerca di altre cose che l’Altopiano nasconde agli occhi della massa.
Me ne andai in mezzo al Boscon a cercare il cimitero degli Inglesi. Lì è facile sentirsi immersi nel silenzio di un bosco talmente verde scuro da far sembrare qualsiasi giorno notte. Ed è altrettanto facile pensare a quei giovani uomi rimasti lì per l’eternità. La rete latita in quanto a materiale sui luoghi di cui vi sto scrivendo e chiedo scusa se i link non vi indirizzassero nel giusto modo. Quando giungerete sull’Altopiano vi accorgerete che trovare certi luoghi è molto più semplice del previsto. Un’altra cosa che feci, durante una bellissima estate, fu camminare fino al Forte Lisser, dalle parti di Enego. Poi me ne andai dal nord est e mi feci accogliere dalla Svizzera.
Poi lasciai anche la Svizzera e imparai ad amare la pianura. Circa un anno fa, approfittando di una di quelle meravigliose giornate autunnali tutte colori e luce, andai con Gian sull’Altopiano. Il formaggio e l’hockey su ghiaccio furono due calamite non di certo scansabili. Finito il Costo, dopo l’ultima curva, un rettilineo incorniciato tra le conifere vi porterà verso Asiago. Poi una curva, poi l’altra, poi un’altra e di nuovo strada dritta. Davanti a voi solo Asiago… andate piano su quella strada e godetevela: vedrete il momumento ai caduti, la cima delle Melette, boschi ovunque e anche (ma lo vedete solo se sapete come riconoscerlo) un vecchio ospedale dove si andava per curarsi i polmoni.
Poco prima di giungere in centro, troverete sulla vostra destra l’unico e vero Consorzio del formaggio Asiago, e di tutti i formaggi dop dell’Altopiano. Fa orari da supermercato e di solito, la domenica, è aperto. Fate razzia di ogni cosa vi capiti: speck, formaggio, porcini, marmellate. Comprate tutto. E poi fermatevi e gustatevi quella terra formata da sette comuni… proprio come i sette nani io non ne ricordo mai tutti i nomi. Asiago è vicino, è genuino ed è magnifico.Siete ancora sulla sedia o siete già in fase scaldo la macchina?
Scherzi a parte, io ve lo consiglio in Autunno, quando si riempie di colori caldi, quando ci sono i funghi, quando la polenta appena fatta è divina con un pezzettino di sopressa e dei gran pezzettoni di Stravecchio sono l’apoteosi di un’esperienza che raccoglie dentro una sola mano storia, natura, enogastronomia e tanto sport.
Sempre on the road la Giovy…che fascino questo Altopiano!
E quella è proprio la strada verso casa… 🙂
Quanto è bella la nostra Italia!
é davvero bellissima… e spesso non la consideriamo (e lei fa di tutto per non farsi considerare)
mmmm asiago…
mi piacciono proprio i tuoi post, si, si 🙂
Grazie Anakin! 🙂
Ciao, Giovi…sono argentina e veramente non so come sono arrivata al tuo blog, ma ho letto che parlavi delle Dolomite…e proprio quando tu scrivevi queste righe, il 4 novembre, io ero lá, nelle tue montagne…Ed é vero, i colori del autuno per me, che mai avevo conosciuto il tuo paese, sono stati una delle cose piu indimenticabile del mio viaggio. Bello il tuo Blog! (Scusa se non scrivo bene italiano),.Ti seguiró. E veramente é bellissima la tua Italia, complimenti! Saluti