
Signore e Signori, benvenuti a bordo della Giovy Airlines. Il volo odierno ci porterà verso nord, in un luogo dove la libertà (forse) la fa da padrona e dove sogno e realtà spesso si fondono, proprio come dice la foto qui sopra. La destinazione odierna è Stoccolma. Siete pronti per un racconto da un viaggio in Svezia? (aggiornamento del 2017: sarebbe anche ora di tornarci). Ci andai nel Giugno del 2008, come primo viaggetto con Gian, proprio per Midsommar… ovvero la festa di inizio estate.Atterrammo a Skavsta verso le undici di sera e rimanemmo sorpresi dell’eterno crepuscolo che il cielo ci regalava. Avevo avuto prova della splendida luce del nord solo in Finlandia ma mai avevo visto il sole a mezzanotte. Ed invece lui era là… fermo all’orizzonte e non andava né su né giù. Immobile osservava quel principio di estate nordica ed io guardavo come una bimba incredula fuori dal finestrino dell’autobus che ci avrebbe portati a Stoccolma. Consiglio per l’autobus verso Stoccolma: inutile infognarsi in coda per prendere il biglietto all’interno della sala bagagli dell’aeroporto. Uscite e andate verso l’autobus. Lì troverete un’altra macchinetta automatica sola e abbandonata, desiderosa di emettere per voi tutti i biglietti di cui avete bisogno. Ora che vi ho svelato questo segreto dovrei uccidervi … ma mi limiterò ad annoiarvi ancora una volta con i miei racconti.
Stoccolma per Midsommar è una città irreale… ovvero è vuota. Tutti gli svedesi sono in ferie e vanno allegramente in visita alle loro case sulla costa per festeggiare e mangiare filetti di renna, salmoni e aringhe a go-go. Più di una volta camminammo placidi in mezzo alla strada chiedendoci, già in perfetto svedese (ma chi ci crede?) se quello fosse Dröm o Verklighet… sogno o realtà. Armati della nostra Stockholm card ci sentivamo padroni della città (peste vi colga se partite per Stoccolma senza la card!) e gironzolavamo avanti e indietro per ogni dove, cercando di cogliere ogni minimo angolo di quel luogo.
Oh, finalmente posso dirlo … in Svezia ci sono stato anch'io! Per la precisione a Tyresö, ridente località immersa nel verde dei boschi.
Vorrei scrivere due parole sulla "espressione di libertà che c'è dentro di noi". Io penso che sia proprio questo afflato (posso usare questa parola antica?) che salverà la nostra società. Quello che vorrebbero fare del web é chiaro. Altrettanto chiara è stata la massiccia risposta arrivata dagli internauti, che, tra parentesi, hanno una vita reale e votano. Non riusciranno a controllare l'etere, dovranno chinare la testa o, al limite, ignorarci. Continuiamo a scrivere e a parlare di mondi possibili e di modi migliori di vivere.
Forse Internet resta la nostra Svezia
Io ci vado in Svezia:)
Culino Franz!!! Divertiti anche per noi!