
Amate viaggiare e andare in cerca di fari solitari, sferzati da onde e vento? Ci sono dei luoghi che solleticano l’immaginario viaggiatore di tutti. Uno di questo è bello, solitario e gallese: sto parlando del faro di Black Point. Incontrammo quel fiero baluardo del Menai Strait durante il nostro ultimo giorno in Galles, quello in cui, fondamentalmente, avrei voluto combinare di tutto anziché ripartire e tornarmene a casa. C’è spesso, nei viaggi, quel senso simpatetico, nell’accezione più greca del termine.
Sicché eccomi qui… a parlarvi di quel giorno in cui, dopo compere varie, decidemmo di salutare Anglesey e il Galles dal mare. Lo so che fa “super turista a Venezia” ma quando sono all’estero e c’è una barca che va su di un fiume o nel mare… io ci devo andare. Proprio come una bimba capricciosa. Le barche che portano verso Puffin Island partono dal molo di Beaumaris. E quest’ultima è così graziosa e piccolina che non potrete perdervi. Dato il fatto che la visione di quell’isola attrae molte persone, vi consiglio o di arrivare il mattino presto a Beaumaris e prenotare da lì o di informarvi by phone presso le società che operano in questo senso ed accordarvi sul da farsi. Badate bene al datto che le partenze subiscono sempre cambiamenti e sono decise day by day in base alla marea di quel giorno.
Una volta sulla barca non vi resterà che lasciarvi cullare da quel lento andare.
Super Consiglio del mondo dei consigli: sedetevi dal lato sinistro della barca. In quel modo avrete la visione diretta della costa di Anglesy all’andata; sarete vicinissimi a Puffin Island e, al ritorno, avrete una perfetta visione della costa da Conwy a Bangor… con tanto di cornice dei monti di Snowdonia. Io, manco farlo apposta, ero seduta dal lato sbagliato ma forse è stato meglio così perché, come vi dicevo prima, sarei stata capace di scendere dalla barca e nuotare fino a Puffin Island per far compagnia alle magnifiche foche grigie che la popola. Avrei fatto di tutto per raggiungere le bellissime Puffin (da leggersi Puffin e non Paffin), ovvero le pulcinelle di mare, placide nel loro sostare sulle rocce. Per non parlare dei cormorani neri… di cui l’apertura alare mi ha tanto stupita.
Fare un giro a Puffin Island è come fare un tuffo dentro ad un documentario di Super Quark. Se, durante il tragitto, vi capiterà di sentire l’Aria sulla Quarta Corda di Bach non vi preoccupate, è tutto nella norma perché certi posti sono magici. E quello lo è. Quando la barca si fermerà in prossimità di Puffin Island lasciate che la meraviglia entri in voi e non abbiate mai paura di manifestarla. La prima volta che mi sono trovata vicino ad una foca grigia (ero a Bardsey Island) mi sono stupita del fatto che fosse enorme. Bellissima e simpatica allo stesso tempo. E lì ne vedrete molte… pronte anche a giocare con l’acqua perché loro sono così… curiose di capire chi è andato a trovarle.
Non abbiate mai paura di sentirvi bimbi alla scoperta del mondo quando andrete (perché ci andrete, lo so) a Puffin Island. La barca girerà attorno alla piccola solitaria isola e, quando sarete dal lato opposto rispetto a Black Point alzerete lo squardo e vederete i resti di una piccola stazione postale. Vi verrà raccontato che lì ci abitava qualcuno fino a molto tempo fa. Se per un momento avrete sperato di essere quella persona … beh… il contagio sarà completo.
Ne avrete nostalgia prima o poi. E proprio come un bimbo tornerete a giocare con Google Maps per sentire quella strana e dolcissima stretta al cuore.
È vero il regno unito esercita anche su di me un'influenza tale che, ogni volta che si avvicina la data della partenza mi sale la nostalgia dei luoghi. A settembre sono stato in Scozia e tralasciando la descrizione dei posti, ho conosciuto delle persone magnifiche, in particolare una signora delle shetland highlands con cui ho chiaccherato, nonostante il mio inglese zoppicante, per tutto il tragitto da Edimburgo alle highlands fino all'isola di skye. Un posto magnifico con persone, almeno quelle che ho incontrato io, altrettanto magnifiche:)
E' proprio vero… anch'io ho incontrato delle bellissime persone su quell'isoletta nordica 🙂
Già scrissi del mio debole per i fari, ma questo è proprio un Signor FARO.
Mi piacerebbe tanto trascorrerci un paio di giornate.
Sempre grazie per le emozioni che ci trasmetti.
Che bello il faro…pace.
A parte la meta, splendida come sempre, questo tuo viaggio mi ha fatto pensare che poi in fondo i viaggi sono come la vita, bisogna sempre sedersi dalla parte giusta della barca, altrimenti si perde il meglio.
Bacio, viaggiatrice del mondo e del cuore!
Bello il faro! E mi piace leggerti perche mi consente di vivere di riflesso le tue emozioni. Grazie!!!!
Ciauzzzz
Buon weekend!!!!
Ps anche se latitante causa fiera ci sono anche se in ritardo 🙂
Come il raffreddore di questi tempi!
Giuro che io in un faro mi ci chiuderei 4 o 5 mesi. 😀
@MM: grazie a te per leggermi sempre 🙂
@Miss Fletcher: sei sempre così cara! 🙂
@Devis: io raffreddore perenne… e qui i miei post non scappano. Felice di sapere che torni tutti i giorni! 🙂
Ho pianto lasciando quel posto,
ho guardato il faro nello specchietto retrovisore partendo dal parcheggio finchè ho potuto per poterlo ricordare per sempre.
Quella campana che rintocca ogni 25 secondi,
di giorno e di notte, ininterrottamente,
ancora adesso mi sembra di sentirla.
Che luogo magico, già a partire dalla porta d'ingresso, la Penmon Priory.
Devo tornare con i piedi per terra,
i miei marmocchi chiamano.
Al prossimo sogno.
Angela
Cara Angela,
la Penmon Priory sarà oggetto di uno dei prossimi post. Che spettacolo di luogo Anglesey?
Io piango ogni volta che in tv vedo un luogo che me la ricorda!