
Premessa: questo blog di viaggi mi rende felice. Se non fosse così e non mi piacesse tanto scriverlo e non amassi vedere che c’è qualcuno che mi legge… beh … non condividerei mai con voi questo segreto speciale. Oddio… non è che sia l’unica al mondo a conoscere Andeer. Ma è un luogo speciale per me sicché ne parlo solo a chi conta. Sarà perchè ieri avevo le guance rosse che sembravo Heidi. Sarà che Heidi è Svizzera o meglio, dei Grigioni. Sarà perché le terme da quelle parti sono proprio speciali.
Sarà che Maienfeld è a mezz’ora circa da Andeer. Sarà che quelle montagne parlano ad alta voce al mio cuore. Sarà per tutte queste cose ma oggi vorrei essere ad Andeer. Non c’è stagione preferita per Andeer … ma io consiglio l’autunno e l’inverno perché tutta l’atmosfera magica di quel paesino dei Grigioni si sposa alla grande con l’odore di legno di pino che esce dai camini delle case in sasso.
Arrivare ad Andeer è facile. Si raggiunge Bellinzona e poi si segue per il San Bernardino.
Sempre dritti in direzione Coira … o meglio Chur, senza tralasciare il fermarsi ogni tanto per osservare la meraviglia dentro la quale si viaggia. Ci vuole sempre un momento per osservare il Reno, quando è ancora torrente e ci vuole sempre la fatidica domanda “ma quanto fredda sarà l’acqua?“. Ricordatevi di acquistare il bollino per l’autostrada svizzera.
Passata la Galleria del San Bernardino (occhio ai limiti di velocità), si scende fino al laghetto dello Spluegen, lo stesso Spluegen di quel “galletto valle spluga” di quando ero piccola io. E lì c’è la Via Mala, c’è la Via Spluga … vecchie strade consolari che varcavano le Alpi. Sentieri antichi da rendere nuovi con i propri passi contemporanei o con una sciata di fondo da ricordare sempre.
Dopo il Lago dello Spluegen, dove il mio amico Maurino anni fa ebbe il coraggio di gettarsi (d’inverno), la strada scende e ai vostri lati si apriranno gole su gole… e lì in mezzo sempre il Reno. Il fiume è forte ed impetuoso e in tanti anni si è scavato una via profonda… che val la pena di andare a vedere, camminando in mezzo ai boschi di conifere per ore. Quando si è lì l’aria dà alla testa da quanto pura è, da quanto bene ci fa.
E’ una sensazione che ho provato solo lì e in Galles. Dopo un po’ la strada torna pianeggiante… ecco l’uscita … Andeer. Andando verso il paese, proprio davanti allo stop dove arriverete ci sono le terme, antico saggio luogo che sfrutta l’acqua speciale che nasce da questi monti. I Romani già le conoscevano e noi viandanti moderni ne approfittiamo.
Un giorno lì dentro ne vale mille di relax in altri posti. Piccolo warnirng per i più riservati: nella zona sauna & Co non è ammesso il costume. Tutti nudi allegramente! L’atmosfera è molto nordica sicché nessuno vi guarderà con strani intenti ma siatene consci. In piscina, invece, il costume è obbligatorio. Il must di Andeer è la piscina esterna… una vasca di acqua termale… calda sempre (quella della foto qui sopra). Entrarci e stare lì a godersi il calduccio quando attorno nevica è un qualcosa che non ha prezzo.
Posto estramamente romantico, da condividere con poche persone alla volta. Andarci in gruppo non é nella logica delle terme. Lì vige il coccolarsi in silenzio, vige la tranquillità e il risposo. Consiglio personale: andateci al mattino. Le terme aprono presto e fino alle 11 i bimbi non entrano. Non me ne vogliano le famiglie… ma non è un luogo da bambini per i motivi di cui sopra. Possibilmente, sabato e domenica sono da evitare … ma sono ben conscia che anche voi, come me, siete dei normali e comuni lavoratori.
Uno degli effetti collaterali da giornata-passata-ad-Andeer è che nessuno avrà voglia di guidare dopo essere usciti dalle terme. Il luogo è piccolino e non pullula di hotel… ma qualcosa c’è sempre. Tenendovi le terme alle spalle, proseguite verso destra. In centro troverete un paio di b&b che meritano sicuramente. Se avete qualche soldino in più, fermatevi allo Hotel Fravi, proprio di fianco al complesso termale.
Una fermata lì la farei comunque, se non fosse altro per un bel piatto di Roesti fatto come si deve che, dopo le terme, si sa… viene fame. Se trovate la panetteria/pasticceria che c’è vicino alla posta aperta, non perdetevi i dolcetti di mele o quelli con i frutti di bosco. Vanificherete quel mezzo centimetro perso in un pomeriggio di sauna ma il vostro interno produttore di felicità vi ringrazierà.
Infondo è diritto di tutti passare una giornata in cui si lasciano tutti i pensieri brutti (mutuo, dieta, affitto, conto in banca, lavoro) fuori dalla porta e ci si dedichi solo ad una vasca piena di relax.
Si nota che ho voglia di andare ad Andeer?
Cara, riprovo a commentare…che posto splendido, io mi ci vedo a sollazzarmi alle terme, che meraviglia!
Ti ho votato, eh…spero che vinca tu!
Un bacio grande!
Evviva, evviva evviva!
Squillino le trombe e suonino le campane!
Posso di nuovo commentare 🙂
Evviva!
Mitica!!! :)) Sei tornata a commentarmi!! Evviva!!
(grazie per i voti… continua a votarmi anche oggi!)
Una bella destinazione autunnale! Io adoro le terme anche se l'unico lato negativo, come hai detto tu, e' guidare dopo esserci stati. Non so se e' perche' ti rilassano cosi' tanto, sta di fatto che io dopo le terme non guido perche' mi si chiudono letteralmente gli occhi 🙂
Verissimo. Quel giorno, fare dalla svizzera a Carpi è stata durissima!