
Si parte? E’ tempo di raccontarvi come fare i bagagli! Per qualcuno è uno stress, per altri un piacere, per tutti semplicemente un dovere ineluttabile. Per me si tratta di un incontro con l’unica certezza nella vita: lo zaino! Scherzi a parte, sarei (e sono stata) capace di partire per un viaggio di lavoro con lo zaino anziché il trolley… perché solo quando sento il peso sulle spalle mi sento in viaggio.
Già, sono fatta strana. Se trovare il giusto compagno di viaggio è un’impresa (spesso) e fa metà vacanza, un altro quarto (o forse di più) lo fa il bagaglio.Proviamo ad addentrarci nel magico mondo dei bagagli da fare:
– Informatevi BENE sul clima del luogo dove andrete: non me ne vogliano le agenzie di viaggi, ma verificate sempre di persona quello che vi viene detto al momento di una prenotazione e badate bene che, spesso, ci sono nazioni in cui nord e sud, o est e ovest sono distantissimi tra loro e quindi molto diversi climaticamente.
– Appurate, se viaggiate in aereo, qual è il peso massimo consentito dal vostro biglietto. In secondo luogo, chiedetevi se sarete capaci di portare quel peso con voi per tutta la vacanza.
– Fate una lista: mai andare a memoria. Farete danni. Per quel che mi riguarda, seguo un ordine preciso nello stilare la lista che va dai piedi fino alla testa. Passo in rassegna ogni indumento che potrei mettere e scrivo tutto.
– Organizzatevi per tempo: la lista delle cose da portare via va fatta almeno due settimane prima di partire in modo da darci la possibilità di acquistare cose che ci mancano e/o lavare qualcosa che non mettevamo da tempo. Personale consiglio: non stirate la roba. Non serve. Arriverà stropicciata anche se contenuta all’interno delle migliori valigie.
– Una volta appurato che cosa portare via, mettete tutto sul letto (o sul tavolo) davanti a voi: dividete le cose per genere… magliette con le magliette, mutande con le mutande e così via. Quando avrete fatto ponetevi l’annosa domanda: mi serve tutto questo? Se la vostra risposta è sì, passate al punto successivo.Se la vostra risposta è no cercate di eliminare qualcosa seguendo immense variabili.
Le più comuni potrebbero essere: questa maglia non mi sta bene, non si abbina con niente, ne ho già portate tre di questo colore, infondo non suderò tanto, i leggings con le paillettes nella giungla non mi servono e forse quel tacco 12 non si sintonizza molto bene alla Sierra Lacandona. Personalmente scarto sempre qualcosa.
Le più comuni potrebbero essere: questa maglia non mi sta bene, non si abbina con niente, ne ho già portate tre di questo colore, infondo non suderò tanto, i leggings con le paillettes nella giungla non mi servono e forse quel tacco 12 non si sintonizza molto bene alla Sierra Lacandona. Personalmente scarto sempre qualcosa.
– E’ il momento di impacchettare tutto: se viaggiate con lo zaino e pensate di farlo e disfarlo molte volte, beh… dividete tutto in sacchetti e riponete i sacchetti ripieni di vestiti dentro lo zaino. In questo modo, nel disfarlo, dovrete estrarre solo 5 o 6 sacchetti e non tutto l’ambaradan. Ricordate il saggio consiglio che ho fatto mio quando ero negli scout: mettete sotto ciò che volete resti asciutto. La pioggia non perdona e nemmeno le perdite di shampoo. Il pigiama va sempre sotto e il sacco a pelo va dentro lo zaino!! Potrete passare una giornata intera sotto l’acqua ma dormirete all’asciutto!
Non dimenticare mai di lasciare spazio per il sacchetto delle schifezze, ovvero quello della roba sporca. Portate sempre due e tre sacchetti, non si sa mai.
– Capitolo medicine: meglio avere sempre di tutto un po’. Le scatoline portano via posto. Consiglio di legare il bugiardino della medicina al blister con un elastico e di scrivervi sopra la data di scadenza.
-Ultimo ma non meno importante: portatevi un poncho impermeabile. Lo so, è l’anticristo dell’estetica, ma serve sempre e quando meno ve l’aspetterete verrà in vostro aiuto. Io me lo sono portata anche a Il Cairo e l’ho usato come tenda anti-sole.
Detto ciò, mi viene in mente che tutto potrebbe essere riassunto in tre parole: localizzare, organizzarsi e, per l’ennesima volta, essere sinceri con se stessi.
Questo post è da inserire nel vademecum del viaggiatore, insieme a quello sui compagni di viaggio.
🙂 Segno tutto per non dimenticarmelo mai!