Come finire uno dei migliori viaggi in Galles di semre se con con Adele che canta Someone Like You ed io in lacrime per non voler tornare a casa? Questa canzone ha segnato alla grande il mio viaggio in Galles. Spessissimo mi capitava di entrare in qualche posto e Someone like you usciva dolcemente prepotente dalla radio, quasi a voler suggellare la mia storia d’amore col Galles. Era l’ultima sera sull’isola di Anglesey, era l’ultima sera a Beaumaris, l’ultima sera al Liverpool Arms e gli ultimi momenti di una vacanza bellissima. Aveva piovuto un po’ quel giorno ed eravamo andati a “vivere” da vicino il bellissimo Menai Bridge, passeggiando avanti e indietro impazienti, proprio perché non volevamo andare via.
Come quella sera quando, poco prima di cena, andammo sul molo per guardare il mare, per incastonare nel nostro sguardo quei paesaggi splendidi, per imprimere in noi fino all’ultima immagine di quello che avevamo vissuto.
Il mio zaino era pronto… avevo già lasciato fuori le cose che mi sarebbero servite il giorno dopo, per tornare all’aeroporto di Liverpool per salire su quell’aereo che mi avrebbe riportata in Italia (tristemente). Io e Gianluca passeggiavamo per quella bellissimma cittadina che, per noi, si situava fuori dal tempo perché non c’era nessuno per le strade, solo noi. Avete mai avuto la sensazione che un luogo vi voglia salutare? Vi è mai capitato che un posto dove siete, improvvisamente si svuoti da qualsiasi altra forma di vita per poter stare solo con voi?
Tra noi e Beaumaris, poco tempo fa, fu così. Cenammo al Neptune, posto molto kitsch che vorrebbe fare il moderno design restaurant ma che, purtroppo, resta troppo spesso vuoto. Si trova al primo piano, giusto sopra la sua “mamma” ovvero uno dei migliori Fish & Chips shop dell’isola di Anglesey. Se avete fretta e le sterline contate mangiate dalla “mamma”. Se avete voglia di essere nostalgici e ricordare nel tempo di una cena tutta la vacanza, beh, andate al Neptune. In ogni caso la cucina è la stessa e merita in entrambi i casi. Mentre aspettavo impaziente e affamata il mio ennesimo super pezzo di cod, dalla radio del Neptune cominciò a uscire la voce di Adele.
Nevermind I’ll find someone like you… don’t forget me, I beg… Gianluca era in bagno, io ero sola e osservavo Castle Street dalla finestra ripetendomi ” no Gio, dai che stai bene… torni a casa e poi il Galles sarà sempre qui ad aspettarti, Anglesey sarà qui, questo cielo sarà qui, questa gente sarà qui… anche la Purple Moose sarà qui“. Adele non la smetteva di ricordarmi l’unicità di certe persone … o, se vogliamo, di certi posti.
You know how the time flies,
Only yesterday was the time of our lives,
We were born and raised in a summer haze,
Bound by the surprise of our glory days…
Già, erano lacrime quelle che mi stavano scendendo sul viso in quel momento… ed io non pensavo ad altro che alla fortuna che avevo avuto a vivere così intensamente i miei giorni Gallesi. Il mattino dopo prendemmo l’autobus numero 58, diretti a Bangor. Passando il Menai Bridge storpiai quella bellissima canzone dicendo, tra me e me… Nevermind I’ll never find someone like you. In quel momento capii e coniai per me stessa la quinta regola del Galles: il tuo cuore si farà immenso ogni volta che penserai ai tuoi giorni gallesi.
Standing ovation!!!
Thanks!!!
Che poi si deve apprezzare anche l'impegno nello scrivere sia in Italiano che in Inglese.
Bravo.
Ti ringrazio!! 🙂
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@Hombre: Pericolo!!!