
Se c’è qualcosa che proprio non ricordo e non riesco a farmi tornare in mente è il nome del luogo sperduto dove soggiornai quella volta che raggiunsi la Lapponia. Il mio viaggio in Finlandia mi ha portata da Helsinki fino al Circolo Polare Artico e ritorno. Una meraviglia da fare almeno una volta nella vita d’estate e una, almeno, d’inverno. Il luogo che fu la mia casa nella Lapponia Finlandsese si trovava circa una cinquantina di kilometri a Nord di Rovaniemi, immerso in un bosco così bello da sembrare disegnato e così silenzioso da fare paura.
Quello che non ho difficoltà a ricordare, perché è ben impresso nella mia mente, è il senso di pace che provavo lassù, verso il circolo polare artico. La luce mi confondeva ogni giorno: non capivo mai che ora fosse mentre gironzolavo per i boschi in cerca di mirtilli chiedendomi di che animale fossero le orme che trovavo sempre. Partivo al mattino, spesso lasciavo dei biglietti ai miei compagni di viaggio perché il mio cellulare era rimasto a casa (e secondo me lì non prendeva). Seguivo un sentiero che ormai avevo individuato benissimo e camminavo raccogliendo mirtilli fino a quella che io avevo definito come “la linea di demarcazione” del bosco, ovvero quel punto in cui le conifere copiose cessano di esistere lasciando lo spazio solo a muschi e licheni.
Mi sentivo bene là… pur essendo da sola nel mio vagare … non avevo paura e sembravo non curante della costante presenza delle alci e delle renne. Tornavo dalle mie peregrinazioni ad orario indefinibile, data la persistenza del sole, con le mani colorate di viola dai mirtilli che sembravano rispuntare ad ogni mio raccolto. Cucinavo per i miei amicim mi inventavo sempre un dolce se il mio amico Stefano non aveva provveduto alla creazione dei Biscotti Rovaniemi (chiamati così in occasione di quel viaggio … la ricetta a breve) per tutti. I ragazzi spesso prendevano la barca a remi e, al mio ritorno, se ne stavano tranquilli in mezzo al laghetto difronte alla baita che avevamo affittato. Le giornate, in Lapponia, scorrevano così: tutta natura. E solo noi.
(e cominciava così il mio personale amore per tutto ciò che è a Nord di me stessa)
Mi stai quasi facendo venire la voglia di andarci in Lapponia.
Guarda… io direi proprio di andarci.
Dicono che l'Autunno per la scandinavia sia il periodo più bello! 🙂
Magari ci sono anche meno zanzare che d'estate.
Ogni tanto vorrei materializzare un jet privato e godermi dei week end in giro per l'europa!
Altrimenti potrei diventare azionista Ryanair!
Quoto in pieno TheAubergine.
Ho sentito parlare anch'io delle zanzare lapponi e delle automobili con zanzariere ai finestrini.
In più ti sono grato perchè mi hai tolto quel 10% di dubbio che avevo sull'esistenza di Babbo Natale.
Una domanda: ma c'è sempre un Nord a Nord di te stessa?
A meno che io non arrivi al Polo Nord, ci sarà sempre un Nord più a Nord di dove sono io :-)))
Cmq, ribadisco, Babbo Natale esiste, io l'ho visto! Era nella sua casa seduto in poltrona.
Che viaggio affascinante hai fatto. Sono arrivata al tuo blog leggendo il post di Miss Fletcher e… sono proprio lieta di averlo fatto!
A presto Susanna
Ciao Susanna,
benvenuta sul mio blog.
Sono felice che ti piaccia! 🙂